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Sogni e speranze

Da Lanterna
Capita che a volte una mamma si dimentichi di avere 34 anni e si butti a capofitto in un'impresa. Un'impresa di quelle che non possono che incasinarle la vita, a fronte di nessun aumento di stipendio. Anzi: è probabile che l'impresa faccia aumentare i costi. E che alla fine non produca nessun beneficio durevole: tutto finisce e tu ritorni alla routine di prima. In realtà è anche possibile che l'impresa finisca sul nascere, perché non hai i requisiti o non sei abbastanza preparata o c'è qualcuno migliore di te.
Ti ritrovi a inseguire una scadenza e a impazzire dietro cavilli burocratici, mettendoci quasi 3 ore per inoltrare un semplice form online. In quelle 3 ore, i tuoi figli hanno giocato con la bambina dei vicini, hanno osservato con meraviglia una mantide religiosa, hanno coccolato il cane dei vicini, hanno aiutato il papà a spuntare i fagiolini. Quando hanno cercato di disturbarti, hai urlato. Non ce l'avevi tanto con loro, quanto con un'amministrazione che fa di tutto per metterti in difficoltà.
E poi ti sei ritrovata alla sera, sola con loro perché il papà era a una riunione della loro scuola. Amelia ti ha chiesto conferma del fatto che non eri arrabbiata con lei. E tu le hai spiegato che, se tutto va bene, sarai un po' meno presente nella loro vita, sarai spesso in un'altra città, ma tornerai sempre a casa, tutte le sere.
E lei, facendo un collegamento che non ti aspetteresti mai (perché proprio non c'entra niente con quello che andrai a fare né con quello che fai attualmente né con i discorsi degli ultimi giorni), ti chiede: "Vai a lavorare con Bregovic?"
E tu rispondi: "Magari!" e poi passi alle spiegazioni serie.
Nei loro sogni di bambini, è tutto facile: l'idea di cambiare casa (cosa che non sarà minimamente contemplata) li eccita, è come andare in vacanza. Poco importa che poi, quando sono realmente in vacanza, ogni tanto Amelia vada in crisi perché le mancano le gatte e i suoi amici. Poco importa la realtà di una mamma che si potrebbe fare ore di treno per inseguire la passione, se verrà scelta. Poco importa la fatica di un padre di coprire i buchi logistici finora coperti da me.
Loro mi immagineranno in un bello studio di registrazione o su un palco, a fare musica o ballare col gruppo di Bregovic.
È una bella immagine: quasi quasi, se non fosse che proprio le mie competenze sono altrove, potrebbe diventare il mio prossimo sogno.

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