Adesso c’è anche questa cosa dell’ora legale. La scusa è quella del risparmio energetico, ma penso che ormai non ci creda più nessuno. E poi il fatto che deve sempre esserci qualcuno che ordina che ore sono, che mese è, che cosa mangiare, cosa fare, quando farlo, dove posso andare e dove non posso andare, mi fa venire voglia di fare esattamente il contrario.
Ma ci si abitua, ci si abitua a tutto, tranne a mia moglie che, ogni ottobre e ogni marzo, per almeno una settimana dopo che è entrata in vigore l’ora legale o quella solare, mi tormenta su che ora sia effettivamente: “Ma adesso sarebbero? Sì, ma se fosse l’ora di prima, adesso sarebbe che ora? Ma legale o solare? L’ora vecchia o quella nuova? Quindi ci alziamo un’ora prima o un’ora dopo? A che ora mangiamo? A quella di prima o quella di adesso?".
Lo so, sono stupidaggini, ma parlo di questo per non non pensare che oggi è la giornata che potrebbe decidere della nostra vita nell’immediato futuro.