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Solare termodinamico: problemi da Ivanpah, il campione della filiera

Creato il 04 novembre 2014 da Valtercirillo

Solare termodinamico: problemi da Ivanpah, il campione della filiera

Problemi in vista per la centrale di Ivanpah, il più grande impianto solare termodinamico in esercizio nel mondo.

Ivanpah è una centrale del tipo a torre e campo specchi (senza accumulo di calore) ed è stata realizzata nel deserto californiano del Mojave, 64 km a sud-ovest di Las Vegas. Ha una potenza di 392 MW elettrici, ottenuta grazie a 173.500 eliostati automatizzati per concentrare costantemente la radiazione solare su tre caldaie poste in cima ad altrettante torri alte 140 metri. La superficie totale occupata dalla centrale è di poco superiore a 14 kmq.

L'impianto è entrato in esercizio commerciale a piena potenza nel febbraio di quest'anno ed ha richiesto un investimento di 2,2 miliardi di dollari (circa 1,8 miliardi di euro) che la società costruttrice, l'americana BrightSource Energy, ha potuto coprire grazie ad un prestito di 1,6 miliardi garantito dal governo tramite il Doe (Department of Energy). Da segnalare anche la partecipazione al progetto di Google, con un investimento di 168 milioni di dollari.

I problemi per il solare termodinamico derivano dalla constatazione che l'energia generata è notevolmente inferiore a quanto prospettato in sede di progetto. Secondo i primi dati ufficiali forniti dall'US Energy Information Administration (EIA), nei quattro mesi di maggio, giugno, luglio e agosto la centrale ha prodotto poco più di 189.000 MWh. Anche ammettendo che questa elettricità (generata dall'impianto nuovo nel migliore quadrimestre dell'anno) possa essere estrapolata a 12 mesi, la produzione annuale di Ivanpah non raggiungerebbe i 600.000 MWh, cioè ben oltre il 40% in meno del milione e passa di MWh assicurati in fase di progetto.

Un secondo aspetto problematico è stato manifestato dal fatto che, subito dopo l'entrata in servizio a piena potenza, lo scorso marzo i tecnici hanno chiesto di aumentare l'uso di gas naturale nelle caldaie ausiliarie in quantità del 60% superiore a quanto previsto in sede di progetto. Richiesta che è stata approvata nel mese di agosto. In questo modo l'impianto può utilizzare fino a 44,6 milioni di metri cubi di gas l'anno per aiutare il sole a produrre vapore nelle prime 4-5 ore di avvio quotidiano. Che non è poco, visto che in un comune turbogas 44,6 Mmc di metano sono sufficienti a generare circa 200.000 MWh elettrici, cioè più o meno quanto l'intera centrale di Ivanpah ha generato nei quattro migliori mesi di quest'anno.

Progettisti e gestori dell'impianto hanno attribuito le ridotte performance a cattive condizioni meteorologiche e a problemi tecnici dovuti alla fase di avvio e di messa a punto di una centrale che - è bene ricordarlo - è la prima nel suo genere di queste dimensioni.

In ogni caso, le verifiche sull'energia generata da quella che è la centrale campione del solare termodinamico a torre e campo specchi possono creare problemi seri per l'intera filiera tecnologica. Che non a caso sta registrando l'abbandono di svariati progetti negli Usa, dopo anni di lotte e milioni di spese per riuscire a farli approvare.

[ Valter Cirillo]

Fonte: At Ivanpah Solar Power Plant, Energy Production Falling Well Short of Expectations

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