Sole a catinelle

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Checco, venditore di aspirapolvere, fresco di divorzio, rovinato economicamente, promette al figlio una vacanza da sogno se prende tutti 10. Il figlio ottiene una pagella perfetta, il papà deve mantenere la promessa. Il viaggio, in realtà, non è così da sogno, almeno fino a quando non incontrano la ricca Zoe e suo figlio...
Nel 2011, subito dopo il grande successo di "Che bella giornata", mi è capitato di incontrare il fidato regista e sceneggiatore di Checco Zalone, Gennaro Nunziante.
Qualcuno osò domandargli: "Sicuramente state pensando a un nuovo film, ci può dare qualche anticipazione?".
Nunziante disse chiaramente che né lui né Checco amano sequel, prequel o roba simile. Il loro obbiettivo è quello di proporre ogni volta una storia nuova. Per il terzo film pensavano di lanciare qualche frecciatina alla mondanità romana.
Dal 2011 a oggi è passato un bel po' di tempo e sono successe un po' di cose. Tra la crisi sempre più forte e discussa in tv senza sosta e senza una vera soluzione, la nascita della bambina di Zalone, e l'uscita del film "La grande bellezza"... concentrarsi sulla mondanità romana non era più il caso, ma su una generica mondanità sì, e inserire la crisi e la paternità sono state conseguenze naturali.
Il film non è meglio o peggio dei precedenti. Nunziante e Zalone mantengono il loro stile.
Va riconosciuto che Checco Zalone è l'unico comico in Italia capace di essere politicamente scorretto. Su i gay nel primo film, sulla religione nel secondo, in questo terzo film sfida la crisi e le donne e vince ancora. "Sole a catinelle" è il film campione d'incassi in Italia del 2013.