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Solidarietà a Silvio Viale

Creato il 12 ottobre 2010 da Samuelesiani

Talvolta su queste pagine virtuali ho scritto dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta di Torino, nella quale milito. È anche grazie all’impegno dei pochi militanti di quella Associazione che si sono vinte partite importanti come le unioni civili al Comune e, si spera presto, l’avvio di una discussione seria sul testamento biologico in assenza di una legge nazionale.

Oggi torno a parlarvene per un motivo assai grave. Il nostro presidente, il ginecologo Silvio Viale, l’uomo che da solo in Italia ha portato avanti la sperimentazione sulla RU486, è nei guai. È stato sospeso dal servizio per una questione assai sospetta.

Durante una discussione con una caposala, la donna si è fatta male (rompendosi un dito), addossando a Viale la colpa. Dieci giorni dopo, ieri, il medico radicale ha ricevuto la comunicazione di essere stato sospeso preventivamente per ben 25 giorni in attesa di chiarimenti.

Conosco Silvio Viale. È una persona talvolta spinosa, ingombrante. In una stanza può non esserci spazio che per il suo ego. C i ho litigato un sacco di volte e ogni volta ci siamo detti chiaramente in faccia i nostri punti di vista. Magari alzando la voce. Ma segnalo qui solo due cose: rispetto il suo pensiero politico che quasi sempre condivido a ammiro il fatto che – ego o non ego – ha portato avanti una battaglia come quella sull’aborto farmacologico da solo e rischiando sulla sua pelle. E infine, seconda cosa, che ritengo impossibile che Silvio Viale possa aver usato violenza su una persona. Non la vedo una cosa possibile (e ricorda per altro quando i radicali furono accusati di violenza all’epoca della consegna delle firme alle regionali, ricordate?)

È sorto dunque il sospetto in Associazione, che quanto successo sia una risposta politica. Una punizione per essere stato un rombipalle per tutti questi anni e aver lottato con la sua RU486 per il bene delle donne. Cosa assai sgradita in certi ambienti cattolici e politici.

Silvio Viale rischia il licenziamento per un fatto che, ne sono certo, non è successo. Confidiamo nella giustizia, ma ritengo giusto segnalare come si stia cercando, anche in questo modo, di screditarlo.

Per intanto, se volete, collegatevi via Fb alla nostra associazione ed esprimete lì – o via mail – la vostra solidarietà a Silvio Viale. Penso ne abbia umanamente bisogno.


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