Scritto da: Genny Sangiovanni 18 febbraio 2014 in Ambiente, Cronaca, News, Politica, Società Inserisci un commento
Il tribunale ordinario di Torino ha depositato il 14 gennaio scorso una sentenza in cui “dichiara tenuti a condanna Alberto Perino, Loredana Bellone e Giorgio Vair, in solido tra di loro, al pagamento a parte attrice (LTF) di euro 191,966,29 a titolo di risarcimento del danno” oltre al pagamento di euro 22.214,11 per spese legali. L’importo totale dovuto è di euro 214.180,40.
LTF (Lione-Torino Ferrovia, azienda creata per promuovere la parte comune degli 80 km per la tratta ferroviaria ad alta velocità) aveva intentato la causa civile perché gli era stata impedita l’effettuazione di un sondaggio S68 nella zona autoporto di Susa la notte tra l’11 e il 12 gennaio 2010. I sondaggi S69 e S69 non sono di fatto mai stati fatti né riproposti sia nel progetto preliminare sia in quello definitivo presentato per la tratta internazionale della Torino-Lione.
La notte dell’11 gennaio del 2010, centinaia di manifestanti si sono ritrovati all’autoporto sulla strada di accesso all’area per impedire l’avvio al sondaggio. La Digos aveva comunicato ai manifestanti che non avrebbero chiamato altre forze dell’ordine per sgomberare ma che avrebbero comunque richiesto di liberare il territorio per poter fare il sondaggio e nel caso in cui i manifestanti avessero rifiutato, il sondaggio non sarebbe stato effettuato. Questo è quanto è avvenuto secondo le dichiarazioni dei presenti al sit in. In realtà era solo una trappola per incastrare i NoTav con la richiesta di danni immaginari per centinaia di migliaia di euro.
LTF aveva stipulato un contratto di utilizzo di due aree di circa 150 mq ciascuna (contratto mai registrato) con la Consepi spa (che vantava un diritto di superficie sull’area di proprietà del comune di Susa per una cifra pari a 40.000 euro per i primi quattro giorni e di 13.500 euro al giorno per ogni giorno successivo: totale dichiarato 161.400 euro iva inclusa. Il contratto serviva per gonfiare i costi e quindi la richiesta di danno.
La Consepi spa, nel bilancio 2010 scriveva: “Si tratta di una vicenda a tutti ormai ben nota e che risale ad un periodo nel quale l’attività dei corsi di guida sicura di Consepi, rivolti soprattutto ai ragazzi neopatentati erano al amassimo del loro svolgimento.” ….“La Società interpellata dalla stessa Prefettura oltre che da LTF, fece chiaramente presente tali considerazioni chiedendo un rinvio di qualche settimana dei sondaggi, rimarcando il fatto che se questi fossero stati procrastinati l’onere per LTF sarebbe stato di gran lunga inferiore a quelli che contrattualmente si assumevano.” …. “L’onere sopportato da LTF deriva pertanto dal fatto che quest’ultima e la Prefettura, nonostante le esplicite richieste di rinvio di Consepi, sono state irremovibili sulle date dei sondaggi”.
LTF, in violazione dei principi di buon andamento della gestione dei fondi pubblici, aveva stipulato una scrittura privata con la Consepi per accedere ai terreni ed avere in concessione un piccolo terreno. Anche la Commissione Europea ha dichiarato non ammissibile la somma pagata, considerata del tutto ingiustificata (lettera Prot. N° OF/2010/0759 in data 29/10/2013, ufficio antifrode europeo).
Dei 34 sondaggi previsti ad inizio 2010, ne sono stati effettuati solo 5 per una lunghezza complessiva di 243 metri lineari rispetto ai 4.418 previsti. Evidenza che fa supporre che la campagna sondaggi fosse un bluff per dire all’Unione europea che i lavori erano iniziati.
Anche ‘La Stampa’ del 22 settembre 2010, prima dell’inizio della causa, scriveva che “Il ricorso alla causa civile contro i No Tav potrebbe così diventare uno strumento di dissuasione che i soggetti incaricati della progettazione o dell’esecuzione dei lavori potrebbero utilizzare per contenere la protesta”.
E infatti la causa civile indetta contro alcuni capri espiatori del movimento No Tav da parte di Ltf ha portato alla condanna di pagamento di 214.180,40 euro.
I contrari alla costruzione della tratta ferroviaria ad altà velocità tra Torino e Lione sono tanti.
Il movimento ha avviato una raccolta fondi per affrontare le spese di condanna. Aveva chiesto appoggio e solidarietà concreta e la risposta è stata incredibile:
in pochi giorni sono stati raccolti 220.786,8 euro.
http://www.notav.info/post/220-7868-volte-notav-ltf-non-ci-fa-paura/
ltf No Tav raccolta fondi 2014-02-18