Bagnasco: «La vostra accoglienza è di esempio a tutti, specialmente a quanti parlano molto e fanno poco»
«Sono venuto ad esprimere a voi, il cuore dell’Episcopato italiano». Con queste semplici parole pronunciate stamane nella chiesa parrocchiale di Lampedusa, il Card. Angelo Bagnasco ha portato la solidarietà di tutta la Chiesa Italiana. «Vi prego di sentire la Chiesa vicina: essa vi è accanto secondo la sua missione di essere prossima alla gente per condividere le vicende della vita e lì portare Gesù, il salvatore, con la sua grazia redentrice e la sua speranza». Nel ricordar, poi, che l’azione svolta dai cittadini nei mesi scorsi, e tutt’oggi a favore dei migranti, promana dalla luce di Dio, il presule ha aggiunto: «È in forza della luce di Cristo che voi, cari Amici, vedete nel volto di tanti fratelli che approdano sulle vostre spiagge, il volto di Dio, Creatore della medesima umanità che ci accomuna, e Padre di tutti per il sacrificio di Gesù». Nell’elogiare l’opera compiuta dai lampedusani, Bagnasco ha detto: «Anche per questo scopo sono venuto: per incrociare il vostro sguardo e dirvi grazie per l’esempio di fraternità cristiana. L’accoglienza semplice e cordiale, fatta di gesti concreti secondo le vostre possibilità, è di esempio a tutti, specialmente a quanti parlano molto e fanno poco. (…) La Chiesa è esperta in umanità perché guarda al Signore Gesù, è radicata accanto alla gente nel territorio dove vive ed è universale. Nel nome di Cristo, e la forza della sua grazia, desidera solo servire l’uomo, tutto l’uomo e tutti gli uomini; sapendo così di aiutare, come fermento buono, anche la società e le culture ad essere giuste e veramente umane». Dopo la S. Messa il presidente della CEI si è incontrato con gli studenti che gli hanno consegnato una lettera e, in parrocchia, si è intrattenuto con i rappresentanti di associazioni e organizzazioni e delle forze dell’ordine e del volontariato. Nel pomeriggio doveva visitare il Centro di accoglienza, dove sono ospiti, al momento, meno di trecento migranti, prevalentemente tunisini, ma una protesta inscenata da loro, ha fatto saltare la visita. Dopo, prima di fare ritorno a Roma, a bordo di una motovedetta della Guardia Costiera, è arrivato all’isola dei Conigli, ove i sommozzatori della Guardia Costiera hanno deposto una corona di fiori ai piedi della statua della Madonna del mare che si trova sul fondale.
SALVATORE AGUECI