Magazine Politica

Solidarietà per i compagni della fabbrica occupata ISAP di Volpiano nella provincia di Torino

Creato il 19 novembre 2011 da Gctorino
Solidarietà per i compagni della fabbrica occupata ISAP di Volpiano nella provincia di TorinoI compagni operai dell'ISAP che occupano la fabbrica da diversi giorni I padroni accumulano 1.700.000€ di debiti negli ultimi mesi e chi ne fa le spese sono i lavoratori, molti dei quali prossimi al pensionamento.
Degli 800'000€ delle loro liquidazioni neanche l'ombra, chi prolunga il mutuo, chi non può pagare le rate della macchina, chi non riesce a fare il pieno pur abitando a quasi una trentina di km dal posto di lavoro. Questa è la condizione dell'azienda metalmeccanica ISAP di Volpiano in provincia di Torino, azienda produttiva dal 1931. Con un'assemblea permanente riescono ad avere accesso ai locali adibiti al lavoro pur garantendo operatività a 2 magazzinieri e a qualche impiegato. I padroni non si fanno ne vedere ne sentire ma ricordano della loro esistenza tagliado la corrente elettrica allo stabile.
Gli operai resistono giorno e notte nonostante il freddo e si riuniscono intorno ad un fuoco appena fuori dal cancello, tutti insieme, delegati sindacali di DIVERSI SINDACATI che si uniscono per far fronte ad un unica battaglia mettendo da parte diatribe trite e ritrite.
Hanno il timore che qualcuno si possa presentare per smantellare lo stabile, per portare via attrezzature e macchinari per il costo di svariate centinaia di migliaia, se non addirittura qualche milione di €.
NOI DEL CIRCOLO PRC DI SETTIMO TORINESE STIAMO DANDO MANFORTE AI COMPAGNI CHE OCCUPANO QUESTO STABILE PER DIFENDERE IL LORO POSTO DI LAVORO E IL FUTURO DELLA LORO FAMIGLIA. LORO NON CHIEDONO NULLA, NE SOLDI NE ALTRO DA NESSUNO... CHIEDONO SOLO DI NON ESSERE DIMENTICATI.
SE SENTI IL BISOGNO DI UNIRTI A LORO, SE SENTI IL BISOGNO DI AIUTARE IN QUALSIASI MODO TI PASSI PER LA TESTA, FACCELO SAPERE E CONTATTA QUESTO NUMERO:
3484655652 Tommy
ABBIAMO BISOGNO ANCHE DI TE

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog