Magazine Società

Solo un fattore religioso possono cambiare i secnari della crisi siriana. i sciiti degli assad contro i sunniti

Creato il 20 giugno 2011 da Madyur

Da oltre tre mesi la crisi siriana riserva un immutabile scenario. Ogni venerdì , in tutto il paese, la rabbia del popolo viene repressa con violenza dall’esercito nella sostanza fedele ad Assad. Poco o nulla pare preludere a una soluzione in un quadro politico che pare sostanzialmente bloccato e in cui il fattore religioso , come nelle altre rivolte arabe, non ha giocato finora alcun ruolo. Ma qualcosa sta cambiando.

assad

Alcuni manifestanti hanno accompagnato manifestazioni e scontri con un “Allah akbar” buono per ogni occasione, ma che in Siria in questi momenti assume i colori di uno slogan polemico e insidioso per la minoranza sciita alauita degli Assad. In Siria slogan che richiamassero la diversità e le militanze religiose , quando ci sono stati , sono stati sempre cancellati nel sangue. Ora ritornano per la prima volta , e non certe per forme di radicalismo.

Ci sono testimonianze , anche se non verificate, di crudeltà dell’esercito riservate nel nord alauita della Siria solo ai pochi villaggi sunniti. E quindi , da ultimo ma ben più significativo , è giunto l’appoggio esplicito e ufficiale del leader di Hezbollah Nasrallah che ha ribadito a fine maggio , nel pieno della repressione , il suo sostegno incondizionato ad Assad. Il risultato è stato di ritratti di Nasrallah bruciati , e di un abbozzato sentimento antisciita che può alla lunga attecchire e cominciare a colorare una rivolta finora priva di slogan religiosi.

L’ingresso delle dinamiche religiose è l’unico fattore in grado si spezzare il potere di Assad. Qualche notizia di defezione nell’esercito , benché difficilmente riscontrabile, dovesse orientarsi su slogan anti-sciiti , potrebbe riservare ulteriori sorprese , sia negli assetti interni , con timori diffusi che toccherebbero anche le altre minoranze religiose come cristiani e drusi , sia soprattutto nel futuro sviluppo della regione.

Gli ultimi avvenimenti in Siria fa sembrare che questo comincia ad affacciarsi. Da un lato Hezbollah e Iran non fanno mancare l’appoggio alla Siria degli Assad , anche per mettere sotto pressione Israele. Difficilmente, però, le forze sciite persiane, irachene e libanesi fautrici di movimenti di massa e popolari possono giustificar le crudeltà di un regime sotto gli occhi di tutti. E il tatticismo politico può divenire una pregiudiziale antisunnita che costerà cara.

Dall’altro lato, le potenze sunnite mostrano sofferenze e un netto distacco dalle prime solidarietà. La Turchia ha abbandonato le prudenze iniziali e ha pronunciato condanne nettissime della repressione , ha aperto i confini ai profughi e comincia a valutare scenari diversi. Oltre a ciò le solidarietà di Sauditi e Paesi del Golfo è sparita.

Quindi solo un fattore religioso possono cambiare gli scenari della crisi siriana e in prospettiva rideterminare le strategie e le alleanze della regione.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :