Magazine Talenti
il pensiero allora ritorna alle estati delle nostre giovani età, quando il suo arrivo coincideva con tre lunghi, splendidi mesi di nullafcenza competa, più o meno, tre mesi giochi, esplorazioni, pigrizia, sole, mare se possibile, e comunque niente impegni istituzionali, se la scuola la vogliamo chiamare cosi.
si tratta di una stagione che ho sempre amato, anche ora che tendo a sopportare sempre meno questo opprimente caldo da Africa che oramai sembra regnare incontrastato anche nella nostra terra mediterranea.
una stagione che mi da sempre una sensazione di sollievo, come se improvvisamente mi si sciogliesse un qualche nodo interiore, come se finalmente anche dalla mia anima cadesse il cappotto per lanciarmi leggera e vestita di fine stoffa fiorita.
amo i colori in ogni stagione, ma in questa il colore che amo di più è il bianco, come se questa tinta non tinta esaltasse i colori che sento dentro di me.
quando ero giovane, abitavo in campagna e l'estate era periodo di corse nei campi vicino al corso d'acqua che corre dalle parti di casa, per guardare i girini che si agitano nella loro pozza. all'ombra del sotto passaggio, facendo finta di pescare o preparando torte di fango, mentre il silenzio è rotto dal frenetico frinire delle cicale, autentica voce dell'estate, che cresce nella calura pomeridiana per lasciare il cervello riposare solo la sera, quando è il fringuello a salutare il sale che si accomiata da noi per un'altra notte di calore estivo e di zanzare affamate.
l'estate è grigliate fuori, con le salsicce che sfrigolano sulle fiamme vive mentre i pomodori si cuociono sulla brace, acqua ghiacciata nel bicchieri e zampironi accesi per mantenersi riparati dai famelici pungiglioni.
estate è libri letti nella sabbia, sole reso stesi sulle rocce degli scogli, sale sui vestiti, perché se non hai dietro il costume si fa il bagno lo stesso, in calzoncini e maglietta, è fiere al lavoro con i miei dalla mattina all'alba fino a seta tardi. è filari di fragole mature da raccogliere una in bocca e tre nel secchiello, è filari di pomodori che brillano nel loro rosso vivo sotto il sole, è canne d'acqua che schizzano sulle risate dei bambini acqua fredda di posso.
estate.
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Wallace Stevens - Aurore d'autunno
La pubblicazione di un libro di Wallace Stevens, per quanto non recentissima (l'uscita è avvenuta nel Febbraio 2014) è sempre una bella notizia, soprattutto se... Leggere il seguito
Da Ellisse
POESIE, TALENTI -
uso del volentieri triestino
Sull’uso ambiguo del termine “volentieri” nel dialetto triestino, dove a volte significa “certo! sì!” e altre volte “mi dispiace! no!”. Leggere il seguito
Da Bloody Ivy
DIARIO PERSONALE, TALENTI -
Due ebook di Alessandro Girola
Due ebook molto diversi tra loro, ma che hanno in comune l’autore e il fatto che si possono comprare con pochi spiccioli. Con meno di 3€, vi assicurate ore di... Leggere il seguito
Da Bangorn
DIARIO PERSONALE, OPINIONI, RACCONTI, TALENTI -
IL BIG FIVE GAME, un gioco a cui non è possibile perdere
Molto più di un gioco, il Big five game è stata una recente scoperta anche per me. Gironzolavo tra siti e video di viaggi (una delle mie più inespresse passioni... Leggere il seguito
Da Andrea Venturotti
RACCONTI, TALENTI -
Antonio Devicienti su un libro di Rosa Salvia
Il titolo esprime subito e molto bene un modo di fare poesia che vuol prendersi cura del mondo e delle persone per farsene carico: ed è poesia dalla pronuncia... Leggere il seguito
Da Narcyso
POESIE, TALENTI -
Squali? Squelli!
Colonna sonora consigliata: Jaws. Buio in sala. Pop-corn. Verso metà pellicola l’eroe cade in mare. Blu. Tanto blu. Blu profondo. Immagini subacquee. Paura.... Leggere il seguito
Da Scriptomanti
DIARIO PERSONALE, TALENTI