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SOM Playlist, Numero 12: Nico Playlist.

Da Sonofmarketing @SonOfMarketing

I don't have a sense of time. Time is timeless to me, and I'm not in a hurry to get older. I mean, if I were worried about time, all the time, it would be terrible.

Nico, nome d'arte di Christa Päffgen (Colonia, 16 ottobre 1938 – Ibiza, 18 luglio 1988)


 


 

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In coincidenza con la ricorrenza della sua morte (che abbiamo ricordato questo lunedi') abbiamo deciso di dedicare un articolo a un'artista fra le più importanti e influenti di sempre: Nico. Come sempre, dopo qualche introduzione biografica, la celebreremo e racconteremo con una playlist.
Nico è stata una delle prime donne (che non facessero jazz) ad avere una grande influenza nella storia del rock e ha inventato un genere per il suo modo solenne di cantare  e per via delle composizioni tenebrose, oscure che si riflettevano sui testi che rivelevano le sue abilità da compositrice. Inoltre ha suonato anche l'harmonium, il clavicembalo, il pianoforte e il tamburello.
Citando Scaruffi "Era uno stile, infatti, preminentemente di "dizione", pertanto teatrale. In esso confluirono elementi della tragedia greca, del monologo shakespeariano, del "Faust", di "Lulu", del teatro brechtiano. Nico aumento` la tensione della recitazione elaborando un recitar cantando poliglotta, che partiva dal lied romantico di Schubert, dalla salmodia responsoriale, dai "Carmina Burana", dal song elisabettiano, per arrivare alla chanson noire e alle litanie dei muezzin. Le sue tenebrose cantilene di sepolta viva (che per puro caso inventarono il rock gotico) non hanno eguali nella storia della musica per suggestione e assoluto".

Ha influenzato moltissimi musicisti fra cui Siouxsie and the Banshees, Bauhaus, Stevie Nicks, Patti Smith, Morrissey, Björk, Coil, Jocelyn Pook, Fabienne Shine , Dead Can Dance, Marcus Reeves e numerose goths band contempranee.

 

Nacque a Colonia, nell'allora Germania nazista, il 16 ottobre del 1938. Il padre morì in un campo di concentramento nazista. Dopo la fine della guerra, si trasferì nella zona di Berlino occupata dagli americani. Cominciò a lavorare come modella per un'agenzia di Berlino. Durante un soggiorno a Ibiza, le venne suggerito dal fotografo Herbert Tobias, ispirato da un suo ex-amante, il regista Nico Papatakis, il nome d'arte Nico.

Verso la fine degli anni '50, si trasferì a Parigi, dove ebbe modo di accrescere la sua fama di modella, posando per riviste prestigiose come Vogue, Tempo, Vie Nuove, Mascotte Spettacolo, Camera, Elle e altre ancora. Nel 1960, si trasferì a New York per frequentare la scuola di recitazione "Lee Strassberg's Method School", con l'intenzione di intraprendere una carriera d'attrice (aveva già avuto una parte minore ne La dolce vita di Fellini).

 

 

 



Nel 1964, a Londra, conobbe ed ebbe una breve relazione con Brian Jones, membro dei The Rolling Stones, ed ebbe l'occasione, per merito del chitarrista Jimmy Page, di registrare la sua interpretazione di I'm Not Sayin', brano di Gordon Lightfoot. A Parigi, conobbe, invece, il cantautore Bob Dylan, che scrisse per lei il brano I'll Keep It With Mine, presente poi nel primo album da solista di Nico, Chelsea Girl. Tramite Dylan, conobbe l'artista Andy Warhol, che la coinvolse come attrice in alcuni dei film sperimentali che stava girando in quel periodo.Da esso, venne incoraggiata a unirsi, nel 1967, ai The Velvet Underground, rock band di cui l'artista aveva intenzione di produrre un album. Insieme ai The Velvet Underground, Nico pubblicò il primo album della band, intitolato appunto The Velvet Underground & Nico, prodotto da stesso Warhol, che pure ne disegnò la copertina.

Nel 1967, aveva conosciuto Jim Morrison, cantante della rock band The Doors, con cui aveva avuto probabilmente una relazione sentimentale, e che l'aveva incoraggiata a cimentarsi nella scrittura di musica propria. A quel punto, decise di continuare la carriera musicale come solista, registrando diversi album, senza, però, mai raggiungere i successi ottenuti insieme al gruppo. Il primo disco pubblicato fu Chelsea Girl del 1968, colonna sonora per un omonimo film di Warhol, contenente, in realtà, brani scritti da Lou Reed, John Cale e Jackson Browne. Il primo disco scritto interamente da lei fu The Marble Index, album che propone un'originale commistione di elementi folk, musica classica e testi drammatici. Nel 1970, uscì il suo capolavoro Desertshore, album pioniere del genere gothic rock (fonti: wikipedia, Scaruffi, Ondarock).


E arriviamo alla playlist dove troverete tutta la vita e la carriera di questa grandiosa artista. Enjoy!

La playlist è anche su youtube a questo
link.

 

  1. I'll be your mirror - Velvet Underground and Nico
  2. All That is my own - Nico
  3. Nico - The Cult
  4. Andy Warhol - David Bowie
  5. Winter song - Nico
  6. I'll Keep with mine - Nico
  7. 4th time around - Bob Dylan
  8. No Expectations - Rolling Stones
  9. No one is there - Nico
  10. Ari's song - Nico
  11. La canzone di Alain Delone - Baustelle
  12. You're lost little girl - The Doors
  13. Janitor of Lunacy - Nico
  14. Afraid - Nico
  15. Sanities - John Cale
  16. Berlin - Lou Reed
  17. All Tomorrow's Parties - Velvet undergound and Nico
  18. Mutterlein - Nico
  19. La dolce vita - Nino Rota
  20. Late for the sky - jackson Browne
  21. I'm not sayin - Nico
  22. You forgot the Answer - Nico
  23. Gengis Kahn - Nico
  24. La dame et la licorne - Shearwater
  25. Horse and I - Bat for Lashes
  26. My heart is empty - Nico
  27. Song for Nico - Marianne Faithfull
  28. Monitor - Siouxsie and the banshees
  29. Wrap your troubles in dream - Nico
  30. Femme fatale - velvet undergorund e Nico

 

 



 


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