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Somewhere ( 2010 )

Creato il 29 giugno 2012 da Bradipo
Somewhere ( 2010 )Da qualche parte,da tutte o da nessuna. 
Quel Somewhere disperso tra il Nowhere e l' Everywhere ha il suono di una pernacchia. Frizzi , lazzi , lingue di Menelik e sberleffi all'annuncio di questo Leone dorato senza unghie e criniera, pallida imitazione di quello vero  con magari Quentin e Sofia che se la ridevano alla grande alle spalle degli altri in concorso. 
La piccola Sofia ha problemi quando si guarda alla specchio? Beh ce li avrei pure io con una pinna da squalo montata al centro della faccia. Papà Francis ha cercato pure di farle fare l'attrice ma se ha rinunciato lui che la raccomandava figuriamoci gli altri. 
Però la piccola Sofia non si è rassegnata e dopo un horror bucolico cristiano fondamentalista e un breve incontro in cui lo skyline di Tokyo fa da aureola all'empatia jazzata tra  l'allampanato fifty-something Bill Murray e la nana più alta del mondo Scarlett Johansson  ecco che Sofia a corto di ispirazione comincia a puntarsi addosso la cinepresa un pò come si fa nei filmini casalinghi in cui si fa ciao con la manina e si sembra molto più stupidi di quelli che si è veramente.
E ci scrive una sceneggiatura ( si fa per dire) sullo scontrino della spesa appena fatta al supermercato. Per completare l'opera si fa scandagliare dal suo agente il fondo melmoso di Hollywood alla ricerca dell'attore più sfigato e scalcagnato.
E nella peggior rhumeria di Los Angeles gli trovano Sthephen Dorff che quasi sviene e cade a faccia in avanti quando finalmente gli propongono un film. 
Molti hanno detto che Dorff recita se stesso: sbagliato. 
Recita quello che avrebbe voluto essere perchè lui invece di alloggiare all'albergo dei VIPS abita a scrocco in una pensione a mezza stella con bagno in comune, magari anche alla turca e un cambio di lenzuola mensile. Insomma un covo di tagliagole. Capirai gli propongono otto settimane di hotel di lusso spesati, giretti in Ferrari ( e gliela fanno pure rompere mentre va a spasso, saranno stati contenti a Maranello) a non fare nulla di nulla, lapdance aggratis con gemelline acrobate su palo cromato da asporto,  al massimo una sfida a Guitar Hero suonando una polka di Casadei, mangiare, bere a volontà e fare bombe nella jacuzzi(chi vuol intendere intenda)...
Vuoi che non accetti?
Avrebbe dato il braccio destro per farlo 'sto film.
Ma stiamo divagando. Guardando il film pensavo all'incidente avvenuto alla Cineteca di Bologna ( credo) che proiettava The tree of life di Malick invertendo il primo col secondo tempo. Riflettevo sul fatto che  un siffatto incidente a un film come  Somewhere non avrebbe provocato alcun danno. 
E anche se ci avessero mischiato l'intervallo con le pubblicità. 
E'un film lombricoide, non sai quale sia la testa e quale il didietro. 
Somewhere ( 2010 )Ma voglio essere veramente cattivo.
E se questo film fosse una puntata dell'equivalente americano del nostrano Scherzi a parte?
Se fosse una candid camera di 90 minuti in cui attori di successo si prestano a fare lo scherzone a Stephen Dorff che magari attore pensa anche di esserlo?
Addirittura per rendere più realistico il tutto gli hanno dato anche un telegatto circondandolo con il peggio del jet set italiano e con esibizione della Marini che struscia i suoi prosciutti di Parma su questo poverino che quasi affoga in tanta abbondanza carnea.
In realtà è stato a una riunione di zombie ma non glielo hanno detto.
Premiano pure Nichetti che anche lui in quanto a sfiga è praticamente un'autorità. Sthephen Dorff quasi fugge di fronte a questa mostra horror di vecchie cariatidi.  
Ma sto divagando ancora e non sto parlando del film.
Ecco appunto ma di che devo parlare?
Di Dorff che si cucina un kilo di pasta , non la sa manco scolare e se la mangia col sughetto radiattivo al pomodoro geneticamente modificato e poi resta immobile a guardare il fondo del piatto come se volesse scoprire il suo futuro dalle macchie di salsa di pomodoro di gomma che ha sul fondo del piatto?
Se è martedì allora siamo sul Sunset Boulevard,c'ho la Ferrari dal meccanico, il pusher in ferie  e sto piangendo...ma piango non perchè affetto dal vuoto del divo e della solitudine ma solo perchè io, Stephen Dorff questa vita di otto settimane la sto salutando definitivamente.
Mi vado a uccidere nel deserto?
O meglio farsi uccidere dal ricordo di un intervallo felice tra due brandelli di vita di merda?
Somewhere è un film depresso e deprimente, degno esponente di un cinema autoptico che poteva avere un senso una trentina di anni fa. Oggi è fuori tempo massimo perchè di dietro le quinte è pieno ogni Grande Fratello trasmesso in mondovisione.
Con buona pace di Sofia, di Quentin  ma soprattutto di tutti quei cineasti (Pablo Larrain e Shion Sono per esempio) che si sono visti gabbare  da un filmetto catatonico e inconcludente.
(VOTO: 3 / 10 )

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