Quel famigerato "40,8%" di consensi alle europee, che Matteo Renzi continua a sbandierare, rapportato ad una quota di astensionismo pari ad oltre il 50% e alla valanga di schede nulle e/o bianche, ormai è roba trita e ritrita. Quel che oggi resta di quella percentuale è solo il conto: 80 euro da restituire sotto forma di vecchie e nuove tasse! All'epoca dell’#Enricostaisereno, fare annunci valeva ancora qualche punto percentuale in termini di consenso elettorale, perchè gli italiani credevano che quel 'giovanottone' dalla lingua sciolta e dal fare iperattivo, capace di rottamare la vecchia guardia del Pd, fosse pure in grado di far voltare pagina ad un Paese dilaniato dalla malapolitica, dalle furfanterie, dalla corruzione e da un regime fiscale iniquo ed esageratamente oneroso per i “soliti fessi” che continuano a farsi spremere, zitti e mosca. Ma poi quando agli annunci a raffica, è seguito il nulla di fatto, quando stipendi e pensioni sono rimasti fermi al palo del disastroso passaggio dalla lira all'euro, quando i cento giorni per “cambiare verso” sono diventati mille, quando le Province e il Senato sono stati aboliti, ma solo per finta, fino ad arrivare allo scontro sul Jobs Act, che sta creando più disoccupati che altro, il gradimento degli italiani nei confronti di Matteo Renzi è andando affievolendosi come il lume di una candela che brucia inutilmente, senza aprire neppure uno spiraglio di luce nelle tenebre del tunnel della crisi. Promesse non mantenute, vaghezza e poca chiarezza, che il premier sta pagando a caro prezzo. Tant’è che secondo i dati del sondaggio effettuato da freeskipper su un totale di 4590 lettori lo 0% non considera Matteo Renzi “uno statista”. Per contro il 6% lo definisce “un politico”, che più che un complimento sembra una ‘fine censura’, il 17% “un parolaio”, il 20% “un pifferaio” e il 57% “un venditore di pentole”. In definitiva, Matteo Renzi, sarebbe per i nostri lettori "uno tutto chiacchiere e pochi fatti".Come venditore Matteo Renzi è il migliore in circolazione, dopo l’uscita dal campo del suo grande maestro: Silvio Berlusconi. Infatti se si sommano le percentuali di voto del sondaggio (17% “un parolaio” + 20% “un pifferaio” +57% “un venditore di pentole”) ne esce fuori che il 94% dei lettori considera il premier e leader del Pd “uno tutto fumo e poco arrosto”! Finora Renzi ha promesso tutto quello che poteva promettere, poi ha rinviato ciò che aveva promesso, e adesso pensa di poterlo riproporre di nuovo: riforme istituzionali, tagli alla spesa pubblica, abolizione di enti inutili, mazzate alla burocrazia, misure economiche per la crescita, un ruolo da leone in Europa... Insomma, diciamo che Renzi ha promesso parecchie cosette, e che gli italiani, ingenuamente, gli hanno creduto regalando al Partito democratico un grande successo alle elezioni europee. Ma gli annunci e gli spot non bastano quando "il prodotto" da piazzare sul mercato è scarso o addirittura inesistente! Finite le chiacchiere, ci vuole il prodotto da consegnare al cliente che ha anticipato i soldi. Ma quando il prodotto non è in magazzino, né da nessun’altra parte, il venditore di solito fa sempre una brutta fine!
Magazine Attualità
Sondaggio freeskipper: Renzi, tante chiacchiere e zero fatti!
Creato il 23 gennaio 2015 da Freeskipper
Quel famigerato "40,8%" di consensi alle europee, che Matteo Renzi continua a sbandierare, rapportato ad una quota di astensionismo pari ad oltre il 50% e alla valanga di schede nulle e/o bianche, ormai è roba trita e ritrita. Quel che oggi resta di quella percentuale è solo il conto: 80 euro da restituire sotto forma di vecchie e nuove tasse! All'epoca dell’#Enricostaisereno, fare annunci valeva ancora qualche punto percentuale in termini di consenso elettorale, perchè gli italiani credevano che quel 'giovanottone' dalla lingua sciolta e dal fare iperattivo, capace di rottamare la vecchia guardia del Pd, fosse pure in grado di far voltare pagina ad un Paese dilaniato dalla malapolitica, dalle furfanterie, dalla corruzione e da un regime fiscale iniquo ed esageratamente oneroso per i “soliti fessi” che continuano a farsi spremere, zitti e mosca. Ma poi quando agli annunci a raffica, è seguito il nulla di fatto, quando stipendi e pensioni sono rimasti fermi al palo del disastroso passaggio dalla lira all'euro, quando i cento giorni per “cambiare verso” sono diventati mille, quando le Province e il Senato sono stati aboliti, ma solo per finta, fino ad arrivare allo scontro sul Jobs Act, che sta creando più disoccupati che altro, il gradimento degli italiani nei confronti di Matteo Renzi è andando affievolendosi come il lume di una candela che brucia inutilmente, senza aprire neppure uno spiraglio di luce nelle tenebre del tunnel della crisi. Promesse non mantenute, vaghezza e poca chiarezza, che il premier sta pagando a caro prezzo. Tant’è che secondo i dati del sondaggio effettuato da freeskipper su un totale di 4590 lettori lo 0% non considera Matteo Renzi “uno statista”. Per contro il 6% lo definisce “un politico”, che più che un complimento sembra una ‘fine censura’, il 17% “un parolaio”, il 20% “un pifferaio” e il 57% “un venditore di pentole”. In definitiva, Matteo Renzi, sarebbe per i nostri lettori "uno tutto chiacchiere e pochi fatti".Come venditore Matteo Renzi è il migliore in circolazione, dopo l’uscita dal campo del suo grande maestro: Silvio Berlusconi. Infatti se si sommano le percentuali di voto del sondaggio (17% “un parolaio” + 20% “un pifferaio” +57% “un venditore di pentole”) ne esce fuori che il 94% dei lettori considera il premier e leader del Pd “uno tutto fumo e poco arrosto”! Finora Renzi ha promesso tutto quello che poteva promettere, poi ha rinviato ciò che aveva promesso, e adesso pensa di poterlo riproporre di nuovo: riforme istituzionali, tagli alla spesa pubblica, abolizione di enti inutili, mazzate alla burocrazia, misure economiche per la crescita, un ruolo da leone in Europa... Insomma, diciamo che Renzi ha promesso parecchie cosette, e che gli italiani, ingenuamente, gli hanno creduto regalando al Partito democratico un grande successo alle elezioni europee. Ma gli annunci e gli spot non bastano quando "il prodotto" da piazzare sul mercato è scarso o addirittura inesistente! Finite le chiacchiere, ci vuole il prodotto da consegnare al cliente che ha anticipato i soldi. Ma quando il prodotto non è in magazzino, né da nessun’altra parte, il venditore di solito fa sempre una brutta fine!
Possono interessarti anche questi articoli :
-
CHRIS HANRETTY, STEFANIA PROFETI (A CURA DI) Politica in Italia I fatti dell’ann...
Dopo aver conquistato la leadership del proprio partito alla fine del 2013, ed essere salito a Palazzo Chigi nel mese di febbraio 2014, Matteo Renzi ha... Leggere il seguito
Da Paolo Ferrario
SOCIETÀ, SOLIDARIETÀ -
Domani il “Gay Pride” a Milano, polemiche per frasi choc di due consiglieri...
Polemiche alla vigilia dell’evento conclusivo della Milano Pride per alcune frasi choc di esponenti della Lega Nord a Palazzo Marino. Leggere il seguito
Da Stivalepensante
SOCIETÀ -
Migranti: accordo Ue, Renzi: “Prevalso principio europeo, solidarietà a Tunisia ...
E’ “positivo che sia prevalso il principio europeo” della redistribuzione dei richiedenti asilo “sul tentativo di blocco di alcuni Paesi europei”. Leggere il seguito
Da Stivalepensante
SOCIETÀ -
Il popolarismo come antidoto al populismo
Nel capitolo “Come potrà sparire il populismo” del libro “Governare bene sarà possibile”, Giovanni Palladino propone la rivalutazione e l’applicazione del... Leggere il seguito
Da Libera E Forte
CULTURA, SOCIETÀ, DA CLASSIFICARE -
I rettiliani: extraterrestri e padroni del mondo
Secondo alcune teorie complottistiche, i rettiliani controllerebbero la Terra da secoli. Ma chi sono queste creature mitiche? E come sarebbero giunte a tenere... Leggere il seguito
Da Retrò Online Magazine
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
La tassa occulta sul 730 precompilato.
Avete provato a compilare on line il modello 730? Bè, anche se hai 30 anni e mastichi qualcosa di computer non è che sia proprio una passeggiata di salute.... Leggere il seguito
Da Freeskipper
ATTUALITÀ, SOCIETÀ





