Corpo del messaggio:
Buonasera sig.ra tiozzo mi chiamo Claudio,ho 22 anni,sono di milano e vorrei parlarle dei miei genitori: mio padre ha 46 anni, sono circa 3 anni che non lo vedo e non lo sento,l’ultima volta è stato a natale 2009,mia madre ne ha 40 e non c’è per nulla sintonia con lei..
I miei hanno divorziato quando avevo solo 8 anni e oltre ciò io sono stato accudito da mia nonna(che poi anche lei è venuta a mancare) ora:ho 22 anni, seguo una terapia dallo psic dell’asl e tra un pò dovrò assumenre anche antidepressivi. Mi ritengo una persona molto sensibile, debole di carattere e anche pigra e scostante;purtroppo non ho amici,quindi scusi se mi confido più del normale.
Mio padre è cresciuto in una famiglia napoletana del vomero, è cresciuto nella classica famiglia che pretende un certo tipo di formalità e rispetto, ora è disoccupato, fallito completamente e sta da sua madre, la quale mi ha letteralmente rinnegato, è un pigrone, mi scusi il gergo ma oserei dire un cazzone allucinante,oltre a questo è un uomo che non ha mai conosciuto l’umiltà, è molto narcisista. Mia mamma quando è venuta a mancare mia nonna e dopo la separazione del secondo marito e dopo un anno di depressione, è riuscita comunque a cercare di crescerci in qualche modo, lei diciamo che è un pò più operativa, però è veramente immatura, è di un ignoranza che neanche si immagina, e questo mi alimenta solo tanto odio e tanta tristezza. Nella mia vita ho avuto tante esperienze, ho incontrato vari modelli di persone dove prendere un qualche riferimento positivo,ma sono ancora tanto confuso e molto negativo con me stesso,oltre che arrabbiato ovviamente.
Ti volevo semplicemente chiedere se magari potevi consigliarmi qualche libro inerente a problemi simili al mio, o comunque chiederti se sono necessari degli anti depressivi secondo te, so che ti p0trà risultare un pò ambiguo questo messaggio; volevo semplicemente una opinione esterna per una soluzione anche temporanea ai miei problemi.
Grazie e buon anno
Claudio.
Da Ilenia:
caro claudio,
innanzitutto ti vorrei dire che nessuno ha dei genitori perfetti, perchè tutti i genitori fanno degli sbagli e compito dei figli è di non fare gli stessi errori e di partire da dove i genitori si fermano perchè non fanno risorse vuoi intellettuali vuoi materiali, è così che va la vita.
per quanto riguarda quello che tu definisci depressione innanzittutto non prendere antidepressivi, te lo sconsiglio perchè fanno più male che bene: creano dipendenza, danni grossissimi al fegato (pensa se ti verrà l alitosi o non potrai più mangiare schifezze, fritti, dolci e vino) e ti assopiscono, ti tolgono lucidità, evitali. e poi cos è la depressione? è una modalità di essere che si apprende socialmente anche se è disfunzionale. tu l hai appresa da tua madre ma ti servi della depressione, della malattia per evitare di assumerti responsabilità e prendendo farmaci ti convincerai ancora di più che sei malato.
sei un adulto, e ad un certo punto della vita non è strano che i genitori diventino dei pesi, anche solo con le loro opinioni e preoccupazioni alle quali noi diamo una valenza diversa. è per questo che dovresti allontanarti un pò dalla famiglia, dare prova a te stesso che sei forte. chi ti ha detto che sei sensibile fragile? sono solo etichette che qualcuno ti ha attribuito e tu ti sei convinto di essere così. nella vita siamo dei personaggi e nepoure lo sappiamo, personaggi dell inconscio collettivo e come tali ci comportiamo. ma puoi anche cambiare personaggio e al posto del martirio puoi scegliere di essere un soldato o un imperatore. allontanati da tua madre e vivi la tua vita fatti male m, sii egoista e impara ad amarti. se ti senti ansioso o depresso e vuoi una pilloletta entra in un erboristeria e prendi i fiori di back, quelli fanno bene a tutti i disturbi .
Per il libro ti consiglio di leggere quello che ti piace, gli scrittori sono uomini che vedono il mondo come te, ovvero a loro modo e in ogni caso anche il lettore da l intrpretazion che preferisci. perchè invece non prendi un pnnello e diegni le tue emozioni così impari a conoscerti e ad entrare in contatto con la tua intimità. la maggior parte dei disturbi derivno da emozioni inespresse pima di tutto a noi stessi. legittimiamo il nostro stato. poi ti consiglio di iscriverti a un corso di yoga o ad uno sport che ha una filosofia tipo arti marziali, così ti rilassi ti diverti e conosci gente
in bocca al lupo
Da: Claudio
Buonasera sig.Ilenia,grazie,grazie,grazie per la risposta;le sue parole mi hanno dato un certo conforto e voglia di combattere, sapevo che sarebbe stata colpita dal mio messaggio e non mi aspettavo una risposta in tempi così rapidi. Io ho preso una decisione, vorrei andarmene via di casa,voglio andare a vivere a londra, partire da zero e cercare di costruirmi un futuro migliore.
Il punto è che ho paura di rischiare, oltre ai miei problemi familiari si aggiungono anche quelli finanziari;ho solo un budjet di 1600€ e una conoscenza scolastica per l’inglese e terza media, però ho tanta voglia di partire, di scappare da questa realtà così nera che mi da solo malinconia e tanto odio; sarei pronto a rischiare però ho paura, paura di fallire perchè non ho nessun appoggio.
Per il discorso degli antidepressivi lei mi consiglia in alternativa dei barbiturici se non erro, è che a volte penso che se fossi un pò più fiducioso con me stesso,un pò più forte e volenteroso,la parte farmacologica si potrebbe anche evitare…
Io per quanto riguarda i libri,ne ho appena iniziato uno riguardante la cultura zen,lo trovo molto interessante; poi comunque i temi che mi piacciono sono di carattere sociale e psicologico, diciamo che è da circa 3 anni e mezzo che mi “studio” molto,sono diciamo diventato terapeuta di me stesso.
Io sono cresciuto nella confusione più totale, l’assenza di un padre e il troppo amore protettivo di mia nonna (ex catechista) hanno reso di me una persona molto insicura e troppo benevola secondo me, poi diciamo che dai 16 ai 19 anni frequentavo cattive compagnie (sesso,droga e rock ‘nd roll per intenderci) ora sono solo, le dico COMPLETAMENTE solo . Io il capodanno l’ho passato in camera depresso.
Amo la musica, i film e leggere appunto; da quando ero piccolo fino a oggi a volte faccio finta di cantare o di immedesimarmi in un qualche personaggio che mi rispecchia, conosce eminem? è l’artista dove mi rappresento di più,ecco lei per fare un paragone a me dovrebbe guardare la sua storia.
Quando non sono propio a pezzi scrivo, attualmente mi sono impegnato a scrivere la storia della mia vita e vorrei cominciare a scrivere testi per delle eventuali canzoni…però non le nascondo che ho poca fiducia in questo progetto….
Le ho voluto raccontare un pò di me,spero di essere stato abbastanza esauriente e soprattutto chiaro.
La ringrazio di nuovo per il suo supporto e i suoi consigli, proverò anche la tecnica creativa che mi ha suggerito.
Per quanto riguarda Londra Lei cosa potrebbe suggerirmi di fare? rischio? ecco con questo io non voglio assolutamente che lei si senta in un qualche modo coinvolta,non mi permetterei mai…..non la conosco neanche!!!! Grazie infinite in anticipo.
Buona serata
Claudio.
Da Ilenia:
ciao Claudio
partire e andare a Londra è una bella idea, dato che sei giovane e non conosci bene la lingua potresti fare il ragazzo alla pari, fai una ricerca in internet e prendi accordi prima di partire, così non avrai spese iniziali, ti pagano poco ma è utile finchè non ti ambienti e il tuo inglese non diventa fluente, si lavora solo mezza giornata e di solito si è in più ragazzi per famiglia, conosco ragazzi che hanno provato quest esperienza e poi son rimasti li trovando un lavoro.
per quanto riguarda i farmaci, non intendevo consigliarti barrbiturici ma fiori di Bac che sono naturali, li trovi in erboristeria non hanno effetti collaterali.
mi fa piacere che tu sia interessato alla psicologia, ma ti vorrei dire che non è un argomanto facilmente comprensibile come sembra, ci sono molte teorie, anche opposte, e se non hai una guida non è facile interpretarle, inoltre per farti un esempio, per un inesperto leggere un Freud potrebbe dare la sensazione di avere chiavi di interpretazione, ma in realtà molte teorie sono sorpassate perchè le matattie sono etichette sociali e ogni epoca si ammala in modo diverso, inoltre c’è che da molta importanza alla genetica, altri all’ambiente…. inomma ci vogliono anni prima di avere una visione d’insieme, anche se approvo il fatto che tu ti senta psicologo di te stesso perchè sono convinta che ogni persona può guarirsi da sè, se solo lo vuole, e non ti dico quanti medici fanno propaganda dell’ auto cura, solo che il fenomeno è un po’ sommerso per via degli interessi delle cae farmaceutiche.
se ti piace scrivere fallo nel tempo libero, anch io ho scritto un libro come vedi, ma ti avviso già che quello non è un modo per far soldi, in media in italia ogni scrittore guadagna mille euro all’anno per la vendita di un libro, l’avresti mai detto? siamo un popolo di ignoranti.
per l ultimo dell’anno invece se l hai passato da solo penso che sia stata una scelta fondamentalmente, lo penso perchè anche se le tue mail sono lunghe, non entri mai nel dettaglio, mi parli del tuo passato ma non mi dici se lavori cosa fai nella vita, non sei timido o sensibile, sei riservato, che è una bella qualità.
ciao