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Sono indistruttibile….forse…

Creato il 14 settembre 2010 da Lamagadioz

Araba Fenice

Oggi piove a Sydney.

Anzi, adesso piove a Sydney, mentre scrivo, ma magari tra cinque minuti il cielo si riapre e il sole torna a splendere…il clima è pazzesco in Australia….
Un po’ come il mio umore…io e Sydney abbiamo anche questo in comune.

Io passo, nell’arco della stessa giornata, da un entusiasmo fulminante a una tristezza cupa e malcelata….non mi è mai interessato nascondere le mie emozioni.,..quando cammino per la strada e sono contenta sorrido perché ho voglia di comunicarlo agli altri…e loro sorridono a loro volta, forse perchè la mia faccia è davvero buffa o forse, spero, perchè ho trasmesso loro quello che sento.

Uguale quando sono triste, riesco a trasmettere questo stato d’ansia a chiunque incontri il mio sguardo…

Ieri era una di quelle giornate. Scusate se vi stufo con questi racconti, scusate se oggi sono meno ironica del solito e più introversa, ma anche la Maga ha i suoi punti deboli.

Anche la Maga piange. Anche se è a Sydney, anche se ama questa terra.

Ieri, dicevo, mi è successo di piangere. Per la prima volta, da quando sono in Australia.

Erano le 5 del pomeriggio circa, camminavo sul ponte di Pyrmont diretta al casinò…

Mia madre mi chiama. Chiacchieriamo del più e del meno per cinque minuti. Mi chiede come vanno le cose, se sono sempre contenta….se ho trovato il fidanzato…..se mangio….insomma, le solite cose che chiedono le mamme

:-)

Ci siamo salutate. E io mi sono fermata come una scema in mezzo al ponte, mentre la gente mi passava di fianco e qualcuno mi lanciava uno sguardo interrogativo…

Mi sono fermata a pensare. Anzi, a mettere giù, a srotolare, accettare quei pensieri che da un po’ cominciano a frullarmi in testa ma che respingo perchè non mi sembrano veri…però loro insistono, si fanno pressanti, bussano alla porta della mia coscienza e ieri non ce l’ho fatta, ieri li ho fatti entrare.

Ho cominciato a pensare a quanto mi manca la mia famiglia, a pensare che qui è tutto bello, è tutto un sogno, ma sono lontana migliaia di chilometri da casa e alle volte, ragazzi, alle volte è proprio dura.

Ecco, l’ho detto.

Io non ho un progetto. Voglio solo essere felice, fare quello che mi piace. Ci sono riuscita, ci sto riuscendo.
Sono in Australia, vivo da sola e tutto quello che ho fatto l’ho fatto grazie a me. Fiera e orgogliosa, non ci sono dubbi.
Però dopo quasi un anno e mezzo comincio a sentire qualche scricchiolio. Comincio a guardare il cielo troppo spesso, ad osservare quegli aeroplani che si alzano in volo e magari puntano proprio verso la mia cara Europa. Che sarà pure incasinata, in crisi economica, corrotta e chi più ne ha più ne metta….ma mi manca tanto.

E penso che magari invece di andare al casinò, potrei salire sul primo taxi, dirigermi all’aeroporto e salire sul primo volo diretto nel mio continente.

Ieri ho guardato il cielo, ma non c’erano aerei. Dopo la telefonata con mamma, mi sono seduta su una panchina e ho iniziato a piangere senza motivo.
Come i bambini, eh, non tanto discreta da donna quale sono. No, no, con tutti i sob sob del caso, i lacrimoni e occhi neri neri per il mascara sciolto….
Avrei voluto che ci fosse stata mia madre in quel momento. Lei non mi avrebbe detto nulla, mi avrebbe solo abbracciato in quel modo caldo e unico che solo lei sa fare, con quelle braccine magroline ma così forti e protettive da farti sentire al sicuro da tutto e da tutti. Avrei appoggiato la mia testa suo suo petto, avrei ascoltato il suo respiro, capace calmare un esercito in guerra….e mi sarei ripresa.

Ma lei non poteva esserci. Allora me la sono immaginata. Non prendetemi per pazza!

Devo essermi impegnata davvero tanto con l’immaginazione perchè ha funzionato.
Pure a migliaia di chilometri di distanza ho sentito il suo abbraccio.

Mi sono rialzata. Ho asciugato i lacrimoni e ho combinato un bel disastro perchè avevo due occhi belli pesti, come se mi avessero appena preso a cazzotti…
Un gruppetto di ragazze, vedendomi in quello stato (che deve essere stato davvero pietoso) aveva rallentato il passo …. Ho fatto loro un sorriso con un occhio mezzo aperto e l’altro chiuso perchè il mascara sciolto si era, bastardo, infilato nell’occhio e bruciava da morire….ho fatto un cenno in qualche modo per tranquillizzarle e se ne sono andate…

Mi sono ripresa. Erano quasi le sei, rischiavo di arrivare in ritardo al lavoro e ho iniziato a correre.
Prima di infilarmi nel casinò ho ridato uno sguardo al cielo: c’era solo un gabbiano che volava in solitaria…
Mi sono sentita un po’ come quel gabbiano. Io sono così, amo la vita, sono socievole ma sono una persona che ama terribilmente vivere sola…fare ogni esperienza da sola. Ma essere soli ha anche i suoi lati negativi come ben vedete…

Diciamo che dopo un anno e mezzo comincio a sentire la mancanza della mie terra, della mia cultura, del mio mondo. Ma magari è solo un momento, è come la pioggia a Sydney che dura qualche ora e poi il cielo diventa di nuovo azzurro e il sole torna a splendere…come se non fosse successo nulla!

Sono fatta così. Mi incenerisco da sola e da sola rinasco dalle mie ceneri ancora più forte. Come l’araba fenice, ma ancora meglio direi…

:-D

Non voglio scoraggiarvi ragazzi, ci mancherebbe. L’Australia rimane un paese stupendo e sarà sempre nel mio cuore, qualunque cosa io decida di fare.
Dico solo che è dura, quando sei solo. Non importa in che paradiso sei. Quando sei solo, ci sei solo tu. Nel bene o nel male.

Ma è da soli che si fanno le esperienze migliori, è da soli che si cresce davvero e si diventa più forti.

Io lo dico sempre: ciò che non mi uccide, mi rende più forte.
E io sono indistruttibile.

:-)

Bacioni a tutti, vi voglio bene

La magra con i lacrimoni ( e il mascara sciolto)


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