Se a ognuno di noi chiedessero una breve lista delle donne più belle d’Italia comparirebbero molti nomi. Sono convinta che comparirebbero molti nomi diversi (come si dice De gustibus non disputandum est). Ma sono anche convinta che sempre comparirebbe il nome di Sophia. Perché non si può prescindere dalla bellezza senza riferirsi ad una icona come Sophia Loren.
Icona e sex symbol già dagli anni ’50, varca le soglie di Hollywood, riceve l’Oscar giovanissima, raggiunge la fama internazionale. Nessuna attrice italiana ha mai raggiunto una così solida e duratura popolarità internazionale, dagli inizi della sua carriera ad oggi. Anche Giada Curti Houte Couture quest’anno decide di celebrare la protagonista della settima arte.
L’ispirazione è al film “Ieri, oggi, domani”, che valse alla Loren la candidatura all’Oscar e che dà il nome alla collezione. Le composizioni celebrano gli anni della Dolce Vita romana, la location della sfilata ne è un perfetto richiamo, porto di tanti attori e cantanti nei mitici ’60. On the runway la top model e attrice Raffaella Modugno e 20 creazioni prêt-à-couture e Haute Couture.
“Davvero un tuffo nel passato”. Ogni minimo dettaglio ha il suo preciso riferimento al periodo storico: gonne in sbieco, sotto il ginocchio, costruite con pieghe baciate, esaltano il punto vita; camicie bianche che lasciano volutamente il primo bottone dimenticato; paltò tre quarti in broccato.
Preziosi i tessuti e gli accessori: pizzo macramè, seta, jeans di ricerca stampato su broccato. Chiffon, organza di seta e taffetà per l’Haute Couture. La mise è completata da grandi fiori in organza di seta pura sfilettata a mano. Una collezione radical chic dai colori dell’estate: fuxia, turchese, verde acqua marina, bianco.
Infine la sposa di Giada Curti, in duchesse di seta, per una costruzione ed un taglio dell’abito davvero originali.
La collezione dà vita ad un total look che racconta una Sophia dei giorni nostri, ricreata attraverso gli abiti, le scarpe, i capelli e il trucco.