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Sora Margherita - Roma

Da Anabasi
Una trattoria a Roma in pieno Ghetto con una robusta cucina romana a prezzi popolari ma praticamente introvabile se non si sa l'ubicazione esatta o non si ha fortuna perchè è assente qualsiasi insegna e l'ingresso è coperto da una di quelle
specie di tendine a lunghe trecce pelose, in questo caso rossa.
Un'indizio però sono le sedie in legno piegabili adagiate al muro ai due lati della porta messe all'uopo di far accomodare i clienti in attesa fuori
Una volta varcata la soglia si entra in un mondo ormai quasi impossibile da trovare a Roma se non nelle case private, in famiglia, proprio come ci si sente ai tavoli da
la Sora Margherita, viste le limitatissime dimensioni dell'unica sala, dove trovano posto una trentina di coperti; altamente probabile ritrovarsi gomito a gomito con il vicino di tavolo.
Il servizio è gestito da tutti i membri della famiglia meno la Sora Margherita che sta in cucina; tovaglie di carta, tovagliolo di stoffa, due bicchieri per coperto con
fondo spesso due centimetri; penso per questioni igienico sanitarie ( preparano tutto loro pane pasta e affini in un cucina minuscola ).
Sono formalmente una associazione culturale, per cui appena seduti, se non si ha già la tessera, ve la faranno compilare. E' gratuita.
Il menù è scritto a pennarelli su carta gialla alimentare e comprende cinque sei primi o meglio cinque o sei condimenti per maltagliati tagliatelle o agnolotti,
altrettanti secondi, una decina di contorni e i dolci del giorno che variano. Sono tutti piatti della cucina romana ma all'occorrenza vengono preparati primi senza condimento o con sughi semplici.
I due must del locale sia secondo la figlia della Sora, sia i clienti affezionati sono:
Tagliatelle cacio e pepe con letto ricotta: l'apoteosi della pasta, tagliatelle lunghissime e spesse con un sugo delizioso e abbondante, salato al punto giusto, porzione decisamente generosa
Carciofo alla giudea: arriva su un piatto carciofone marrone e bollente, adagiato capovolto sullo stesso tipo di carta del menu (carta paglierina), da mangiare rigorosamente con le mani petalo per petalo per poi mangiare a morsi il cuore tenendolo per il gambo. I petali croccantissimi, un sapore non bene identificabile tra salato e amaro ma buonissimo; il cuore croccante fuori e tenerissimo all'interno fa venir voglia di mangiarlo in solo boccone.
Si conclude con caffè e grappa.
Con mezzo litro di vino rosso sfuso e un bottiglia d'acqua naturale si spendono 15 euro a cranio.
Trattoria Sora Margherita
Piazza delle Cinque Scole 30
Tel. 06.6874216 00185 Roma

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