Una sorpresa e una non sorpresa nelle gare 1 di semifinale Scudetto della nostra serie A: la non-sorpresa è ovviamente Siena che non ha avuto il minimo problema a liberarsi di Cantù dimostrando quella superiorità fatta vedere anche per tutta la stagione regolare e nella prima partita contro Treviso nella serie precedente; la sorpresa invece è stata Milano, capace di andare a vincere sul campo di Caserta per 90-80 grazie ad un ultimo quarto da grande squadra, ribaltando fin da subito il fattore campo.
Siena-Cantù
Come si fa a resistere ad un 31-17 pronti via dopo la palla a due iniziale? Semplice, non si può. Quando il Montepaschi inizia le partite in questo modo non c’è modo di fermarli, troppo forti, troppo lunghi come roster, troppo esperti, troppo tutto! Cantù non ha potuto fare altro che soccombere cercando di continuare a giocare la sua partita così da non venire distrutti, più psicologicamente che nel punteggio, totalmente.
La squadra di Pianigiani, così come successo contro la Benetton, ha tirato con percentuali irreali per tutta la partita chiudendo con 61.1% da due, 72.2% da tre e 85% ai liberi, mandando cinque giocatori in doppia cifra con un Romain Sato d’altra categoria da 23 punti in 22 minuti con 6/9 da due e 3/3 da tre, 3 recuperi, 2 assist per 27 di valutazione totale.
Gara 2 si giocherà questa sera sempre al PalaMensana alle ore 21. Siena potrà ipotecare la serie portandosi sul 2-0, Cantù invece potrebbe riuscire nell’impresa di andare 1-1 vincendo addirittura un trasferta.
Caserta-MilanoLa sorpresa di queste semifinali è arrivata ieri sera invece, con la vittoria dell’Armani Jeans Milano su Caserta, in una partita difficilissima per la squadra di coach Bucchi visto il clima che si respirava al PalaMaggiò; dopo essere stati in parità per praticamente tutti i primi tre quarti di gioco, il break decisivo l’hanno messo a segno i milanesi, capaci di vincere l’ultimo quarto 28 a 17, trascinati dagli ultimi due giocatori arrivati: Arnold e Monroe. Il lungo ex Peristeri ha messo a referto 14 punti nel solo ultimo quarto (19 in totale con 28 di valutazione), mentre il playmaker ha contribuito con altri 8 punti nel finale (miglior marcatore dei suoi con 22 punti finali).
In casa casertana il solo a salvarsi è Ebi Ere con 25 punti (6/10 da tre) e 29 di valutazione, mentre troppo poco arriva dagli altri, soprattutto da Jumaine Jones che dopo aver distrutto letteralmente Roma non è riuscito a mantenere delle percentuali accettabili segnando 9 punti con 9 rimbalzi, ma tirando con 14.3% da tre (1/7). Per tornare a sperare nella finale deve tornare a giocare come sa proprio Jones.
Gara 2, che a questo punto potrebbe diventare decisiva, si giocherà domani sera alle 20.30; Caserta vuole tornare sull’1-1 per rimanere in vita, Milano vuole ipotecare la serie chiudendo poi in casa.