Magazine Psicologia

Sospetto istrionico

Da Ileniatiozzo

Domanda:
Gentile dott.ssa Tiozzo,
le scrivo per esporle i miei sospetti di istrionismo per quel che riguarda una mia amica con la quale ho deciso di troncare la relazione(ed esclusivamente di amicizia si trattava).Il suo comportamento è stato il seguente: non ci vedevamo dalle scuole elementari dopo sedici anni ci siamo ritrovati ci siamo scambiati cellulare ed e-mail.provando a sintetizzare,la sua disponibilità ad incontrarci era piuttosto rara e sporadica,a volte dava buca,però nel frattempo tempestava di e-mail e messaggi al cellulare scrivendo che mi voleva bene,che ero fra i suoi migliori amici,che ero una persona di raro valore, e quel poco che ci vedevamo aveva atteggiamenti seduttivi,nonostante mi avesse detto che era fidanzata in una relazione molto passionale e litigiosa che contava centinaia di messaggi al giorno(parole sue).Vestiva sempre in modo sofisticato e con abiti costosi,spesso con minigonna e accarezzandomi la mano e i capelli.Poi tutt’a un tratto spariva o mi scriveva che ci saremmo rivisti dopo qualche tempo,senza motivo o a volte perchè secondo lei ero scostumato.Al mio primo tentativo di spiegazione e di apertura,dicendole che ero ferito e non capivo,ha reagito con ironia e scherno,salvo poi dare segnali di comprensione.Ripresa la frequentazione,in breve tempo ha mostrato il solito comportamento dar buca a un appuntamento senza riconoscerlo e frasi per deresponsabilizzarsi,dandomi però la colpa di ”avere qualcosa contro di lei”.A questo punto ho deciso di troncare il rapporto.Non ho più risposto ad altri suoi messaggi e da due settimane non si è più fatta sentire.Ora,le chiedo:secondo lei,possibile sia un disturbo istrionico di personalità?E soprattutto,ho davvero sbagliato a decidere di eliminare ogni contatto?
La ringrazio
Alfredo

Risposta:
Caro Alfredo, non esiste un giusto e sbagliato, ma situazioni e persone che ci fanno stare bene o male, che riusciamo a gestire o no. Se hai deciso di troncare la relazione è perchè non ti soddisfaceva. Non credo nelle vie di mezzo, e dalla descrizione della situazione non riferisci aspetti positivi. Perchè ti viene il dubbio? hai bisogno di sentirti preso in giro? ti senti a tuo agio in questo ruolo? non mi sembra e non credo neanche tu sia un crocerossino. L’utilizzo del termine istrionico è un etichetta, ma credo tu ci abbia azzeccato. Tu eri il giocattolo. Probabilmente rappresentavi una via di fuga per evadere ogni tanto quando la sua vita era monotona e lei non abbastanza protagonista. La manipolazione affettiva e il mobbing sentimentale sono atteggiamenti tipici (giocare con i sensi di colpa). Il fatto è che mentre tu costruivi uno scenario reale, lei uno fantastico di recitazione in parte inconsapevole.
Ilenia


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