Sostenitori di Bo Xilai fondano nuovo partito in Cina

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Bo Xilai torna a far parlare di sé. Questa avvolta non direttamente, dato che l’ex notabile del partito comunista, caduto in disgrazia e condannato in agosto all’ergastolo per corruzione e abuso di potere, sta scontando la sua pena, ma tramite i suoi sostenitori. Bo Xilai era stato più volte ministro e fino all’anno scorso segretario del Partito Comunista nella metropoli di Chongqing, Bo Xilai era considerato il capofila della sinistra nazionalista del Partito Comunista. Questi, infatti, hanno annunciato l’intenzione di formare un nuovo partito politico, sfidando i divieti del governo cinese. La formazione, stando a quanto dichiarato all’agenzia Reuters da Whang Zheng, uno dei fondatori del partito, si chiamerà Zhi Xian, ovvero “La Costituzione è l’autorità suprema”.  Il richiamo forte a Bo Xilai sta nel fatto che la nuova compagine politica lo ha nominato presidente a vita. Nonostante in Cina sia formalmente permesso fondare nuovi partiti, informalmente questo non viene consentito. Ora Zhi Xian proverà a rompere il monopolio del monolitico partito comunista cinese, proprio in risposta ad un atto di esautoramento così duro come quello accorso a Bo Xilai. Mentre i sostenitori di Bo Xilai si apprestano quindi ad infrangere le regole non scritte che regolano la vita politica nella Repubblica Popolare Cinese, a Pechino si sta riunendo il comitato centrale del partito comunista, che dovrebbe affrontare “importanti questioni che riguardano riforme globali approfondite”. Storicamente, riunioni di questo genere si tengono quando è in vista un cambio di marcia dal punto di vista economico del gigante cinese. Il presidente Xi Jinping, dopo un avvio un po’ in sordina, avrà opra l’occasione di presentare la sua visione dell’economia cinese  sulle prospettive per il futuro.