Il gioco erotico finito con la morte di una donna a Roma svela una realtà inquietante. Molti italiani amano i giochi pericolosi legati al sesso, come ad estremizzare ogni tensione legata al piacere fisico.
Nella notte di sesso estremo tra venersì e sabato, però una morte, un ricovero ed un colpevole.
Lui, Soter Mulè un ingegnere, giovane, 42 anni, fotografo ed amatore del bondage.
Nel suo profilo Facebook troviamo scritto:” CEO & Founder presso Ingegneria Inventiva”, Ha studiato presso l’Università di Roma Tor VergataVive a Roma,Parla Italiana e Inglese, Città natale: Roma” approfondendo leggiamo anche che Mulè ha un diploma superiore preso presso un istituto religioso Istituto Pio XII delle Religiose dell’Assunzione Roma, poi, si è laureato a Tor Vergata in Ingegneria Meccanica e sino ha lavorato presso la Visiant Security come esperto nel Designer of a Security Infrastructure per poi invece fondare la società Ingegneria Inventiva. Un fotografo professionista, alla ricerca di scatti particolari, lo si nota osservando la sua bacheca pubblica su fb e poi, una fra, una premonizione, giovedì scorso: “Qualcuno stanotte è morto”. La vita di Sotter è più o meno quella di tanti esperti della rete, davanti a mille pc, codici binari, programmazioni, scrittura, sicurezza, osservazione e tanta investigazione. Poi di notte ecco che ci si trasforma. Capita a molti. Due vite. Una quella legata al pc, l’altra quella del vero essere. Ma Soter amava le emozioni forti, non trovava piacere senza forte, tra le varie passioni ecco che c’è lo Shibaru, arte giapponese erotica ma non solo e lui, Soter amava farsi chiamare Kinbaku, tradotto dal giapponese: “legatura stretta”, si, esperto anche in questo, tra club privati, garage e case, dove lui, l’ingegnere fotografo CEO metteva in in pratica shibari e bondage ed altre antiche forme di legatura giapponesi. Lui, Soter sempre pronto a fotografare tutto.
Situazioni trasformate poi in gioco erotico estremo. Accanto sempre la macchina fotografica, sua grande passione. Soter aveva fatto parte per anni del direttivo dell’associazione Bdsm (Bondage disciplina sottomissione masochismo). «Aveva seguito molti corsi sul tema, era esperto, una bravissima persona, così come le ragazze che l’altra notte stavano con lui» racconta Stefano Laforgia, gestore di un negozio specializzato in materia, punto di riferimento romano del bondage. Soter Mulè un ragazzo cresciuto in fretta, come si definisce lui stesso ama l’erotismo espresso e lo coglie anche in scatti che poi mostra ovunque anche in rete.
Soter non si vergognava della sua passione per il sesso estremo consenziente che i suoi amici definiscono «arte».
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