L’ultima volta, qui, sono finita sotto la neve, a tratti il morale è finito sotto le scarpe e quando sono dovuta rientrare nella mia casa “vera” mi sentivo come finita sotto un treno, strappata al mio posto magico.
Ma ogni scusa è buona per tornare e stavolta c’è un sole…un sole………un sole pazzesco!!!!!!
L e cronache recenti meritano di sicuro un post ma meritano anche tempo e cura per un racconto che valga la pena leggere tanto quanto è valsa la pena vivere tutto quello di cui dovrebbe raccontare. Perciò rimando alla prossima.
Dovendo ripristinare il cuore su battiti più regolari e normalizzare le emozioni lo faccio nell’unico modo efficace che conosco. Con ……l’alchimia. E con un po’ di pazienza, tempo lento, farina e uova, un sorriso o anche due nonché un pizzico di culo perché questo forno qua…..mi guarda….e mi sfida: “fammi vedere, dai, fammi vedere che sai fare!” sembra dire. Conquistare la collaborazione di un forno sconosciuto fa sembrare la più ardita delle avventure di seduzione una bazzecola. A stendere un uomo ci vuole davvero molto, molto di meno.
Io non sono capace di fare neanche quello.
Figuratevi con un forno.
Ma l’importante è crederci e non arrendersi ai primi fallimenti.
Soul cake…il ciambellone super soffice
Per uno stampo da 18cm (nelle foto le versioni monoporzione e mignon sconsigliate a chi ha poca tecnica)
200 farina
150 zucchero
2 uova
80 olio
70 acqua
1 cucchiaino lievito
1 tappo di rum
Un pizzico di sale
Intanto monto le uova con lo zucchero, perché è un’operazione rassicurante. Offre garanzie e certezze.
Conforto.
Battere le uova a lungo e vederle gonfiare e sbianchire, non vi sembra un atto rasserenante ?
Basta avere pazienza e le uova si trasformeranno nelle solide fondamenta che sosterranno tutta la casa. Affidabili. Solide. Di fiducia. Ah….le uova!
E allora battere, battere, battere. Le uova più di qualsiasi altro ingrediente hanno la proprietà di inglobare notevole quantità di aria e questo porta al “miracolo” della lievitazione delle torte da forno senza lievito e serve per ottenere dei cake davvero soffici e gonfi anche quando ci si volesse aiutate con un po’ di chimica.
Battere, battere, battere…………….
Le cose senza storia sono vuote.
Questo cake, benché semplicissimo, una storia ce l’ha: questo è un Soul Cake.
La storia però è molto triste e quindi non la racconto. Preparo questo dolce, oggi che c’è il sole, perché un Soul Cake è una torta fatta con l’anima, ha una storia e quindi un cuore e non esiste tristezza nemmeno nelle lacrime, in questo caso. La vita ha un’infinità di colori senza l’insieme dei quali il suo sapore è insipido e la fatica che ci vuole inutile, il senso, se un Senso ce l’ha, introvabile. Mi piace l’idea di fare un dolce nato in momento buoi proprio ora che c’è il sole e sapere che il giorno e la notte sono solo la metà della stessa giornata e far in modo che un Soul Cake azzeri tutto e non sia altro che un momento perfetto in un posto che non esiste.
L’ho appena detto che mi serve alchimia per questo uova e zucchero montati per bene si trasformeranno in certezze, le belle emozioni, le risate e tutto il sole che ho preso ieri si trasformeranno in un cake, le lacrime in anima e sapore e (con la complicità plausibile del forno) presto uscirà da questa cucina un Soul Cake profumato e leggerissimo.
Basta chiacchiere…….e basta montare, le uova hanno triplicato il loro volume, direi che basta!
Setaccio la farina ed un cucchiaino di lievito e amalgamo le polveri poco a poco al composto di uova e zucchero, alternando con olio e acqua.
L’acqua …. vi sembra strano? Questo cake doveva essere leggerissimo sia nella consistenza che nel sapore perciò, quando ho elaborato la ricetta, ho escluso l’utilizzo di latte, panna e persino yogurt, elementi liquidi che mi avrebbero garantito la morbidezza ma che avrebbero reso il cake più ricco di quel che doveva essere.
Questo è davvero un dolce minimale, forse perché è così che io immagino l’anima: leggerissima e priva orpelli inutili. Pura e felice. Felice sempre, piena di sole sempre, quali che siano le condizioni meteorologiche esterne del cuore o della mente.
Ungo lo stampo, spolverizzo con zucchero semolato e inforno a 180°. Dopodiché incrocio le dita per i successivi 30, 40 minuti facendo occhi dolci al forno.
Una fetta per ognuno dei miei amici: per chi sta rincorrendo un sogno e per chi si sta appena svegliando, una fetta per chi sta tenendo duro e per chi e lì che salta di gioia come un pazzo perché ce l’ha finalmente fatta. Una fetta per chi pensa che non ce n’è più e che la speranza, seppur per ultima, è morta pure quella ed una fetta agli dei perché ci vogliano un po’ di bene a noi poveri mortali.
Infine una fetta al forno che è stato gentile ed una fetta a ciascuno di voi, che mi avete accompagnato fin qui.
E chi è a dieta dopo i bagordi festivi se ne conceda una fetta con serenità: il Soul Cake è la carezza lieve a colazione, in questa nuova mattina di sole.