In Italia ci piace essere un po’ manichei, ci piace individuare dei partiti presi, stabilire dei confini, anche se poi al vaglio di verifiche più approfondite quei confini non hanno senso, o sono piuttosto labili, soggetti a contingenze di sorta.
Così sui banchi di scuola abbiamo appreso la differenza tra destra e sinistra, poi quando siamo andati a votare abbiamo appreso che tutta questa differenza non c’era proprio, o magari i libri di storia dovevano essere aggiornati.
Poi ci hanno assillato con gli exit poll e con i sondaggi: così veniva fuori che al 49% degli italiani piace trascorrere le vacanze al mare, al restante 51% piace invece la montagna, salvo poi non dire che una più vasta percentuale non può permettersi di andare in vacanza viste le condizioni economiche in cui versa o visto che non ha un lavoro dignitoso e non in nero che consenta di definire una pausa, una vacanza.
Ci piace nutrirci ancora di quel “panem et circenses” che ci viene concesso ogni domenica puntuale come l’eucaristia: questo benedetto calcio che altro non è diventato che una vera e propria guerra. Pesano in tal proposito le considerazioni non più tanto fantascientifiche dell’ultimo J. G. Ballard, questi grandi assalti ai centri commerciali, una società del consumo ormai consumata, esasperata ed alienata per la quale stimo non esserci più salvezza.
Un genocidio di massa non sussiste necessariamente in torture fisiche e montagne di cadaveri. Come lo chiamiamo il genocidio delle menti? Come la chiamiamo la frustrazione dei plurilaureati senza lavoro? Come la chiamiamo la perdita della dignità e l’ispessirsi delle differenze tra i ceti sociali nonché di un’ipocrisia sempre più solida, sempre più serpeggiante al punto da farci rimpiangere i “Vinti” di Giovanni Verga o la fermata di Cristo a Eboli?
E come lo chiamiamo l’aumento esponenziale dei suicidi per “motivi economici”?
Tutte queste vittime che respirano, che camminano, che godono di piaceri effimeri non sono forse altrettante comparse di un revival zombie di George Romero?
Non è forse questa l’alba dei morti viventi?
A voi che resistete, barricati nel libero arbitrio delle vostre coscienze, a voi va il mio pensiero, la mia audacia, il mio appoggio incondizionato.
La Resistenza oggi si fa tramite il Pensiero Libero.