Spanish Revolution: l’onda non si può fermare.

Da Chechimadrid

Può una città bloccare l’accesso alla sua piazza più importante, chiudendo tutti gli ingressi della metro e cordonando il perimetro di polizia? La risposta è, drammaticamente, si.

Sbriciare da una transenna il centro nevralgico, commerciale e ideologico della città che si ama e vederlo completamente vuoto e senza vita dà un dolore che non si può descrivere, ma purtroppo la mia amatissima MADRID à anche questo.
Dopo 79 giorni di pacifica occupazione di puerta del Sol lunedì scorso la polizia ha imposto lo sgombero del suolo pubblico, ripulendo interamente la piazza e le stradine limitrofe dai segni del nostro malcontendo, nel patetico tentativo di restituire al centro di Madrid il suo aspetto spensierato e festoso. Forse togliendo dei manifesti si può cancellare un tasso di disoccupazione pari al 20,9%???? L’unico desiderio è AMMUTOLIRE la Spanish Revolution.
Il governo ha pensato bene non solo di trincerare la piazza, usando transenne e poliziotti, chiudendo tutti gli accessi della metro e sospendendo la vita lì dove tutto inizia, ma oggi con un dolore infinito leggo che stanotte la polizia ha caricato duramente i manifestanti che cercavano di rientrare a Sol e “riappropiarsi” della piazza.

Non posso non rimanere sgomenta e triste davandi alle contraddizioni della mia amatissima città adottiva.

Los indiñados fanno paura, il governo reagisce con violenza, chiudono il centro della città pensado di arginare e indebolire il movimento, ma non sanno che certe forze sono intrinseche, non vengono dal potere.


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