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Spasso da manichini

Creato il 16 luglio 2011 da Marcopertutti
La vicenda dei manichini umani alla Coin sembra essere terminata con una netta vittoria dei sindacati: non ci saranno più modelle e modelli nelle vetrine di Piazza Cinque Giornate a Milano. Sembrerebbe un finale a lieto fine se non ci fosse da raccontare anche la storia di Manu, il manichino licenziato e sostituito da persone vere. Manu, una bella biondina di plastica, ha deciso di aprire il suo cuore (di plastica).

Spasso da manichini

Manu, a spasso ai Sanfermines

«Pensavo che non avrei mai perso il mio lavoro alla Coin, ma quando ho visto una bellissima ragazza che portava il mio stesso bikini, avvicinandosi alla vetrina, ho capito che tutto stava per cambiare», confessa Manu.«Mi sono rifatta una vita, sono appena stata ai Sanfermines a Pamplona, dove ho conosciuto un ragazzo che mi piace veramente (a lui, invece, piace il film Grandezza naturaledel grande regista spagnoloBerlanga, non so perché). I sindacati mi hanno appena comunicato che posso ritornare sul posto di lavoro, perché sono stata reintegrata: non so davvero cosa fare. Pensavo di poter vivere una vita normale, da persona vera, da giovane disoccupata ed invece ho scoperto che la mia vita da persona di plastica sarà sempre in vetrina».«I manichini hanno bisogno del loro spazio, della loro libertà. Faremo di tutto per liberarli dalla tirannia delle vetrine dei negozi di abbigliamento alla moda. E non voglio aggiungere niente sulla situazione scandalosa che vivono le povere bambole gonfiabili», dichiara José Liberador Cabezas Huecas, il ragazzo di Manu, nonché leader dell'ALMA (Associazione per la Liberazione dei Manichini Autonomi, Asociación para la Liberación de los Maniquíes Autónomos), un gruppo simile al FLNJ, che ha come scopo un'equiparazione tra persone finte, o manichini, e persone vere, o esseri umani, sulla base della semplice considerazione per la quale ci sono molti manichini che hanno più cervello di un essere umano.

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