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Speciale Brontë

Creato il 06 settembre 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario

I romanzi delle sorelle Brontë vantano un gran numero di sequel, prequel e spin-off. Questo filone, di gran moda oggigiorno sul mercato editoriale, partono da un capolavoro della letteratura e ne sviluppano una sua parte precedente (prequel), successiva (sequel) o parallela (spin-off). Gli spin-off, fra l’altro, potrebbero nascere da una nuova versione del romanzo originale trasposta in un altro periodo storico o addirittura in un altro genere letterario. Un altro genere è il mash-up, una sorta di contaminazione di un classico con elementi horror (come ad esempio Wuthering Bites nasce dalla presenza di vampiri – bites vuol dire morsi – in Wuthering Heights). 
I sogni perduti delle sorelle Brontë si potrebbe considerare uno spin-off, sebbene, in realtà sia una biografia romanzata di Charlotte Brontë (e logicamente delle sue sorelle), anche piuttosto attendibile. Però la sua forma di ‘Diario’ (il titolo originale è infatti The Secret Diaries of Charlotte Brontë I diari segreti di Charlotte Brontë) e le aggiunte fantasiose dell’autrice laddove si poteva spaziare con la fantasia, potrebbero far storcere il naso ai puristi.
Un seducente viaggio nella vita privata di due grandi scrittrici. Imperdibile per tutti quelli che hanno amato Jane Eyre e Cime Tempestose Library Journal Speciale Brontë: Syrie James e “I sogni perduti delle sorelle Brontë”Autore: Syrie James
Titolo: I sogni perduti delle sorelle Brontë
Titolo originale: The Secret Diaries of Charlotte Brontë
Traduzione: Roberta Scarabelli
Editore: Piemme
Data pubblicazione Agosto 2010
Pagine: 546
Prezzo: € 20,00
Trama: «Ho scritto delle gioie dell’amore. A lungo, nel mio cuore, ho sognato di legarmi intimamente a un uomo; ogni Jane, credo, merita il suo Rochester. Eppure, da tempo avevo perso ogni speranza di provare quell’esperienza in vita mia. Al suo posto mi sono dedicata alla mia professione e ora, che l’ho trovata, dovrei abbandonarla? È possibile che una donna si doni completamente sia a un lavoro sia a un uomo? Possono la sua mente e il suo spirito coesistere in pace? Così dev’essere; perché la vera felicità, ne sono sicura, non la si può raggiungere in altro modo.» Ci sono segreti che una donna non può rivelare nemmeno alla più cara delle amiche, dubbi che possono essere sciolti soltanto cercando la verità più profonda del proprio cuore. Per questo Charlotte Brontë amava così sinceramente il suo diario. Solo a lui poteva confidare i segreti più intimi del suo animo: la verità sull’uomo che era entrato nella sua vita in un giorno di tempesta, un uomo rude, quasi sgradevole, ma anche forte e in grado di proteggerla dal mondo, che Charlotte aveva iniziato ad amare in segreto. Nei suoi diari, Charlotte Brontë racconta la propria vita, quella della sorella Emily, le loro aspirazioni come giovani scrittrici in un mondo di soli uomini. E, soprattutto, confida la storia del suo grande amore.
Leggi qui le prime pagine del libro
RECENSIONE Syrie James nel suo romanzo ha immaginato come avrebbe potuto essere il diario di Charlotte Brontë, quali sentimenti vi potessero essere espressi, e ha cercato di ricamare, laddove la storia vera lasciava lo spazio all’immaginazione, con punti fioriti e precisi, la sua storia sentimentale, soprattutto il suo matrimonio con il curato del padre, il reverendo Arthur Bell Nicholls, che ha sempre costituito un punto oscuro nella biografia della scrittrice. Perché, infatti, pur essendole vissuto accanto per tanto tempo, Charlotte lo sposò solo otto anni dopo il suo arrivo ad Haworth? Quali sentimenti provò per lui? La James mette addirittura in dubbio il loro matrimonio (che però è certo: il certificato di matrimonio è esposto in una bacheca nella chiesa di Haworth).

Speciale Brontë: Syrie James e “I sogni perduti delle sorelle Brontë”

Certificato di matrimonio
di Charlotte Brontë e Arthur Bell Nicholls


L’autrice ha immaginato tuttavia che la Brontë non tenesse un diario vero e proprio, ma che lo avesse scritto sotto forma di romanzo, esattamente come li scriveva lei, in tre libri, raccontando gli episodi della sua vita partendo da un evento cruciale – la proposta di matrimonio del reverendo Nicholls – e dipanando gli eventi a partire dall’arrivo ad Haworth del reverendo, con capitoli interi dedicati a flashback sulla sua infanzia e sulla sua giovinezza. È proprio grazie a questo espediente la James risulta molto fedele alla Brontë, perché ne conserva lo stile. Effettivamente ci si trova davanti ad una narrazione molto simile a quella di Jane Eyre, che differisce solo della narratrice – in questo caso Charlotte – sebbene molti episodi siano ispirati proprio al romanzo. Ma in realtà, la James, che ha fatto ricerche accuratissime, studiando tutte le biografie disponibili e rileggendo più e più volte i romanzi, ha confermato che numerosissimi episodi dei libri delle sorelle Brontë sono ispirati ad episodi di vita reale. 


La storia inizia con l’arrivo del reverendo Nicholls ad Haworth, con l’ostilità che Charlotte prova subito nei suoi confronti, a causa delle sue vedute ristrette – soprattutto nei confronti delle donne – e delle differenze fra le loro preferenze religiose.

“Essere chiamata ‘zitella’ a ventinove anni… e da un uomo che si considera troppo superiore per mettere piede nella nostra cucina!” esclamai in tono sprezzante. “E poi, un attimo dopo, si aspetta che lo serva e gli imburri la sua fetta di pane… È davvero troppo da sopportare!”

Charlotte Brontë e le sue sorelle, infatti, portano avanti la loro personale lotta contro la società che vuole che la migliore, anzi l’unica soluzione per una donna di non ritrovarsi ridotta in miseria e mendicare la generosità dei parenti, sia quella di sposarsi. Le tre sorelle vedono le loro conoscenti affannarsi per non restare ‘zitelle’ (venendo anche prese in giro per questo) e vogliono solo poter essere un po’ più indipendenti. Per questo si sono prestate a fare da istitutrici (esperienze che le hanno segnate e che hanno ispirato Jane Eyre, ma soprattutto Agnes Grey) e hanno nutrito per un po’ il sogno di aprire una loro scuola. Infine è stata la scrittura che ha dato loro un minimo di autonomia, ma per farlo sono dovute ricorrere agli pseudonimi maschili di Currer, Ellis ed Acton Bell.

Ero perfettamente al corrente delle idee di papà a proposito delle donne; io e le mie sorelle avevamo trascorso tutta la vita a discutere con lui su questo argomento, cercando, senza successo, di convincerlo che le donne avevano capacità intellettuali pari a quelle degli uomini e si doveva consentire loro di allargare le proprie ali oltre la porta della cucina. Lui aveva ceduto nella pratica - permettendo alla fine che noi studiassimo la storia e i classici insieme a nostro fratello - ma non nella teoria, restando fermamente convinto che il nostro apprendere il latino e il greco, leggendo Virgilio e Omero, fosse un'assoluta perdita di tempo. 
 […]
“Non ci è concesso nessun impiego che non siano i lavori di casa e il cucito, nessuna distrazione che non sia un inutile ‘fare visite’, e non abbiamo alcuna speranza in tutta la nostra vita di diventare qualcosa di meglio. Gli uomini si aspettano che ci accontentiamo di un simile destino noioso e privo di scopo, sempre uguale, giorno dopo giorno, e oltretutto senza lamentarci, come se non avessimo neppure un briciolo di capacità di fare altro. Allora vi chiedo: potrebbero gli uomini vivere così? Non si annoierebbero a morte?”

I flashback si riferiscono agli anni che Charlotte trascorre nei tre istituti scolastici che frequenta: la Clergy Dauughter’s School, la Roe Head School, dove allaccia amicizie che dureranno per tutta la sua vita (come quella con Ellen Nussey) ed il Pensionnat Héger in Belgio, nel quale Charlotte incontrerà il Professor Héger, suo primo amore, ispiratore dei suoi romanzi Il Professore e Villette. Riguardo alla storia d’amore fra Charlotte ed il professore si può dire che questo è stato uno degli episodi su cui la James ha potuto far fiorire la sua fantasia, dato che Elizabeth Gaskell, autrice della prima biografia di Charlotte Brontë, dopo aver fatto numerose ricerche, ed essersi addirittura recata in Belgio, non ha sbandierato i risultati ottenuti per preservare la reputazione dell’amica. Tutto quello che si sa riguardo a questa esperienza deriva dunque dai suoi romanzi.


Speciale Brontë: Syrie James e “I sogni perduti delle sorelle Brontë” Attraverso questo libro conosciamo non solo Charlotte, la sua forza e il suo coraggio, ma anche Emily, riservata e timidissima, Anne, dolce e tranquilla e Branwell passionale e impulsivo, con i suoi problemi di alcol e droga. Conosciamo anche le due sorelle morte prematuramente di consunzione alla Clergy Dauughter’s School, Maria ed Elizabeth, ed il profondo legame fra tutte le sorelle Brontë. Possiamo sognare dei mondi fantastici di Angria e Northangerland, dove i quattro fratelli ambientavano i loro racconti avventurosi, con i loro meravigliosi eroi. E possiamo vedere quasi davanti ai nostri occhi l’onnipresente brughiera dello Yorkshire. Possiamo inoltre conoscere l’ambiente letterario dell’epoca, non solo la Gaskell, che diventa amica di Charlotte, ma Dickens e Thackeray; un ambiente nel quale la Brontë si muove a fatica, preferendo restare seduta in un cantuccio ad osservare, esattamente come farebbe la sua Jane Eyre.


Due momenti assolutamente emozionanti nel libro sono l’attimo cruciale nel quale Charlotte Brontë trova l’ispirazione per scrivere Jane Eyre – e la James ha confessato di aver avuto i brividi lungo la schiena mentre lo scriveva – e la proposta di matrimonio di Mr Nicholls; anche se le parole che la James fa pronunciare al curato non sono esattamente fedeli alla realtà, sono state comunque rielaborate da una lettera che Charlotte scrisse all’amica Ellen subito dopo aver ricevuto la proposta.  
Dunque, un testo molto attendibile, e nello stesso tempo appassionante. I puristi potranno storcere il naso per la sua forma romanzata, ma il vasto pubblico ne rimarrà affascinato. Come l’appassionata bronteiana Annarita Verzola dichiara, non ci sono grosse incongruenze rispetto alle biografie ‘ufficiali’ delle sorelle Brontë, ma solo alcune debolezze stilistiche, cioè un linguaggio a volte un po' improbabile per Charlotte. Quello che viene contestato alla James dagli appassionati puristi bronteiani, infatti, è l’avere talvolta dipinto una Charlotte Brontë inattendibile, che sembra più un’adolescente problematica piuttosto che l’autrice di Jane Eyre. In realtà le persone, messe di fronte a sentimenti reali e coinvolgenti, sono spesso portate a comportarsi da adolescenti, quindi questa versione di Charlotte potrebbe essere assolutamente attendibile
Una volta appurato che i fatti narrati sono realmente accaduti e che la James ha spaziato con la fantasia solo quando ne aveva la possibilità, c'è da aggiungere solo che la sua forma romanzata dà a questo romanzo una marcia in più, perché fa emozionare esattamente come farebbe un romanzo delle sorelle Brontë narrando però episodi reali. E questo in una fredda biografia senza sentimento non potrebbe accadere.
Un libro che attira l’attenzione di chiunque abbia amato Jane Eyre o Cime Tempestose; e non solo, perché la famiglia Brontë, con il suo concentrato di talento artistico in tutti i suoi membri, desta comunque un’enorme curiosità. E nello stesso tempo una storia d’amore appassionante, che rende Arthur Nicholls alla stregua di qualsiasi indimenticabile protagonista maschile
Speciale Brontë: Syrie James e “I sogni perduti delle sorelle Brontë” L’AUTRICE:
Syrie James è nata a New York ma si è subito trasferita in California con tutta la famiglia perché suo padre detestava spalare la neve. Dopo diversi anni passati a scrivere sceneggiature, ha deciso di dedicarsi alla sua vera passione, la narrativa, e ha dato alla luce Il diario perduto di Jane Austen (PIEMME 2008) e I sogni perduti delle sorelle Brontë. Ad Agosto 2011 PIEMME ha pubblicato La sposa vampiro (Dracula, My Love), mentre a Gennaio 2011 ha pubblicato il suo quarto romanzo: Nocturne. I suoi libri sono tradotti in quindici paesi.
Sito Autrice 
The Secret Diaries of Charlotte Brontë ha vinto il premio Audie Award 2011


In difesa di sequel e spin-off

Speciale Brontë: Syrie James e “I sogni perduti delle sorelle Brontë” Uno spin-off è un atto d’amore verso un romanzo o verso uno scrittore. Logicamente non va letto con scetticismo, ma semplicemente come un gioco, un divertissementChiaramente chi lo scrive deve cercare, per quanto possibile, di essere fedele storicamente e anche stilisticamente all’autore fonte della sua ispirazione, e bisogna essere anche ligi alla trama del libro di cui si scrive il sequel: impossibile cambiare i nomi di luoghi o di personaggi. 
Ma laddove ci sia spazio per l’immaginazione non si può fare una colpa all’autore di spin-off se questi lascia le briglie sciolte alla sua fantasia… sempre che resti nei limiti del decoro e – non dimentichiamolo – fedele allo stile dell’autore originale. In caso contrario lo spin-off non avrebbe ragione di essere: si tratterebbe di una semplice fotocopia del romanzo generatore. È possibile, inoltre, che laddove l’autore dello spin-off ha spaziato con la fantasia, questa non venga a coincidere con la nostra idea, ma guai a criticarlo per questo! Il solo fatto che si sia costruito una sua variazione o continuazione di un romanzo amato, o abbia sviluppato delle sue idee su personaggi secondari dello stesso romanzo sta a significare che lo ha amato tanto da volerlo ampliare, per leggerlo ancora e ancora, e per rendere il romanzo amato più ricco. E dunque ben vengano gli altri spin-off e sequelSe si è dei puristi intransigenti è meglio dunque tralasciare questo genere. Altrimenti leggiamo questi libri per quel che sono: una testimonianza di affetto per continuare ad immergerci nel nostro romanzo preferito, giocando un po’.
Sequel e Spin-off pubblicati in Italiano delle sorelle Brontë: Speciale Brontë: Syrie James e “I sogni perduti delle sorelle Brontë”

  • Il Grande Mar dei Sargassi Jean Rhys – Adelphi (prequel di Jane Eyre) (L'articolo di Roberta Maciocci) 
  • La Bambinaia FranceseBianca Pitzorno – Mondadori (prequel/spin-off di Jane Eyre
  • La Figlia di Jane Eyre – Elizabeth Newark – TEA (sequel di Jane Eyre
  • Rebecca, la prima moglie Daphne Du Maurier (spin-off di Jane Eyre) 
  • Io sono Heathcliff – Desy Giuffrè (spin-off di Cime Tempestose) Fazi - di prossima pubblicazione




Alcuni titoli di sequel, prequel, spin-off non ancora tradotti in Italiano: 

  • Emily's Ghost: A Novel of the Bronte Sisters di Denise Giardina 
  • Adele, Grace, and Celine: The Other Women of Jane Eyre di Claire Moïse 
  • Jane Slayre di Sherri Browning Erwin/Charlotte Bronte 
  • Becoming Jane Eyre di Sheila Kohler 
  • Jane Eyre's Husband - The Life of Edward Rochester di Tara Bradley 
  • Rochester: A Novel Inspired by Charlotte Bronte's "Jane Eyre" di J. L. Niemann 
  • Jane di April Lindner 
  • Jane Rochester: A Novel Inspired by Charlotte Bronte's Jane Eyre di Kimberly A. Bennet 
  • Reader, I Married Him di Janet Mullany 
  • Thornfield Hall: Jane Eyre's Hidden Story di Emma Tennant 
  • I am Jane Eyre: The Untold Story di Teana Rowland 
  • Wuthering Bites di Sarah Gray 
  • Heathcliff: Vampire of Wuthering Heights di Amanda Paris e Emily Brontë 
  • Return to Wuthering Heights di Anna L'Estrange
  • Heathcliff: The Return to Wuthering Heights di Lin Haire-Sargeant 

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