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Speciale Cinema – Recensione Tutti contro tutti di R. Ravello

Creato il 24 febbraio 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

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La frase chiave del film: Apra per favore le dobbiamo fare vedere una cosa

Risulta sempre piacevole quando si scopre un che un attore oramai consolidato come Rolando Ravello, nel passaggio dietro la macchina da presa, sia capace di creare un film piccolo ma deliziosamente congeniale e ben congegnato. E’ il caso di Tutti contro Tutti, storia surreale ma realmente accaduta,che si staglia come un vento nuovo nel panorama delle commedie italiche di ultima generazione. Nessuna faciloneria, nessun tono greve.
Il film racconta le vicende di una famiglia, capeggiata da Agostino, che tornando a casa dopo aver festeggiato la comunione del figlio si rende conto che la serratura di casa è stata cambiata e che alcune persone hanno abusivamente occupato l’appartamento. Parte così la battaglia per riconquistare il proprio appartamento, ma la riuscita sarà condita di situazioni rocambolesche e tragicomiche. Tratto da una piece teatrale da titolo Agostino già portata con successo in scena dallo stesso Rolando Ravello, Tutti contro tutti è scritta dal regista assieme al nuovo golden boy del cinema italiano, quel Massimiliano Bruno che ci ha regalato Nessuno mi può giudicare e W. L’italia. La mano di Bruno si avverte nelle scrittura per quella vena di neo romanità meno chiassosa e più costruttiva che è poi stata la chiave del successo e della qualità della sua cifra stilistica. Ravello dirige con mano sicura e, se vogliamo, anche molto divertita un cast di amici e colleghi che mai come in questa avventura riesce a dare il meglio di se. La storia, pur risentendo della matrice teatrale da cui deriva, scorre snella accarezzando i temi della grande e cattiva commedia all’italiana dei tempi d’oro del nostro cinema: la disperazione, l’arte di arrangiarsi, la coesione all’interno del nucleo familiare. Una grande impennata verso la riuscita la da, senza dubbio, il cast assortito ed affiatato su cui svettano i tre protagonisti, Rolando Ravello, Kasia Smutniak e il sempre più bravo Marco Giallini.
Nelle sale dal 28 febbraio

A cura di Katya Marletta con la collaborazione di Gabriele Marcello


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