Tra una battuta e l’altra invita i critici a parlare bene del suo film Il Principe Abusivo, altrimenti sara’ costretto a venderlo nelle bancarelle. Non perde occasioni Alessandro Siani per far ridere e conquistare con la sua verve partenopea, travolgente e spontanea. Dopo il grande successo di Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord, il comico napoletano si misura con una nuova sfida, quella piu’ ardua, la sua prima esperienza da regista: raccontare un commedia romantica che guarda al musical e dirigere attori del calibro di Christian DeSica, Sarah Felberbaum e Serena Autieri.
Dal grande successo di Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord alla tua prima regia, ci racconti questo passaggio?
Quando il produttore mi ha proposto il copione quello che mi interessava di più era la sceneggiatura, volevo avere carta bianca. Già in occasione dei due film di Maniero avevo lavorato nell’ombra per mettere del mio nella costruzione del personaggio. In questo film volevo raccontare un’altro aspetto della vita: la ricchezza e la povertà.
Com è stata la prima volta da regista?
All’ inizio tecnicamente c’era qualche problema, mi facevo capire con i gesti. Poi pian piano è andato tutto bene, avevo il film in testa e mi ha affiancato una troupe eccellente con la quale avevo già lavorato in altri film.
Com è stata la scelta della coppia DeSica/Autieri?
Serena Autieri è un’attrice bravissima, recita, canta, balla e che dire di DeSican sa fare tutto, quando ho avuto bisogno d’ aiuto gli ho chiesto pure di darmi una mano. Siamo diventati amici.
Ci sono citazioni ad altre pellicole nel tuo film?
Per questo film ho pensato ad un approccio un po’ americano. Parolacce e stereotipi di Napoli non ce ne sono e non ce ne saranno mai anche nei prossimi che farò. Per quanto riguarda le citazioni ho pensato al Conte Max, al Piccolo Lord. Poi sono sempre gli attori a fare la differenza con la loro sensibilita’. Per esempio il personaggio di Christian doveva essere anche tenero, la tenerezza non e’ facile da raccontare per un comico, lui e’ stato straodinario. Sarah, che interpreta la principessa, era perfetta artisticamente e fisicamente, inoltre seguiva i miei tempi comici anche quando mi lasciavo andare all’improvvisazione. Lei e’ la Gwyneth Paltrow italiana, anzi a dirla tutta Sarah e’ pure piu’ bella della Paltrow.
Nel film parli in napoletano, in alcune situazioni ricordi Massimo Troisi per l’uso della lingua partenopea, e’ stata una cosa voluta?
Quando lavoro penso che vorrei vedere cio’ che mi piacerebbe vedere se fossi spettatore. Io amo Napoli, quello che si vede della mia citta’ e’ bello, non ci sono stereopiti e non ce ne saranno mai nei miei film. Non vedrete mai la spazzatura, gli spaghetti alle vongole, il mandolino, i panni stesi. Per me parlare in napoletano e’ genetico e poi la lingua e’ funzionale per esprimere alcune cose. Riguardo a Troisi nessuna citazione voluta e poi alcuni artisti sono inimitabili.
Puoi anticiparci i tuoi progetti futuri?
Ho gia’ una storia in mente, ma non ne posso parlare adesso. Spero che il mio prossimo film possa partire sempre da Napoli, io amo la mia citta’. Poi vorrei mettere su uno spettacolo con Christian ispirato al film francese campione d’incassi nel mondo “Quasi amici“, purtroppo non e’ stato possibile realizzare in ramake del film in italiano, speriamo di poterlo fare a teatro.
Dal 14 febbraio al cinema.
di Katya Marletta