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Speciale Elezioni 2013 - La Giostra (di Paolo Farinella, prete)

Creato il 21 marzo 2013 da Tafanus

TafanusRicevo questo lungo articolo di analisi sulle elezioni da Paolo Farinella. Nonostante le dimensioni, lo pubblico integralmente e senza tagli. Ma onestà mi impone di fare una premessa: delle aperture di Paolo Farinella verso Grillo non ho mai condiviso nulla. Fin dai tempi della riunione al Teatro Smeraldo a Milano. Ricordo che in quei giorni scrissi una lettera privata a Paolo, il cui succo, stringendo, era: "Attento, Paolo. A Grillo delle tue idee e della tua etica non frega niente. Ti userà come un distintivo. E nei rapporti fra te e lui, TU sei quello che ha tutto da perdere, Grillo quello che ha tutto da guadagnare.

Purtroppo le mie parole non sono state ascoltate (né io mi aspettavo che fossero ascoltate). Paolo ha sposato la teoria della "tabula rasa", ma adesso dalle macerie della vecchia politica non sta nascendo una nuova politica, ma nuove macerie. Ora siamo alla completa ingovernabilità, dalla quale non nascerà NULLA. Nascerà solo la deriva dell'Italia come paese più settentrionale del Maghreb. Se non si andrà di nuovo alle elezioni sarò lo stallo, se si andrà alle elezioni si voterà ancora col Porcellum (nessuno ha i numeri per cambiarlo) e si ritornerà, come nel gioco dell'oca, alla casella di partenza.Cioè ad un nuovo stallo.

Caro Paolo, ho come un'impressione che Grillo non sia, come avevi sperato, la terapia d'urto contro la malattia, ma che sia LA malattia. Spero di sbagliarmi, ma mi piacerebbe sapere cosa proponi, ora, in concreto, per uscire da questo cul de sac. Tafanus

Paolo-Farinella
Ho ricevuto alcune critiche da amici per alcune mie dichiarazioni, ma specialmente per il fatto, anzi la «colpa», di avere appoggiato alla Camera il M5S, contribuendo così al caos istituzionale. In nome della governabilità – la nuova parola magica come abracadrabra – avrei dovuto votare Pd, altrimenti «c’è il rischio che torni Berlusconi». Tutti gridano a Grillo di essere «ragionevole» e di decidersi a fare un governo con Bersani perché «Bersani è persona onesta». Vorrei fare un po’ di chiarezza, e spero che coloro che criticano, leggano quello che scrivo, dando alle parole il senso proprio e non quello che vorrebbero loro. Credo di essere autorizzato a dire la mia opinione perché quello che scrivo pare proprio che poi si avveri, segno che leggo la realtà senza occhiali preventivi. La libertà interiore è indivisibile!
-1) Nel PD, come avevo previsto, Renzi sta preparando la scissione e alla prossima occasione se ne va con Monti o con qualcuno simile a lui. Quelli che ritenevano Renzi onesto e coerente non hanno voluto ascoltarmi quando dicevo che il silenzio e la finta fedeltà di Renzi erano «tattici» e lo ha dimostrato il silenzio tenuto nella direzione, dove non ha nemmeno ascoltato il segretario, ma se n’è andato platealmente prima, avendo cura di farsi riprendere dalle tv, mentre usciva, cioè mentre si dissociava dalle decisioni: provare a governare con M5S. Ora è palese e lo dice anche Bersani. I miei critici, possono, per favore, chiedere anche scusa? Il silenzio renziano era «rinculo» di chi si apprestava a sparare. Agli amici del PD dico di aprire gli occhi e valutare la storia per se stessa, senza piangersi addosso. Il tempo di «questi» partiti è finito per sempre.
-2) Il PD. Si dice che abbia la maggioranza assoluta alla Camera e quella relativa al Senato. E’ così? I numeri probabilmente dicono questo, ma l’algoritmo morale dice di «no». Il Pd ha la maggioranza alla Camera perché si è avvalso fino in fondo della «legge porcata» che avrebbe dovuto abolire e non ha mai voluto farlo perché se n’è sempre servito doviziosamente. Nelle ultime elezioni ha imposto candidati sicuri e fedeli alla segreteria o ai satrapi, alla faccia delle primarie. Questo comportamento osceno e immorale ha fatto perdere migliaia di voti nell’ultima settimana, prima del voto. Non è credibile di afferma di volere cambiare la legge elettorale, se fino all’ultimo si è servito di una legge che poteva aggirare, rispettando fino allo spasimo i risultati delle primarie. Il PD non l’ha fatto. Punto. Ora è inutile che Bersani venga a proporre otto punti che sono aria fritta e, cosa peggiore, molto generici: intenzioni senza quantificazione e senza data.
-3) L’Italia è allo sbando, sta morendo e si prepara una sollevazione di popolo che arriverà ad assaltare i forni e i negozi perché ormai manca il cibo essenziale. Mentre il popolo muore, PD, Monti e PDL cercano di spartirsi le masserizie: uno che vuole andare al governo, l’altro che si lecca le ferite e il cainano che vede le sbarre in prosettiva e vuole fare saltare il banco, come è nel suo stile. (1)
-4) Il Pd ha governato con Pdl con il risultato che si è aggravato la situazione non solo economica, ma sociale e morale. Il Pd ha approvato tutte le leggi immorali di Monti insieme al Pdl, facendo finta di litigare. Berlusconi le ha rinnegate e ha vinto in campagna elettorale; Il Pd ne ha mantenuto la paternità e maternità, addirittura promettendo agli elettori di volere governmare con Monti. SUICIDA! Per un anno, facevano le scaramucce, ma poi votavano insieme. Il Pd ha votato anche la legge «pro corruzione» della ministra Severino che accorcia immoralmente i tempi dei processi, sapendo che era una legge imposta da Berlusconi. Il Pd poteva fare una sola cosa: non votarla. Non può venire adesso a dire che vuole mettere il falso in bilancio e fare una legge anticorruzione. Non è credibile. Tre mesi fa ha votato una legge opposta. Questi sono fatti. 
-5) Si dice che Grillo deve essere ragionevole e tutti lo invocano come un santo perché si allei col Pd altrimenti Berlusconi torna in campo e perché se Bersani non ha la fiducia il Paese è ingovernabile. Proviamo a ragionare con calma e onestà morale.
-6) Si vuole fare credere che la colpa di tutto sia di Grillo perché non è «ragionevole» in quanto non accetta di dare la fiducia ad un governo Bersani. Scusatemi, ma mi spiegate perché deve dare la fiducia? Grillo ha impostato tutta la campagna elettorale, da cinque anni a questa parte, dicendo sempre chiaro e tondo che non avrebbe governato mai con «questi partiti», che hanno portato l’Italia al disastro. Gli elettori gli hanno dato il mandatoi di «non governare con quetsi paritit». Perché gli altri devono rispettare il programma elettorale e Grillo no? Dove è la logica? Coerenza vuole che non si allei con alcuno. Altrimenti anche lui non è coerente e diventa come gli altri.
-7) C’è però un problema che pochi mettono in risalto: il M5S e Grillo non sanno che pesci pigliare perché lo tsunami ha travolto anche loro in quanto non si aspettavano «adesso» un simile risultato per il quale non erano e non sono pronti. Il Movimento si preparava per le prossime elezioni (fra cinque anni). Ora con un successo che gli bolle tra le mani e che non sa come gestire, ha solo tre possibilità:

  • -a) O si allea con qualcuno dei complici del disastro e muore vergognosamente.
  • -b) O resta a guardare che le macerie dei vecchi partiti cadano come le rovine di Pompei.
  • -c) Oppure c’è una terza soluzione, fuori degli schemi di cui parlerò fra poco.

Grillo non ha alternative. A ciò si aggiunga che la maggior parte degli eletti sono «inesperti» (non è un male, necessariamente) e qualcuno «tradirà», allettato dalle sirene marpione di garanzie elettorali future. Nello stesso tempo è immorale che i partiti, specialmente il Pd (il Pdl è tamente immorale che non lo considero affatto), scarichi la colpa dell’ingovernabilità su M5S perché non vuole fare accordi.
-8) Se il Pd ha a cuore le sorti dell’Italia, come dice, e se fosse un partito responsabile, di quella che si vorrebbe da Grillo, può fare diverse cose e può farle subito:

  • -a) Bersani ha perso. Dia semplicemente le dimissioni da segretario e si ritiri. D’Alema, il fine e ignobile stratega che ha finalizzato ogni scelta politica non al bene dell’Italia, ma ai suoi interessi personali insieme a Veltroni: se ne vadano una buona volta e liberino l’Italia di due presenze mefitiche. Si dimettono sempre, ma non se ne vanno mai! Essi sono responsabili del disastro e colpevoli di avere risuscitato Berlusconi, quando era morto e sepolto. Non accetto lezioni di etica da loro né tanto meno ne possono dare a Grillo.
  • -b) Bersani invece vuole a tutti i costi fare il presidente del consiglio, anche per un solo mese: se infatti farà un governo e andrà allo sbaraglio, alla Camera otterrà la maggioranza, ma non al senato. In questo caso il presidente della repubblica potrebbe pregarlo di restare in carica per la ordinaria amministrazione, in attesa di tirare fuori un coniglio dal cilindro, che sarà, ed ecco la terza soluzione che ho accennato prima:
  • -c) Un governo extra partiti con personalità extraparlamentari di caratura morale riconosciuta universalmente che andrà in Parlamento senza passare da alcuna consultazione con un programma minimale che comprenda:

-1) Abolizione del rimborso ai partiti, a partire da queste elezioni; abolizione del finanziamento ai giornali; abolizione dei vitalizi, anche pregressi e divieto di cumulo di cariche. Abolizione delle province e riordino dei comuni con servi accorpati.
-2) Riduzione drastica (due terzi) dei deputati che verranno ridotti ad un massimo di 200 con uno stipendio massimo di 5.000 euro mensili, senza alcun altro benefit. Lo Stato garantisce direttamente i servizi essenziali allo svolgimento della funzione parlamentare. Dopo due legilasture, decadenza automatica per sempre (2). Essere parlamentare non può essere una garanzia a vita. Incompatibilità delle cariche elettive retribuite con qualsiasi altro lavoro o professione.
-3) Il Senato diventa la camera delle autonomia locali, senza stipendio (3)  non ha potere legislativo, ma solo di ratifica dei trattati internazionali; ha il potere di cordinare la legislazione regionale. Dopo una legislatura, a casa per sempre.
-4) Obbligo per i parlamentari di dichiarare i redditi propri e della famiglia fino al quarto grado di parentela, ascendente e collaterale (4). I parenti di un eletto non possono essere eletti a cariche pubbliche. Ineleggibilità di chiunque tragga benefici dalle concessioni dello Stato. Obbligo per i parlamentri e membri del governo, se indagati dalla magistratura a presentarsi davanti al giudice con corridoio preferenziale e veloce, al fine di arrivare a sentenza al più pretso possibile. Divieto, pena la decadenza automatica e immediata, di non commentare e tanto meno attaccare gli atti della magistrature, se non a sentenza definitiva. Decadenza automatica di parlamentare o membro del governo dopo condanna in 1° grado, sospensione dello stipendio e sospensione di qualsiasi ufficio pubblico.
-5) Perdita della cittadinanza e dei diritti civili per chiunque froda il fisco o esporta capitali all’estero o falsifica i bilanci delle società.
-6) Sospensione della Tav e del ponte di Messina e sospensione di ogni contributo agli organismi che sovrintendono; riduzione del 50% delle spese militari; revisione del meccanismo dell’8xmille.
-7) Ridiscussione in sede europea del patto di stabilità (criterio di morte per i comuni anche virtuosi) e provvedimenti immediati per alleggerire la mancanza di credito. Obbligo alle banche che hanno preso soldi dalla BCE di fare prestiti a tassi agevolati alle imprese e alle famiglie. Sblocco immediato dei fondi per pagare i debiti dello Stato a Imprese e singoli.
-8) Riduzione delle tasse sui salari, sulle pensioni e sul lavoro. Salvaguardia della prima casa e sospensione di (In-)Equitalia fino a nuovo riordino della materia. Abolizione dell’aumento dell’Iva che automaticamente scatta al 1 luglio 2013. Mandare l’esercito a presidiare il territorio dove agisce la mafia e sequestro dei beni illeciti (5)
-9) Ripristino immediato della ricerca e messa in sicurezza della cultura artistica e appoggio a quella letteraria, teatrale e musicale per dare un respiro spirituale al Paese. Via libera alla banda larga a livello nazionale.
-10) Abolizione dell’immunità parlamentare. Riforma immediata delle legge elettorale  con doppio turno con collegi uninominali (modello sindaco). Potenziamento dei tribunali per accelerare processi e sentenze (6)
-11) Riforma della tv e asta pubblica delle frequenze con divieto di fare campagna elettorale in tv, ma obbligo di andarsi a cercare i voti uno per uno sulle piazze. Sequestro immediato degli utili, azioni comprese, per quelle tv che sgarrano.

-d) A questo punto, M5S e chi vuole può dare la fiducia con la scadenza di 9/12 mesi (se in nove mesi può nascere un bambino, può anche vedere la luce un governo serio che faccia questo e altro). Si torna alle elezioni e vinca il migliore.
-9) A me pare che in questo momento storico e convulso, sia il Pd a non cercare l’interesse della Nazione perché non vuole prendere atto che la sua è una vittoria di Pirro senza consistenza.
-10) Grillo non è la causa del male, è la conseguenza di una degenerazione causata dai partiti che ora presumono di metterci anche una pezza per conitnuare a sopravvivere. Non è possibile. Non è morale. Molte volte ho scritto che «Grillo è inevitabile», aggiungendo che non «era necessario». I partiti che hanno cincischiato, fino al punto che non sono stati incapaci di riformare la legge elettorale perché volevano andare alle elezioni con la «porcata» che gli veniva comoda (a tutti). Essi non sono più legittimati a governare. Devono solo andarsene a casa per dichiarato fallimento. Qualsiasi impresa, se fallisce, prende i libri e li porta in tribunale. Il resto è aria fritta, strafritta, stagnante e maleodorante. Nessuna pezza è possibile. Bisogna aprirsi ad un mondo nuovo e cominciare a ragionare in modo nuovo, in modo radicalmente nuovo. Il nuovo non è Grillo, la sua funzione è stata anche quella di contenere il malcontento e la rabbia dentro l’alveo democratico e parlamentare. Credo però che ci voglia anche altro.
-11) Mi fanno ridere coloro che implorano Grillo di allearsi col Pd: è come chiedergli di suicidarsi. Perché nessuno implora Bersani di allearsi con M5S, cedendo il passo e lasciandogli l’onore delle armi? (7) Fino ad ieri Bersani (ma ancora oggi) ha preso a pesci in faccia, ha deriso e ha snobbato il M5S perché era strasicuro di vincere. Con quale faccia ora propone una alleanza?
-12) Chi parla in nome dell’emergenza, si rende conto che da almeno 20 anni siamo in emergenza democratica, sociale e finanziaria? Dov’era il Pd in questi anni, cosa ha fatto, cosa non ha fatto, perché è stato latitante a causa di blocchi interni? Perché solo ora bisogna fare in fretta?
-13) Grillo è fascista, autoritario, populista? Grillo non aveva alcuna intenzione di arrivare al governo reale del paese perché nel suo programma mancano alcune voci essenziali, come il lavoro. Il suo scopo era ed è fare pulizia, mandare a casa i ladri, i corrotti, gli usurpatori, gli stupratori delle Istituzioni, i giochi dietro le quinte, le commistioni di politica e affari. Già cinque anni fa aveva predetto la caduta del Monte dei Paschi e aveva messo in guardia che sarebbe stato un terremoto. Tutti lo presero per pazzo. Ora chi è pazzo lui o chi ha fatto quelle cose? (8)
-14) Grillo non è in grado di governare perché non è pronto e non ha gli strumenti adeguati. Se resta a bagnomaria ancora un poco, scoppierà come una bolla perché la rete è uno strumento essenziale, ma non può sostituire i rapporti fisici, non può diventare il fine.
-15) Grillo fa il diavolo a quattro perché vuole confondere i suoi avversari di sempre che sono «questi» partiti. C’è un rischio: che le istituzioni, minate da venti anni di Berlusconismo e cinquanta di consociativismo (PCI-DS-PD/DC-PSI-FI-PDL) rischiano di non reggere. Il populismo di Grillo è ben poca cosa di fronte al populismo assassino di Berlusconi come hanno dimostrato anche le ultime elezioni. Il 25,8% degli operai ha votato Berlusconi, il 21,7% Bersani, il 40,1% Grillo. Signori, gli operai! Non siamo di fronte ad una mutazione genetica? Il Pd ha perso gli operai: riuscirà a riconquistarli? Penso che una stagione, anzi un’era sia finita. (9)
-16) Bisogna vigilare perché tutto è possibile. Nessuno ha più la bacchetta magica e tutte le scelte economiche a cominciare dal fondo monetario internazionale all’Europa e poi all’Italia, tutte sono state sbagliate. Tutte. Ora se ne accorgono anche loro. Non sarebbe ora che questa gentaglia si ritirasse in buon ordine e ammettesse il proprio errore e si assumesse le responsabilità del disastro?
-17) Grillo è la conseguenza della loro insipienza e della loro incapacità e della loro ingordigia, non è la causa. Per favore, non facciamo confusioni. Per torvare una soluzione, è necessario prima fare una diagnosi critica e una anamnesi storica: fuori i fallimentari e i colpevoli. Poi vedremo cosa si può fare e si deve fare.
Ora nessuno dica che sono «grillino» perché direbbe una sciocchezza. Sono serio, coerente e leggo la realtà come è, senza infingimenti, senza corse al male minore, senza paraocchi e senza mediazione di partiti del cuore perché non ne ho (10)
Paolo Farinella, prete

(1) Qual'è, in tutto ciò, il ruolo attivo che Grillo riserva a se stesso, per uscire dall'impasse?

(2) E lasciare il governo del paese ad incompetenti del calibro di Cancelleri, di Crimi, di Pizzarotti e della fascistona capogruppo alla Camera?

(3) Quali competenze si pensa di attrarre, "senza stipendio"?

(4) Questo avrebbe impedito la creazione di 13 società in Costarica a nome dell'autista-gorilla e della ex cognata di Grillo?

(5) Non sarebbe il caso di indicare le fonti di finanziamento?

(6) Esiste una proposta del PD in tal senso. Ma Grillo la voterebbe? sei sicuro?

(7) Forse perchè è il PD ad avere la maggioranza assoluta alla Camera, e quella relativa al Senato?

(8) Grillo non vorrebbe mandare a casa anche coloro che hanno aderito per sette anni consecutivi ai condoni tombali di Tremonti?

(9) Nel 1994, uno dei risultati migliori di Forza Italia è stato ottenuto a Torino Mirafiori, enclave degli operai FIAT. Non credo, retrospettivamente, che si sia trattato di "voto utile", e neanche di "voto intelligente. La classe operaia che ha votato Berlusconi non è andata in paradiso, e dubito che ci andrà quella che ha votato Grillo.

(10) Paolo, facciamo un patto: io non dirò che sei Grillino, e tu invece ci dirai cosa proponi di fattibile, di finanziabile, fra le cose che possano trovare un consenso parlamentare. E anche chi dovrebbe votare cosa in assenza di un governo regolarmente costituito e "fiduciato". Tafanus


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