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Speciale Evento – Volare – La grande storia di Modugno

Creato il 08 febbraio 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

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Alla presentazione di VOLARE La grande storia di Domenico Modugno, la miniserie di Rai Uno che andrà in onda il 18 e 19 febbraio, l’attore siciliano canta dal vivo le canzoni del mostro sacro della musica italian.

Giuseppe Fiorello torna su Rai Uno per dare volto e voce ad un mito della musica italiana: Domenico Modugno. Non è facile per un attore superare il banco di prova con i grandi personaggi che hanno fatto la storia, certamente interpretare una leggenda di questo calibro non lo è stato di sicuro. Ma Fiorello non ne ha fatto certo un mistero raccontando le perplessità e le paure del ruolo: “Ho provato gioia, paura, dolore. Ho ancora la febbre d’amore per questa storia. Ma certamente c’è stata paura. E’ stato Riccardo Milani (il regista) ad aiutarmi a superare le mie insicurezze. Mi ha preso per i capelli e mi ha detto che solo io avrei potuto raccontarlo e che se avessi rifiutato lui non avrebbe potuto realizzare il suo film. Adesso corro il rischio di esserne posseduto. Ho costretto persino mio figlio, che ha 6 anni, a suonare le sue canzoni“.

Come sei andato avanti?
Andavamo avanti man mano, cantando le sue canzoni, ascoltandole con attenzione, quello mi ha aiutato. Mi sono convinto che potevo interpretare Modugno solo quando ho ascoltato la mia voce e ho capito che rispettava la sua. Diciamo che ci sono arrivato con il cuore“.

Cosa hai provato nell’interpretare questo personaggio?
La storia di Modugno è per me un pò la mia storia. Ho rivissuto la mia vita agli inizi della carriera, anch’io del sud, le difficoltà, la spinta emotiva di mio padre mi ha fatto andare avanti. Mio padre assomigliava tanto a Modugno che ammirava tantissimo. Era un’appuntato della Guardia di Finanza, lavorava alla radio del Corpo di Polizia, e ogni tanto gli capitava di raccontare barzellette e cantare le canzoni di Modugno, io e i miei fratelli lo ascoltavamo affascinati. Quella che gli piaceva di più era Amara terra mia, la cantava sempre“.

Cosa ti piaceva di più di lui?
La sua libertà, Modugno non sopportava le costrizioni, non amava le regole. A Sanremo litigò con il regista del Festival perchè gli fece notare che quando cantava Volare apriva troppo le braccia ostacolando l’inquadratura.”

E’ noto che andrai a Sanremo quale canzone di Modugno canterai?
“Andrò a Sanremo e canterò ma non posso svelare altro”.

Delle sue canzoni quale ti piaceva di più quando eri ragazzino?
“La lontananza, ma non c’è nel film e Strada ‘nfosa, molto struggente, questa c’è nel film.”

E ora delle sue canzoni quale senti più vicina?
Cosa sono le nuvole scritta da Pasolini e Cavaddu cecu de la minera, anzi questa ve la canto adesso“.

di Katya Marletta

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