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Speciale Games Week!

Creato il 31 ottobre 2013 da Rostislav @videogiochiword
Scritto da alextonoli News, Opinione Videoludica giovedì, ottobre 31st, 2013 Speciale Games Week!Speciale Games Week!Speciale Games Week!Speciale Games Week!Speciale Games Week!Speciale Games Week!Speciale Games Week!Speciale Games Week!Speciale Games Week!

Dopo quanto vi abbiamo allegramente esposto come presentazione della Games Week nel nostro primo Editoriale (link), è ora però di scendere leggermente più nel dettaglio, anche se non ci soffermeremo ad annoiarvi con la solita snocciolata di dati che avrete letto e straletto ovunque.

Anzi in realtà sì, perchè diamine quando c’è da dirlo c’è da dirlo: questa volta la Games Week è stata più un invasione che una fiera.
Code fin dalla mattina di Venerdì fino allo strabordare della giornata di Domenica (giornata storicamente invivibile), per un totale di, udite udite, ben 60.000 visitatori; quasi esattamente il doppio rispetto all’edizione dell’anno precedente.
Un ‘ottimo segnale, sicuramente rinvigorito dalla nuova generazione alle porte, generazione che ora qui sotto vi andremo a presentare!

Games Week

Xbox One e Ps4

Erano, a torto o ragione, la cosa sicuramente più attesa di questa fiera e non si sono di certo fatte attendere.
Da una parte Xbox One con il suo già ben definito corposo parco titoli, dall’altra Ps4, più stretta, ma anche con l’unica vera chicca della fiera forse, una nuova sessione di gameplay del suo noto Killzone: Shadow Fall.

Lo stand di Microsoft sicuramente risultava il meglio organizzato. Con cabinotti personalizzati che permettevano la prova del gioco in un ambiente chiuso e isolato i test sono risultati meno arrabattati e più concisi: Dead Rising 3 ci ha notevolmente stupito per la mole di corpi che riesce a muovere risultando comunque di una fluidità inverosimile, non mostrando un barlume di rallentamento (se non qualche minimo nei cambi di lacation in zone prefissate); Forza 5 ha brillato in tutta la sua splendevolezza tecnica, unico gioco secondo i dati a girare stabilmente a 60 fps fissi; Rysis è sembrato forse il prodotto più sottotono, non sicuramente per la parte tecnica ma per la modalità di gioco mostrata, un’arena che sicuramente, oltre la splendida ambientazione ricca d’atmosfera, poco aveva da invogliare a livello di gameplay; Killer Istinct invece se la cava con la sua solita performance, niente più del caro vecchio divertimento che ci aveva lasciato tempo or sono, rimodernato il giusto per rendersi appetibile anche alle generazioni attuali.
Molto attenti i ragazzi di Microsoft nel pubblicizzare adeguatamente i prodotti, spiegando ad esempio le nuove funzionalità di Kinect in DR3 ( vi converrà stare in silenzio perchè il sensore vocale di Kinect attirerà gli zombie in caso non si siano accorti del vostro passaggio).
Unica grandissima pecca: l’annunciata assenza di Titanfall.

Lo stand Sony invece brillava più per le conferenze di cui è stato teatro che per l’effettiva quantità- e organizzazione- dei giochi messi in mostra. Sicuramente Drive Club e Killzone si sono mostrati come prodotti eccelsi (Killzone regala squarci davvero stupendi) mentre invece Knack ha forse lasciato un pochino più perplessi. Provare poi questi giochi immersi nel caos di ballerini break dance contornati da una musica davvero assordante, o quant’altro evento poco centrasse con i videogiochi, rovinava un pizzico l’atmosfera.

Le console escono ambedue vincitrici invece dal lato di comodità del controller, finalmente molto più ergonomici e di una ‘prensibilità’ sicuramente migliore, anche grazie ad un notevole alleggerimento.

Nonostante queste buone premesse, ci dispiace dirlo, ma la nuove generazione si presenta davvero scialba, lungi dall’anche solo accennare quello slancio di modernità atto a giustificare la spesa corposa di un rinnovamento della console.
Fino alla prima parte dell’anno venturo vi conviene sicuramente godere delle ultime poderose prestazioni delle vostre affezionatissime vecchie console.

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Gli altri giochi

Non sono mancati, oltre alle nuove console, i principali publisher dell’industria.
Activision, Namco Bandai, Ubisoft, EA, Walt Disney (in grandissimo spolvero grazie a Disney Infinity) erano tutti presenti e hanno creato un corposo parco titoli da provare, ma- anche vero- non hanno portato nulla di inaspettato o di effettivamente eccezionale.

I titoli di maggior piglio come al solito sono stati Battlefield e Call of Duty nelle loro nuove prossime incarnazioni, dove era possibile assistere a code che potevano arrivare anche a ben più di 40 minuti.

Non vi andremo ad elencare tutti i giochi presenti ma ci piacerebbe tornare sull’ennesima critica sorta, neanche a dirlo, riguardo a Watch Dogs.  Il gioco non era presente in una versione giocabile e questo ha fatto alterare molti utenti (non era il solo, Dying Light era addirittura solo in trailer ). Lo stand consisteva in una sorta di saletta a mo’ di piccolo cinema, dove era possibile osservare un ragazzo della Ubisoft giocare al titolo, mentre l’altro era impegnato a commentare il giocato mettendolo in evidenza verbalmente.

Se capiamo che da un lato è normale sentire una sensazione di fastidio nell’avvertire un pad così vicino eppure così lontano, in realtà siamo rimasti molto colpiti dalla piacevolezza della presentazione, che in una fiera del genere, ci è sembrata sicuramente più efficace per mostrare ai possibili compratori le molteplici particolarità del titolo che, in una prova frettolosa e in mezza ad una calca di persone, si sarebbero sicuramente perse. I ragazzi erano inoltre molto preparati e hanno chiarito qualunque dubbio riguardante il gameplay ( e si sono lasciati sfuggire- per noi della stampa – qualche ovvia allusione sulle reali motivazioni riguardanti  il ritardo  gioco; ve le lasciamo intuire).


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Indie Games

Si apre qui il capitolo più piacevole della fiera.
Se difatti i colossali stand dei giganti dell’industria videoludica splendevano di una luce poderosa quanto evanescente, quest’anno, grazie ad AESVI (che non ha richiesto alcun contributo economico), era possibile assistere ad uno spazio tutto dedicati ai indie team italiani.
C’erano gli Indomitus Games che vi abbiamo  già presentato (vi rimandiamo al nostro speciale), e altre piacevole sorprese che avremo modi di presentavi nel prossimo futuro tramite corpose interviste esclusive (un altro progetto molto interessante potete visionarlo alla pagina Fb del gioco, Scintilla)

Particolare nota di merito vogliamo però subito darla al team LKA.it , responsabile di ‘ The Town of Light ‘.
Questi ragazzi (capitanati da Luca Dalcò), propri una grandissima passione per il videogioco, si sono presentati alla Games Week con tanto di visore Oclus Rift, ed hanno creato una piccola calca di curiosi attorno al loro prodotto. Un mix di tecnologia e di stile, un visita tramite una tech demo guidata  (dove era possibile interagire guardandosi attorno come un paziente in sedia a rotelle) al manicomio di Volterra.

Un prodotto sensazionale nel vero senso del termine, in quanto induttore di sensazioni forti e palpabili grazie all’ottimo tratto stilistico scelto e l’introduzione dell’avveniristico nuovo supporto. Come avrete potuto intuire, risultano in assoluto a nostro parare, i veri vincitori della fiera, riuscendo a creare un prodotto che mischia tanto un intento culturale-informativo, quanto un prodotto all’avanguardia sul fronte delle nuove tecnologie. 
Vi rimandiamo al loro sito per ulteriori informazioni, ma potete benissimo rimanere su queste pagine in attesa di nuove news perchè vi stiamo preparando un intervista dedicata!

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Spazio retrò ed eventi

La Games Week quest’anno è stata assolutamente un prodotto di richiamo tanto per i casual gamer tanto per quelli che con il videogioco ci masticano da un po’.

Era difatti presente una spazio totalmente dedicato alla storia dei videogiochi, l’area Games Week retrò, Grazie al contributo di Gamescolletion.it e il suo fondatore Federico Salerno (che avevamo già intervistato) è stato possibile allestire questo splendido spazio in cui la cronistoria del videogioco, ad opera dello stesso Federico, capeggiava sopra le console che hanno fatto la fortuna di questo medium, evolutosi poi nel resto della fiera che avevamo davanti ad i nostri occhi. Federico ci confida inoltre che non è stata la prima volta che è stato cercato dalla Games Week, ma solo quest’anno i tempi tecnici hanno permesso il buon fine della collaborazione

Gli eventi che invece più ci hanno divertito sono stati sicuramente le presentazioni allo stand Sony, tutte Japan – style, di Hideo Baba (producer della serie Tales of) Hiroshi Matsuyamaa presentazione di JoJo‚Bizzarre Adventures All Star Battle) , due macchiette orientali che hanno tenuto il palco abilmente presentando i prodotti e allietando il pubblico con la loro ben nota simpatia.

Abbiamo poi avuto la gran fortuna di scambiare due chiacchiere con lo stesso Baba (che ringraziamo), rivolgendogli un paio di domande in esclusiva :

R: L’utenza sembra richiedertelo a gran voce, vedremo mai un seguito di Vesperia?
H: Purtroppo al momento non è nei progetti della compagnia. Come per Abyss consideriamo il ciclo narrativo chiuso e non pensiamo di riaprirlo.

R: A contrario invece di Final Fantasy voi continuate a mantenere un piglio molto classico come J-RPG. Come mai anche la vostra compagnia non ha optato per una nuova via? 
H: Per noi è molto importante la fan base attuale e sappiamo che vuole, e continua a volere, un J-RPG moderno ma al contempo rispettoso dello stile classico. Per questo non abbiamo mai pensato di cambiare.

La presentazione di  Destiny, ad opera del team Bungie, è stata interessante quando affascinante. Le parole dei comunity manager fuse con i video in proiezione hanno suscitato il loro effetto, alzando ulteriormente l’hype per l’avvicinarsi del primo vero grande scontro next gen – Destiny vs Titanfall.

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Questa in sostanza è stata la nostra visita alla Games Week. Speriamo di trovarla l’anno prossimo con una nuova generazione questa volta pronta per sorprenderci, e magari più organizzata a livello di disposizione degli eventi. Anche quest’anno, le giornate di Sabato e Domenica, sono sembrate eccessivamente di intrattenimento e poco di contenuto.

Ciò non toglie l’ottima presentazione generale e la voglia italiana di dare attenzione ad un medium che prosegue ormai la cavalcata indomabile della popolarità.

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