
L'Eterno Contrasto: è questo il titolo con cui nel 1969 la Fabbri pubblicava il libro di cui quest’anno ricorre il secondo centenario, il primo romanzo scritto By a Lady (da una signora), il primo dei sei meravigliosi romanzi di un’autrice la cui fama aumenta anziché diminuire col trascorrere dei secoli. Sto parlando di Ragione e Sentimento e di Jane Austen, naturalmente.
Questo romanzo aveva inizialmente il titolo di Elinor e Marianne, le due sorelle protagoniste, i cui caratteri, diametralmente opposti, le porteranno a comportarsi, poste davanti alle stesse difficoltà, in maniera completamente diversa, appunto Sense and Sensibility, due opposte visioni della vita personificate dalle due sorelle.In Italia questo romanzo è stato pubblicato con titoli diversi, L’Eterno Contrasto (Fabbri 1969), Senno e Sensibilità (Newton Compton 1995), solo per fare qualche esempio, fino ad assumere il titolo accettato da tutte le edizioni a partire dal 1995 in poi di Ragione e Sentimento, in seguito al film di Ang Lee, grazie al quale Emma Thompson, che impersonava Elinor, vinse l’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale.
Questo è l’incipit di Ragione e Sentimento.
The family of Dashwood had long been settled in Sussex. Their estate was large, and their residence was at Norland Park, in the centre of their property, where, for many generations, they had lived in so respectable a manner, as to engage the general good opinion of their surrounding acquaintance.La famiglia Dashwood si era da tempo stabilita nel Sussex. Avevano una vasta tenuta e risiedevano a Norland Park, al centro della proprietà, dove, per molte generazioni, avevano vissuto in maniera tanto rispettabile da meritarsi la stima generale dei conoscenti nel circondario.

Sul Sussex e su Norland si apre dunque la scena del romanzo. Marianne ed Elinor Dashwood si troveranno però ben presto a dover lasciare la loro residenza di Norland Park. Infatti alla morte del padre la tenuta spetta al fratellastro, figlio di primo letto, John Dashwood, e alla sua tremenda moglie Fanny.
John non soltanto non rispetterà le ultime volontà del padre e le promesse fatte sul suo letto di morte di provvedere alle sue sorelle, ma lascerà carta bianca alla moglie, la quale farà sentire indesiderate la matrigna e le tre sorellastre – ad Elinor e Marianne va aggiunta anche una sorella più piccola, Margaret – che si sentiranno costrette a cercare una nuova dimora.
Si può cogliere in questo episodio un certo sapore autobiografico: sebbene il Reverendo George Austen fosse ancora in vita, nel 1800 cedette il suo beneficio ecclesiastico al figlio James, costringendo la famiglia a trasferirsi a Bath. Inoltre, alla morte del padre, nel 1805, la madre, Jane e Cassandra furono costrette a vivere contando sull’aiuto non sempre tempestivo dei fratelli.
Nel periodo di attesa, di ricerca di una residenza adeguata alle esigenze e alle possibilità delle quattro Dashwood però, compare a Norland il fratello di Fanny, Edward Ferrars, un giovane intelligente ed istruito, ma senza ambizioni, che la madre e la sorella vorrebbero invece impegnato in una brillante carriera politica. Le Dashwood si affezionano subito a lui, che è diverso dalla sorella come il giorno dalla notte; fra Edward ed Elinor sembra nascere una simpatia. Ma arriva il momento della partenza: Fanny diventa sempre più insofferente (specialmente perché si è accorta del sentimento che sta nascendo fra Elinor ed Edward), così, non appena Mrs Dashwood riceve da un lontano cugino la proposta di affittare un cottage nella sua proprietà di Barton Park nel Devonshire, decide di accettarla senza esitazione.
Nel Devonshire si sviluppa dunque il prosieguo della nostra storia. Sir John Middleton, il cugino di Mrs Dashwood è una persona molto allegra, che ama circondarsi di gente soprattutto perché sua moglie, Lady Middleton, è talmente fredda e disinteressata a chiunque all’infuori dei propri figli, da sembrare quasi un personaggio di sfondo.
There was nothing in any of the party which could recommend them as companions to the Dashwoods; but the cold insipidity of Lady Middleton was so particularly repulsive, that in comparison of it the gravity of Colonel Brandon, and even the boisterous mirth of Sir John and his mother-in-law was interesting. Lady Middleton seemed to be roused to enjoyment only by the entrance of her four noisy children after dinner, who pulled her about, tore her clothes, and put an end to every kind of discourse except what related to themselves. Nessuno dei presenti aveva nulla che lo raccomandasse all'attenzione delle Dashwood; ma l'insulsa freddezza di Lady Middleton era talmente sgradevole, che al confronto la serietà del Colonnello Brandon, e persino la chiassosa allegria di Sir John e della suocera, diventavano interessanti. Il brio di Lady Middleton sembrò affiorare solo dopo il pranzo con l'arrivo dei suoi quattro rumorosi bambini, che le si affollarono intorno, le strapparono i vestiti, e misero fine a qualsiasi discussione che non li riguardasse.Quindi le nostre amiche si troveranno soltanto in compagnia di un invadente cugino (Sir John), della sua ciarliera suocera (Mrs Jennings) e di un serio Colonnello (il Colonnello Brandon, che però è rimasto abbagliato dalla giovane Marianne dal primo momento che l’ha vista), una compagnia poco adatta alla gioventù e alle idee romantiche delle fanciulle, in particolar modo di Marianne. Ma la vita di Marianne sta per subire una svolta: durante una passeggiata ha un piccolo incidente (si sloga una caviglia) e viene soccorsa da un aitante giovanotto che conquisterà il suo cuore: John Willoughby.

Mentre Marianne continua a soffrire, a Barton continuano ad arrivare ospiti. Prima al Cottage arriva Edward, che si comporta in modo alquanto strano. Marianne e Mrs Dashwood non riescono a capire se fra lui ed Elinor ci sia stato un impegno o meno.
"Me!" returned Elinor in some confusion; "indeed, Marianne, I have nothing to tell.""Nor I," answered Marianne with energy, "our situations then are alike. We have neither of us any thing to tell; you, because you do not communicate, and I, because I conceal nothing.""Io!" replicò Elinor alquanto confusa; "io, Marianne, non ho davvero niente da dire.""Nemmeno io", rispose Marianne con forza, "la nostra situazione perciò è uguale. Nessuna di noi ha niente da dire; tu, perché non parli, e io, perché non nascondo nulla."Poi a Barton Park arrivano i Palmer, con Charlotte, la figlia più giovane di Mrs Jennings, che sembra aver preso tutto dalla madre, e Mr Palmer che, per non dover sopportare il cicaleccio di moglie e suocera, rasenta la maleducazione, isolandosi con un giornale ovunque si trovi.
È questo uno dei tanti matrimoni malriusciti di cui ci narra Jane Austen. Come Mr Bennet in Orgoglio e Pregiudizio, Mr Palmer ha scelto di sposare una donna poco intelligente, forse abbagliato dalla sua gioventù, o forse per la cospicua dote, ed ora ne paga le conseguenze. Al contrario di Mr Bennet, Palmer è anche un sposo piuttosto giovane, dato che sua moglie è in attesa del primo erede, inoltre non è provvisto dell’ironia che rende a Mr Bennet la vita più tollerabile .
Dopo, i Palmer arrivano a Barton due cugine lontane e non tanto benestanti di Lady Middleton, le sorelle Steele, due piccole adulatrici che si conquisteranno con arte un posto fra i Middleton.E qui colpo di scena: durante una passeggiata Lucy, la più giovane delle Steele, confessa ad Elinor, facendosi promettere di non rivelarlo a nessuno, di essere fidanzata segretamente da quattro anni con Edward, sì, proprio il suo Edward. Da questo momento Elinor sarà dilaniata fra il segreto da mantenere e la sofferenza di sapere Edward impegnato con la piccola intrigante. Ma Elinor si comporta con razionalità: non dà in escandescenze come avrebbe fatto Marianne al suo posto.
Presto buona parte della compagnia si trasferisce a Londra per la season. Elinor e Marianne vengono ospitate da Mrs Jennings, che, nonostante l’invadenza è una donna di buon cuore. Marianne cercherà senza successo di mettersi in contatto con Willoughby, finché un giorno, ad un party i due si incontrano e Willoughby si comporta molto freddamente. Si scoprirà poi che sta per sposare una certa signorina Grey, una fanciulla piuttosto grossolana, ma con una dote consistente.
Ora le due sorelle si trovano nella stessa identica situazione: gli uomini di cui sono innamorate sono promessi ad altre donne, ma laddove Elinor interiorizza e trattiene tutto il dolore cercando di camuffarlo con un’apparente serenità, Marianne arriva a somatizzarlo: non mangia più, passa le sue giornate a piangere e a disperarsi.
È a questo punto che il romanzo ci fa vedere il bivio fra la razionalità nel comportamento di Elinor (Sense) ed il parossismo di Marianne (Sensibility), fra la moderazione e il sentimentalismo romantico portato all’eccesso che farà arrivare Marianne quasi sull’orlo dell’abisso, come un Werther tutto femminile.

Jane Austen ci fa capire che per lei nell’eterno contrasto fra razionalismo e romanticismo vince di gran lunga il primo. E forse per questo motivo fa sì che le cose si sistemino per Elinor, con innumerevoli colpi di scena in modo che possa coronare il suo sogno, mentre Marianne, dopo essere stata in bilico fra la vita e la morte, si dovrà rassegnare ad innamorarsi di nuovo, proprio lei che aveva giurato che il suo primo amore sarebbe stato l’unico, ma con un sentimento più pacato, forse quasi rassegnato, che potrebbe apparire come un ripiego per la nostra eroina, se si pensa che dal punto di vista di una giovane diciassettenne come Marianne agli inizi dell’Ottocento, un uomo di trentacinque anni era da considerarsi vecchio!Eppure il Sense di Jane Austen, con una punta di ironia, ci dice che così non è:
Marianne Dashwood was born to an extraordinary fate. She was born to discover the falsehood of her own opinions, and to counteract, by her conduct, her most favourite maxims. She was born to overcome an affection formed so late in life as at seventeen, and with no sentiment superior to strong esteem and lively friendship, voluntarily to give her hand to another! - andthatother, a man who had suffered no less than herself under the event of a former attachment, whom, two years before, she had considered too old to be married, - and who still sought the constitutional safe-guard of a flannel waistcoat! Marianne Dashwood era nata con un destino straordinario. Era nata per scoprire la falsità delle proprie opinioni, e per contraddire, con la sua condotta, le sue massime favorite. Era nata per superare un affetto nato a un'età così avanzata come i diciassette anni, e con nessun sentimento superiore a una profonda stima e a una viva amicizia, per concedere volontariamente la sua mano a un altro! E qualealtro, un uomo che aveva sofferto non meno di lei per un amore precedente, che solo due anni prima aveva considerato troppo vecchio per sposarsi, e che ancora aveva bisogno della salutare protezione di un panciotto di flanella!