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Speciale Massimo Carlotto: una doppia recensione

Creato il 13 febbraio 2013 da Rivista Fralerighe @RivFralerighe

Da Fralerighe n. 3

Per questo numero ho deciso di fare una doppia recensione, dato che i due libri sono strettamente legati tra loro (uno è il sequel dell’altro).

ARRIVEDERCI AMORE, CIAO

Speciale Massimo Carlotto: una doppia recensione“Arrivederci amore, ciao” (Edizioni E/O, cartaceo 9,50 €, ebook 7,99 €) è un romanzo di Massimo Carlotto, vero e proprio pilastro del noir italiano, molto apprezzato sia in patria (quantomeno tra gli appassionati del genere) sia all’estero, dove è stato molto ben accolto da diversi scrittori statunitensi. Con questo romanzo, Carlotto è stato finalista all’Edgar Award, prestigiosissimo premio internazionale assegnato dall’organizzazione Mystery Writers of America.

Premesso ciò, passo alla valutazione del romanzo in sé. Giorgio Pellegrini è un ex terrorista di sinistra, un rivoluzionario “a parole”, come si definisce, che è stato costretto a fuggire all’estero per evitare l’ergastolo dopo aver causato involontariamente la morte di un metronotte con una bomba che aveva piazzato con dei compagni davanti all’associazione degli industriali. La fuga lo ha portato prima in Francia e poi in Centro America. Ed è proprio qui che inizia il romanzo: Pellegrini ammazza a sangue freddo il suo amico, nonché compagno di latitanza, su ordine del capo dei ribelli a cui si sono uniti. Lo fa senza scomporsi, senza rimpianti. Ormai è completamente disilluso, non crede più nei suoi vecchi ideali e non è più disposto a combattere e morire per i popoli del centro America. O forse, non lo è mai stato. Così, alla prima occasione fugge dal centro America per ritornare in Europa, in Francia. Qui prende contatti con gli ex compagni dell’ala extraparlamentare e li ricatta: se qualcuno non sarà disposto ad addossarsi le sue colpe, evitandogli così l’ergastolo, farà i nomi di tutti. I compagni cedono e Pellegrini si costituisce, per poi scontare alcuni anni in carcere.

Una volta in carcere, e anche fuori, il nostro antieroe continuerà sulla sua strada fatta di violenza, omicidi, ricatti, umiliazioni inferte e ricevute, imbrogli e tradimenti, districandosi tra criminali italiani e stranieri, poliziotti corrotti e donne fragili, fino a raggiungere una rispettabile posizione sociale in un luogo imprecisato del Veneto, come gestore di un locale alla moda, dalla fedina penale ormai ripulita, ben inserito nei livelli più alti della società “bene”.

I personaggi sono delineati con grande maestria e risultano credibilissimi, tutti, dal primo all’ultimo.

Lo stile di Carlotto è estremamente aderente al tipo di storia narrata, preciso, tagliente, dal grande impatto. Il libro è scritto in modo tale da poter essere “visto”, per la gioia di chi crede nello “show don’t tell”. Per quello che mi riguarda, ho trovato la scrittura davvero perfetta.

Se dovessi dare un voto da 1 a 10 a questo romanzo darei un 10. Personalmente 10 e lode.

Speciale Massimo Carlotto: una doppia recensioneALLA FINE DI UN GIORNO NOIOSO

(Edizioni E/O, cartaceo 17 o 9 € in versione tascabile, ebook 12,99 €)

Sono passati dieci anni da quando Giorgio Pellegrini è ritornato a essere un cittadino rispettabile, ben inserito nella ricca e perbene società veneta, a contatto con la gente giusta come proprietario di un locale alla moda. Dieci anni senza delinquere, dieci anni passati a leccare il culo dell’avvocato Sante Brianese, a procurargli le escort e una saletta priva di cimici per concludere gli affari giusti. Dieci anni che gli hanno consentito di accumulare due milioni di euro, che Pellegrini ha investito in un affare consigliatogli da Brianese. Ma proprio l’avvocato, alla fine di un giorno noioso, andrà da Giorgio, nel suo locale, per dirgli che i due milioni di euro sono svaniti. Puff, persi.

Pellegrini non ci sta. Ha rischiato la vita e l’ergastolo per accumulare quei soldi. Ma Brianese se ne lava le mani, e così Pellegrini, dopo “un giorno noioso” durato dieci anni, noioso perché passato senza commettere atti criminali, torna a vestire i panni che gli sono più congeniali: quelli del criminale cattivo, spietato e affamato. Tra politica, Ndrangheta, criminali russi e africani disposti a tutto, Pellegrini giocherà una partita pericolosissima, dove in palio non ci sono solo i due milioni di euro, ma anche la sua stessa vita.

Giorgio Pellegrini è un personaggio delineato alla perfezione. Talmente bene che ti viene da chiederti se non sia il gemello cattivo di Carlotto, o il suo lato oscuro. E anche tutti gli altri personaggi presenti nel libro sono ben delineati, tutti tridimensionali e con un loro spessore ben percepibile, facilmente inquadrabili mentalmente (e questa è sempre un’ottima cosa).

Lo stile di Carlotto è eccellente, come sempre, anche se questo libro, rispetto al prequel, Arrivederci amore, ciao, risulta essere meno potente e d’impatto. D’altra parte non è facile tenere testa a un noir praticamente perfetto come Arrivederci amore, ciao. Le pagine scorrono via in modo piacevole, lasciando un segno nella mente del lettore. Non si fa fatica a immaginare una trasposizione cinematografica, ma si avverte bene che sotto forma di film la storia perderebbe qualcosa, e quel qualcosa è la non comune bravura di Carlotto nel raccontare. Un romanzo davvero ben scritto, leggermente meno riuscito del prequel ma comunque ad altissimi livelli. Se dovessi dare un voto darei un 9 pieno.

Consigliati:

- agli amanti del noir.
- agli amanti delle storie crude ma veritiere, delle realtà dure e scomode. – a chi in un libro cerca critica sociale profonda, pesante, vera.
- a chi vuole guardare dritto negli occhi l’anima nera del Veneto, e insieme dell’Italia.
- agli appassionati delle storie criminali libere da cliché abusati, e per questo ancora capaci di sconvolgere e di scuotere.

Sconsigliati:

- a chi non piace il noir.
- a chi non sopporta la violenza in un libro.
- alle persone buon(ist)e, che non vogliono affrontare il lato peggiore della realtà.
- a chi cerca, in un libro, solo della sana evasione.
- alle persone facilmente impressionabili.

Aniello Troiano 



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