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Speciale Scarlett: Intervista con Barbara Baraldi

Creato il 16 giugno 2011 da Alessandro Manzetti @amanzetti

Sul numero 1 del Web Magazine Knife la mia intervista con Barbara Baraldi:
[Alessandro Manzetti] Scarlett, il bacio del Demone è il secondo capitolo della tua trilogia “urban fantasy” che ha il suo centro proprio nel personaggio di Scarlett. Per i pochi che non hanno ancora letto il primo romanzo della serie, presentaci Scarlett e il suo mondo, portaci sulla soglia del Bacio del Demone, poi ci entreremo insieme.
[Barbara Baraldi] Nel primo volume, autoconclusivo come ogni capitolo della serie, Scarlett si trasferisce da Cremona a Siena. Inizia a frequentare il prestigioso istituto San Carlo, un liceo che sorge sulle rovine di un antico monastero. Qui fa amicizia con Caterina e Genziana, e le tre formeranno un gruppo inseparabile, Umberto, che le fa subito la corte, ma soprattutto Mikael, il bassista della band dei Dead Stones con cui scatta un’attrazione fatale. Vincent, cugino di Mikael e chitarrista della band, si mostra ostile nei suoi confronti, al contrario della sua ragazza, l’enigmatica Ofelia, una ragazza bellissima dal caschetto di capelli neri e la pelle diafana. Scarlett elegge come rifugio dalle insicurezze e dalle paure la biblioteca della scuola. Ma quando il bibliotecario, Edoardo, viene brutalmente assassinato, si trova suo malgrado coinvolta in una storia intricata, molto più grande di lei. La scuola diventa il teatro di una lotta tra demoni, e presto scopre che Mikael e il suo gruppo nascondono parecchi segreti.
[Alessandro Manzetti] Apriamo la porta immaginaria di questa tua favola dark e affrontiamo subito un ostacolo: la storia impossibile di un amore tra una ragazza e un demone, l’adolescenza, l’equilibrio tra la realtà e la fantasia, il soprannaturale, questo magro ritratto può far pensare a Twilight. Aiutaci a togliere subito questo equivoco, Il bacio del demone, chi ha letto il libro ha capito presto, è qualcosa di molto diverso.
[Barbara Baraldi] Fin da Dracula di Bram Stoker, l’amore tra un’umana e una creatura soprannaturale è diventato un classico della letteratura fantastica. Ma non solo: tra le mie fonti di ispirazione ci sono le serie TV, tra le quali non posso fare a meno di citare Buffy, che come Scarlett inizia una nuova vita in una nuova scuola e finisce per innamorarsi prima del vampiro “buono” Angel, e infine del feroce Spike. Ricordo che ne avevo perse un paio di stagioni ed è stato Carlo Lucarelli a prestarmi i DVD della serie. Senza dimenticare i miei adorati manga, di cui sono una lettrice compulsiva. Inspiegabilmente, in Italia, questo genere di narrativa, che all’estero ha raggiunto da anni dignità e popolarità in tutte le sue declinazioni, viene identificato solamente con l’ultimo successo, che sembra l’unico metro di paragone. Il “salto” dal noir alla letteratura fantastica, per me, è stato assolutamente naturale. Chi ha letto i miei romanzi precedenti si è reso conto che l’elemento soprannaturale era presente fin dagli esordi, così come la figura dell’adolescente, inquieta protagonista di un’età di passaggio come un rito ancestrale.

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