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Speriamo (per lui) che sia innocente

Creato il 22 luglio 2011 da Pierotieni
Speriamo (per lui) che sia innocentedi Piero Tieni
Chiunque abbia conosciuto, incontrato, scambiato due chiacchiere o semplicemente seguito l'attività pubblica di Filippo Penati, non può non aver percepito un senso di onestà e serietà. Anche magari non condividendone alcune scelte politiche, perchè, tra molte cose ben fatte, resta pur sempre il sindaco sceriffo che partorì l'ossimoro delle cosiddette"ronde democratiche", una sbiadita parodia delle già fallimentari ronde leghiste.
Proprio per questo lasciano sgomenti, basiti e senza parole le accuse che gli vengono rivolte di aver preso mazzette per circa quattro miliardi delle vecchie lire (!!!!) (per ora...). Motivo per cui è indagato per corruzione, concussione e finanziamento pubblico ai partiti, la micidiale tripletta di reati grazie ai quali fu (giustamente) seppellita la Prima Repubblica.
Adesso si spera davvero che si tratti di un grossissimo equivoco (anche se le testimonianze cominciano a moltiplicarsi) perchè semmai quelle accuse si dovessero dimostrare fondate ed i reati fossero davvero provati, beh, allora non solo i politici coinvolti meriterebbero di finire in prigione, ma sarebbe giusto anche che venissero accompagnati da una valanga di monetine e sepolti sotto una selva di insulti.
Perchè, diciamolo una volta per tutte: le tangenti fanno tutte schifo, ma quelle di sinistra fanno parecchio più schifo di quelle di destra. Perchè chi fa politica all'insegna di altissimi valori quali la giustizia sociale, la solidarietà, l'uguaglianza dei diritti, la difesa di chi ha meno; chi in nome di quei valori proclamati viene eletto dal popolo e viene lautamente (e giustamente) retribuito con parecchie migliaia di euro al mese; quando poi viene beccato con le mani nella marmellata ha una sola cosa da fare: vergognarsi, abbassare la testa, chiedere umilmente scusa e consegnarsi motu proprio alle patrie galere. Poi, nelle notti insonni (che gli auguriamo di cuore) dovrebbero leggere e rileggere il più noto romanzo di Orwell in cui i maiali della fattoria che si misero a capo della rivoluzione contro lo sfruttamento degli animali da parte dei cattivi fattori, alla fine diventarono come gli uomini che detestavano e si misero addirittura a camminare su due zampe. E tutto ciò è tremendamente odioso e imperdonabile.

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