Magazine Cucina
In fondo, mi sono detta, riflettendoci un po' su e analizzando bene la questione da ogni angolazione, a parte disperarmi e involvere allo stadio larvale, ci sono innumerevoli modi per ammazzare il tempo e renderlo più sostenibile, no-o? E il ventaglio di possibilità che mi si è aperto davanti dopo la suddetta considerazione è stato il seguente:
-Scandaglio tutte le variabili del caso in cerca della soluzione meno peggiore.
-Mi dedico all'introspezione spinta e radicale di me stessa.
-Mi segno a un corso di Yoga e meditazione e mi ritiro perchè è pieno di gestanti (sicuro, col culo che mi ritrovo).
-Comincio a seguire gli incontri di gruppi anonimi in cerca di condivisione, che fa sempre bene.
-Seguo un corso avanzato di "Autostima e sviluppo del Sé più profondo e sincero".
-Organizzo un viaggio a tappe seguendo gli itinerari dei santuari, affidandomi alla fede cieca che grida al miracolo.
-Divento adepta e seguace di ogni sorta di movimento religioso e mi costruisco altarini posticci su cui depositare le mie offerte, accendere incensi e ceri a qualsivoglia divinità o santo ci sia all'ascolto.
-Comincio a pensare seriamente alla terapia.
-Parto per un viaggio di iniziazione (ma non c'ho più l'età).
-Inizio una raccolta fondi (come fanno gli americani) di quartiere, convincendo i miei vicini ad abbracciare la mia giusta causa perché mi servono soldi per tutte le visite e gli esami che mi aspettano (anche la fivet ha i suoi costi).
Ma invece, sia lodato il cielo, non sto facendo nulla di tutto ciò. Ancora ci sto abbastanza con la testa.
Quello che invece, seriamente (giuro non vi sto prendendo per il culo) mi sta accadendo è che sono in piena opera di riscoperta di me e della mia... come ve lo dico senza sembrare ridicola...vabbè lo dico e basta, faccio prima: Riscoperta della mia Femminilità. Si, avete letto bene. Non lo so non chiedetemi perchè e neanche che cacchio c'entra con gli ultimi avvenimenti della mia vita, ma è questo che mi sta capitando.
E non intendo nel senso più alto, elevato del termine, ma proprio in quello più frivolo e leggero che possiate immaginare. Faccio un esempio così mi capite.
Sono arrivata a 33 anni e il massimo che posso dire riguardo al mio lato edonistico e vanitoso è che ci siamo incontrati saltuariamente durante la mia vita, ma si è fermato sempre per brevi periodi. Ecco in questi giorni è tornato prepotentemente alla ribalta e ci ho preso anche un appuntamento mercoledì scorso: l'ho portato a fare shopping estremo in profumeria. Ommiodio l'ho fatto davvero e c'ho speso pure un patrimonio!
Si perchè tra matite per occhi e labbra, ombretti e smalti di tutti i tipi mi sono fatta una scorta che mi accompagnerà fino agli anta. E la mattina mi diverto a scegliere i colori, ho scoperto che mi piace giocare coi trucchi, con lo spirito di una bambina sperimento questo lato sbarazzino e superficiale di me. Che vi devo dire, m'è presa così. E sto anche riscuotendo un discreto successo tra le preadolescenti che popolano metà della mia vita lavorativa. L'altra metà, quella femminile dell'asilo sotto il mezzo metro, è più attratta dagli smalti colorati.
L'altra (ri)scoperta dell'anno è il mio amore per la Cucina e per la Fotografia. Mi spiego meglio, il connubio arte culinaria e arte fotografica, quando la fotografia incontra ed esalta le creazioni culinarie.
E qui veniamo dritti dritti a uno dei progettini di cui vi parlavo giorni fa. Ho intenzione, in un futuro prossimo, di dedicare una sezione del blog proprio a questo, alle mie Ricette con Foto. Ora non ho ancora l'attrezzatura che mi serve, ma ci sto lavorando, quindi per ora ho usato quello che ho a disposizione, ma a breve una nuova NIKON entrerà nella mia vita e nulla sarà più come prima. Lo so. Sabato vado a sceglierla e fremo come una bimba.
E così, seguendo il mood del momento, ieri ho sperimentato questa ricettina che voglio condividere con voi perchè ci è piaciuta assai. Ho fatto anche un paio di fotine, niente di che ma almeno rendono l'idea e sono comunque un inizio.
La prima ricetta di Nina: Polpettine di seitan
Ho scelto il Seitan perchè adoravo le polpette ma sono vegetariana ormai da tempo immemore.
Il Seitan è un sostituto della carne che si ottiene dalla lavorazione della farina, fino ad ottenere un impasto che è praticamente solo la parte proteica (il glutine).
Cosa vi serve?
° Seitan (400 gr) ° mollica di pane raffermo bagnata ° aglio ° prezzemolo ° pangrattato ° parmigiano ° cumino in semi ° 1 uovo ° pepe e sale
Come si preparano?
1 Naturalmente bisogna triturare il seitan, se avete un trita verdure ottimo per voi. Io, che ne sono sprovvista, ho fatto a mano grattuggiandolo (pazza) con la grattuggia larga del parmigiano!
2 Poi aggiungete la mollica del pane, strizzandola con cura altrimenti l'impasto vi viene troppo liquido, l'uovo, lo spicchio d'aglio tagliato a pezzettini piccolissimi, il prezzemolo, il parmigiano (quanto volete, io ho abbondato perchè mi piace da morire), qualche semino di cumino (pochi perchè il sapore è forte), il sale e il pepe. Impastate tutto e se vedete che è troppo liquido, che non si compatta allora potete aggiungere del pangrattato.
3 A questo punto formate le palline delle dimensioni che preferite, schiacciatele un po' tra le mani e passatele nel pangrattato. Disponete le polpette in un piatto e preparate una padella ampia con dell'olio (io ho usato quello di semi, che è più leggero). Non appena sarà ben caldo aggiungete le polpettine.
Quando saranno dorate da entrambe le parti, tipo dopo pochi minuti perchè fanno presto, sono pronte da gustare.
Bonne appetit!
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