Al fine di meglio monitorare l'evasione fiscale e gli acquisti dei contribuenti confrontandoli con i dati reddituali, a partire dal 1 luglio 2011, qualora si effettui una vendita a privati, certificata da scontrino o ricevuta fiscale, occorrerà richiedere il codice fiscale del cliente, a meno che il pagamento non venga effettuato con carta di credito emessa da un emittente nazionale.Il cosiddetto "spesometro", ossia una nuova forma di elenco clienti e fornitori, si concretizza in una comunicazione telematica delle operazioni rilevanti ai fini IVA di importo non inferiore a euro 3000 (al netto dell'IVA) per le operazioni soggette all'obbligo di fatturazione, ed euro 3600 (al lordo dell’IVA) nel caso di operazioni certificate con scontrino o ricevuta fiscale e, proprio per quest'ultima categoria di operazioni inizia il 1 luglio 2011 il monitoraggio mediante la raccolta dei dati dei soggetti privati (codice fiscale, data, imponibile e imposta delle operazioni). Entro il 30 aprile 2012 le operazioni medesime dovranno essere comunicate telematicamente all'Amministrazione finanziaria.Per verificare il superamento dei limiti, nel caso di contratti di appalto, fornitura, somministrazione e ad altri contratti tra loro collegati o da cui derivano corrispettivi periodici, così come nel caso di singole prestazioni che però prevedano acconti e saldi, si dovrà considerare il valore complessivo del contratto/operazione.Entro il 31 ottobre 2011 invece dovranno essere trasmesse le operazioni rese e ricevute nel periodo d'imposta 2010 e di importo pari o superiore a 25000 euro (al netto dell'IVA) per le quali vige l'obbligo di emissione della fattura.Senza dubbio questo nuovo sistema, una sorta di "grande fratello" delle spese degli italiani, inciderà in maniera significativa sulle abitudini di tutti, acquirenti e venditori.Magazine Economia
Spesometro: dal 1 luglio 2011 monitoraggio per le operazioni senza fattura
Creato il 29 giugno 2011 da Studiocassaro
Al fine di meglio monitorare l'evasione fiscale e gli acquisti dei contribuenti confrontandoli con i dati reddituali, a partire dal 1 luglio 2011, qualora si effettui una vendita a privati, certificata da scontrino o ricevuta fiscale, occorrerà richiedere il codice fiscale del cliente, a meno che il pagamento non venga effettuato con carta di credito emessa da un emittente nazionale.Il cosiddetto "spesometro", ossia una nuova forma di elenco clienti e fornitori, si concretizza in una comunicazione telematica delle operazioni rilevanti ai fini IVA di importo non inferiore a euro 3000 (al netto dell'IVA) per le operazioni soggette all'obbligo di fatturazione, ed euro 3600 (al lordo dell’IVA) nel caso di operazioni certificate con scontrino o ricevuta fiscale e, proprio per quest'ultima categoria di operazioni inizia il 1 luglio 2011 il monitoraggio mediante la raccolta dei dati dei soggetti privati (codice fiscale, data, imponibile e imposta delle operazioni). Entro il 30 aprile 2012 le operazioni medesime dovranno essere comunicate telematicamente all'Amministrazione finanziaria.Per verificare il superamento dei limiti, nel caso di contratti di appalto, fornitura, somministrazione e ad altri contratti tra loro collegati o da cui derivano corrispettivi periodici, così come nel caso di singole prestazioni che però prevedano acconti e saldi, si dovrà considerare il valore complessivo del contratto/operazione.Entro il 31 ottobre 2011 invece dovranno essere trasmesse le operazioni rese e ricevute nel periodo d'imposta 2010 e di importo pari o superiore a 25000 euro (al netto dell'IVA) per le quali vige l'obbligo di emissione della fattura.Senza dubbio questo nuovo sistema, una sorta di "grande fratello" delle spese degli italiani, inciderà in maniera significativa sulle abitudini di tutti, acquirenti e venditori.Possono interessarti anche questi articoli :
-
Le svalutazioni servono a poco o nulla
Da circa due anni su questo blog stiamo cercando di far passare un messaggio molto semplice: se il mondo non compra, svalutare serve a poco. Leggere il seguito
Da Keynesblog
ECONOMIA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
Sull’uscita dall’euro non siamo “catastrofisti”. Una risposta a Gennaro Zezza
In un articolo pubblicato da Economia e Politica, Gennaro Zezza, tra le altre cose, risponde al nostro articolo sugli eccessivi ottimismi sull’uscita dall’euro. Leggere il seguito
Da Keynesblog
ECONOMIA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
Colpevoli fino a prova contraria
Prima di tutto i fatti: da oggi, l’Agenzia delle Entrate avrà la facoltà (e ne siamo certi: la utilizzerà) di accedere ad ogni rapporto finanziario intercorso... Leggere il seguito
Da Ilbocconianoliberale
ECONOMIA, OPINIONI, SOCIETÀ -
Il GREXIT porterebbe alla fine dell’euro?
Molti commentatori si stanno interrogando in questi giorni sui possibili effetti di una uscita della Grecia dall’euro e un suo conseguente default sul debito... Leggere il seguito
Da Keynesblog
ECONOMIA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
Gli eccessivi ottimismi sull’uscita dall’euro
AVVERTENZA: NULLA DI QUANTO CONTENUTO IN QUESTO ARTICOLO PUÒ ESSERE INTESO NEL SENSO DI UNA DIFESA DELL’UNIONE MONETARIA EUROPEA. Leggere il seguito
Da Keynesblog
ECONOMIA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
Fuga di capitali dall'italia? da luglio evaporati 79 miliardi di euro
SEGUI VINCITORI E VINTI SU FACEBOOK E SU TWITTER Del sistema Target 2 ne avevamo già parlato QUI. Ora ci limitiamo a ricordare che, in estrema sintesi, è il... Leggere il seguito
Da Vincitorievinti
ECONOMIA, POLITICA ITALIA, SOCIETÀ






