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Spettacoli, "Il Gobbo di Notre Dame" in giro per la provincia

Creato il 19 agosto 2013 da Www.marsala.it @@il_volatore

 Lo spettacolo "Il Gobbo Di Notre Dame" (liberamente tratto da V. Hugo) che vede in scena 30 giovani allievi della Scuola di Teatro "F. Centonze" del Teatro Selinus di Castelvetrano, diretti da Giacomo Bonagiuso, sarà portato in scena in giro per la provincia di Trapani.

 Il 22 agosto 2013 alle ore 22 - Al Collegio dei Gesuiti di Mazara del Vallo (Patrocinio del Comune di Mazara del Vallo, Assessorato alla Cultura). Il  24 agosto 2013, ore 21.30 in piazza Bagolino ad Alcamo (nell'ambito di ALCART, Festival di Legalità e Cultura) e il 26 agosto 2013, ore 22 al paroc Archeologico di Selinunte (nell'ambito dell'estate selinuntina 2013, con il patrocinio del Comune di Castelvetrano e dell'Ente Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa) l'ingresso sarà libero ma fino al completamento dei posti disponibili.

Il Gobbo di Notre Dame è uno spettacolo emozionante, che ospita nel suo cuore una storia straordinaria: sullo sfondo della Parigi di fine ‘400, tra gli ultimi, i clandestini, e il potere che li opprime, una Zingara, Esmeralda, è oggetto del desiderio insano dell'Arcidiacono della cattedrale di Notre Dame, Claude Frollo. Ma la sensualità gitana di Esmeralda fa innamorare anche Quasimodo, il campanaro sordo della Cattedrale di Parigi, nascosto al mondo per via della sua deformità, e Phebo di Chatoper, capitano degli Arcieri del Re, luogotenente di stanza a Parigi. Una storia immortale, metafora di ogni tempo, che vive di una luce maestosa nelle pagine del capolavoro di Victor Hugo.    Eppure, raccontare la Parigi “intollerante” del 1482 è come raccontare la xenofobia del presente. Nell’oscura fine del Medio Evo ad essere cacciati erano gli zingari invocanti il diritto di “asilo”, oggi sono gli extracomunitari, invocanti le più arcaiche leggi del mare… entrambi significativamente marchiati dall’epiteto infame di “clandestinità”. Quest'opera ha, dunque, davvero il potere di raccontare e denunciare storie di ogni tempo senza essere mai pedante, ma anzi sognante e meravigliosamente lirica.    Lo spettacolo si avvale del videomapping di Benito Frazzetta, dei costumi di Damaris Marino, della direzione musicale di Vita Di Stefano, della scenotecnica di Nicola Marchese.   Interpreti:   Piervito Biondo (Quasimodo, il gobbo)   Natalia Ferrantello (Esmeralda, la zingara)   Giuseppe Craparotta (Claude Frollo, arcidiacono di Notre Dame)   Anna Maria Viola (Clopìn, capo dei clandestini)   iuseppe Indelicato (Phebo di Chetoper, Capitano degli arcieri del Re a Parigi)   Sara Fittante (Fiordaliso, fidanzata di Phebo)   Helena Buscemi, Alessia Bono, Giada Rizzo (Zingare)   Federica  Moceri, Donatella  Inzerillo, Chiara  Vetrano, Federica  Luppino, Maria  Rosolia,    Chiara Errante Parrino, Yvonne Nicotera (Clandestini)   Miriana  Fiammingo, Fabiola  Ferlito, Roberta  Marchese, Mariangela  Martinico, Valeria    Pappalardo, Miriam Saladino, Enza Valentina Di Piazza, Giulia Gucciardo (Arcieri del Re)   Giuseppe Italia, Alfonso Tumbarello, Mauro Agoglitta, Pierpaolo Foscari, Giovanni Mandile,    Giuseppe Biondo (Breakers)   Audio e luci: System Music

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