“SPETTACOLO E TV”: recensione fiction “LA BELLA E LA BESTIA” rai uno
22/23 dicembre 2014-
Nuova fiction per rai uno che punta di nuovo su una fiaba nel periodo natalizio per allietare il pubblico con “LA BELLA E LA BESTIA” miniserie prodotta dalla LUX VIDE per RAI FICTION, diretta da Fabrizio Costa e interpretata da Alessandro Preziosi e Blanca Suarez. La fiction rivisita la famosa fiaba che ben si conosce ma con quel tocco “magico” che la rende “nuova e “intensa”, rinnovata, reinventata, come se rinascesse sempre ogni volta con una nuova interpretazione. La “bestia” di Preziosi è una “bestia”diversa da quella già vista in tanti film e tanti film di animazione pluripremiati; ha cicatrici sul volto certo in seguito all’incendio nel quale è rimasto prigioniero, ma le vere ferite del personaggio, il Conte Leon Dalville, le sue cicatrici profonde sono nella sua anima per tutto ciò che ha perso all’improvviso; un uomo che prova odio verso il mondo, sfigurato nei sentimenti perché non è più in grado di avere pietà, compassione, né di provare amore. Ma tutto cambia con l’arrivo della protagonista femminile Blanca Suarez, Bella Dubois, una ragazza sincera, piena di vita e di sogni, che desidera aiutare il padre a pagare i suoi debiti e viaggiare poi con lui; si offre così di fare la cameriera presso il Castello del Conte Dalville; ma Bella si scontra con la mostruosità della anima tormentata del Conte ma non si perde d’animo; il suo coraggio rappresenta così uno spiraglio di luce e nuova forza per il Conte; da una scommessa che egli aveva fatto sulla ragazza inizia un nuovo percorso per lui. Le riprese si sono svolte nel castello di Algiè, già protagonista della fiction Elisa Di Rivombrosa, curatissime e serrate creano una atmosfera “magica”che unisce romanticismo e tensione, avventura e imprevisto. Le vicende che si narrano sono senza tempo e sono ancora in grado di insegnare il coraggio, il sacrificio, la lotta ai pregiudizi, la capacità di rimettersi in gioco alla ricerca di una rinascita per una nuova vita che valga la pena di essere vissuta, una vita fatta di amore e rispetto. Ottima la sceneggiatura di Francesco Arlanch e Lea Tafuri.
DANIELA MEROLA