Belfast (foto di Daniela Sala, 2012)
Ho scritto una poesia
in quattro secondi
in bianco e nero,
ho inondato il palazzo
con schizzi malati
sul cranio delle persone,
ho chiesto a una mela
cosa significasse morire:
ho insomma mortificato
un pomeriggio caldo.
E come se non bastasse,
sul davanzale qualcosa,
forse un peperoncino,
mi ha spiato,
timido,
per tutta la durata del pranzo.