Si rincorrono sul web voci sussurrate riguardanti la realizzazione di alcuni spin-off.
Lo spin-off consiste nel dedicare a un personaggio già esistente, tratto da un film o da una serie tv, un palcoscenico tutto per lui o in condivisione con altri. La storia cinematografica e televisiva è piena di queste operazioni. Si potrebbero citare le serie tv Angel e N.C.I.S. (nate rispettivamente dai telefilm Buffy e J.A.G. – Avvocati in divisa) e, soprattutto, le due pellicole dedicate a Wolverine, l’X-Men dagli artigli di adamantio (fino all’ultimo film, ahime!…).
Normalmente si porta avanti un progetto del genere perché il personaggio scelto funziona, piace al pubblico e lo si vuole sfruttare per ottenere audience o incassi record ai botteghini (e magari anche critiche positive). Tuttavia a volte si fallisce, il risultato non convince il pubblico come nel caso di N.C.I.S. Los Angeles (infatti si parla di tentare un nuovo esperimento ambientando il telefilm a New Orleans).
Da quest’ultima considerazione la scelta di discutere circa l’effettiva possibilità di successo di alcuni progetti presentati di recente o tornati alla ribalta dopo molto tempo.
Ian Solo: molte ragazze, ai tempi dell’uscita nei cinema di Guerre Stellari, si erano innamorate del personaggio interpretato da Harrison Ford. Fra queste c’era anche Carrie Fisher. Sarà stato il suo fascino fisico o il suo comportamento da bad guy in un’epoca in cui andavano di moda i ragazzi un po’ stronzi e arroganti, chi lo sa.
Dopo essere stato lanciato il progetto di una nuova trilogia (il cui primo capitolo sarà diretto da J.J. Abrams e uscirà nel 2015) si stanno rincorrendo notizie non confermate circa la realizzazione di un film sul giovane Ian Solo e sulla sua carriera (è facile pensare che sarà così) come contrabbandiere interstellare.
Sicuramente il potenziale, il materiale di partenza (non) c’è: Ian Solo non è uno dei personaggi principali della saga (i fan mi perdonino questa affermazione, è un opinione personale) in termini di presenza, tuttavia è sicuramente uno dei preferiti e proprio per questo può essere interessante conoscere ciò che ha fatto prima di incontrare Luke Skywalker e Obi Wan-Kenobi. Anche in termini di sceneggiatura non ci sarebbero limiti di alcun tipo, visto che non c’è nessun elemento biografico sul personaggio eccetto il rapporto con Jabba The Hutt e la questione del debito. Si potrebbe impostare il film a proprio piacimento, magari raccontando di come Ian e Chubekka si sono conosciuti e sono diventati compagni di avventura.
La scelta dell’attore è un altro punto a favore, volendo cercare una potenziale faccia “da canaglia” alla parti di Ford. A me vengono in mente Leonardo Di Caprio, Tom Hiddleston e Ryan Gosling volendo fare qualche nome; soprattutto i primi due sono attori che secondo me impersonerebbero bene un personaggio con dei “lati oscuri”, basti pensare a “The Wolf of Wall Street” (grazie al quale Di Caprio è fresco vincitore di un Golden Globe e in corsa per gli Oscar) e a Loki. Gosling invece è una delle nuove stelle di Hollywood e un ruolo del genere potrebbe definitivamente confermarlo (sempre che non lo sia già) come attore di serie A.
Quanto detto mi porta quindi a concludere che il biopic su Ian Solo potrebbe rappresentare una piccola miniera d’oro per una produzione veduta e accorta. Ripeto: una produzione veduta e accorta. Quella che, stando alle affermazioni di una larghissima fetta dei fan di “Guerre Stellari”, ha compiuto un’eresia affidando la regia ad Abramas.