O meglio non è che sia così sicuro che ai ballottaggi, in particolare questo di Milano - spartiacque tra continuità incancrenita e nuovo paese normale e libero da certa gente - si vinca a man bassa senza neanche un plissé.
'Punta un dito verso di me...'
Anzi la vedo durissima.E me lo conferma il mio confidente, il mio compagno spirituale, che ormai ha preso l'abitudine di farmi visita quotidianamente.
- Non tanto perché non ci sono i numeri - i numeri ci 'sarebbero', eccome - ma perché da uno scorpione mi aspetto solo che punga, non che mi canti l'AveMaria, mi ha rimbalzato ieri sera al rientro dall'ufficio. - Quindi aspettiamoci di tutto.
- Oh Madon..., ooops, scusa, ma parli sul serio?
- Dagli attacchi personali a Pisapia, a quelli alla sua famiglia; dal fango sparso a piene mani nei confronti del Pd, a quello conservato in frigo e tirato fuori per Vendola, Diliberto, Di Pietro e anche il Leoncavallo e tutti i centri sociali della città (quelli di sinistra, non quei covi infami che sorgono come funghi a opera di schifezze organizzate della destra nazista e nostalgica e regolarmente autorizzati dalla sindaca s-ballottata), continua il mio confidente, gesticolando in modo dolce e armonioso.
- Ancora? Altre schifezze stile casa pubblica avuta per conoscenze e auto rubata negli anni '70?, gli domando strabuzzando gli occhi.
- Stanne certo. Ma guarda che le mie non sono previsioni politiche, sono visioni sul futuro, reali, violentemente vere, mi ribadisce l'uomo venuto da un altro mondo. - E poi aspettiamoci giornali di cui ben conosciamo la fama e soprattutto la proprietà, che si scaglieranno contro tutto e di più, per affossare un uomo mite, gentile e risoluto verso il suo obbiettivo.
Io trangugio saliva, ma la gola secca rifiuta l'invito. E mi passo la mano sulla fronte per detergere un sudore freddo che è comparso improvvisamente come richiamato da qualcosa di terribile.
- La città si riempirà di loschi figuri - alcuni reali, altri di plastica (facciale) - che aizzeranno la folla contro il nuovo, che cercheranno in tutti i modi di fomentare falsità, scontento, repulsione.
E sentenzia: - Saranno 15 giorni di fuoco, credimi.
E io penso: - L'Apocalisse!!!
Si gira e fa per andarsene.
Io cerco di afferrargli il braccio per fermarlo, ma non ci riesco. E allora gli urlo dietro.
- Insomma, ma tu non puoi fare qualcosa?, perché va bene parlare, ma darsi da fare è meglio, penso, con grande presunzione e con una pragmaticità tipicamente terrena.
Lui si gira, sorridendo. Punta un dito, verso di me. Sembra voglia minacciarmi, ma non ha nulla di violento.
- Proprio tu, piccolo uomo, che non credi in nulla, chiedi a me questo?
Rimpicciolisco, mi schiaccio, cerco di sparire, mi abbasso, mi dileguo, cerco un tombino dove infilarmi.
Finiranno queste elezioni e anche questa pseudo-crisi mistica...