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Sposati e stai sottomessa

Creato il 12 giugno 2012 da Silvanascricci @silvanascricci

Sposati e stai sottomessa

Sento dire sempre più spesso che le donne dovrebbero tornare a casa, procreare il più possibile, accudire marito e figli in esclusiva, occuparsi della casa soltanto.

Che gli uomini costretti ad aiutare nelle faccende domestiche e ad accudire i bambini sono minati nella loro virilità e, soprattutto, nella loro autorevolezza, mentre le donne ci sono “naturalmente” portate (devo essere una mosca bianca, una pecora nera perchè io non ci sono portata per nulla, mentre sono portatissima nella professione).

Secondo me, uno scenario da incubo, una sorta di ritorno agli anni ’50, alle atmosfere de “La donna perfetta”.

Probabilmente io non sono giudice imparziale, ho un terribile conflitto d’interesse perchè la mia famiglia materna è, da sempre, fondata sul matriarcato.

Tutte le donne della mia famiglia hanno sempre lavorato, sono sempre state economicamente indipendenti, psicologicamente forti.

A cominciare da mia nonna, donna dell’ottocento, che mi ha sempre detto che per tutti, ma ancora di più per una donna, non esiste indipendenza e libertà senza indipendenza e libertà economica.

Ed il bello della questione è che, tutte, hanno avuto matrimoni lunghissimi, appaganti, felici e sereni.

Non importa essere o diventare ricche, si tratta di essere autosufficienti per potere fare scelte non condizionate da esigenze di tipo economico.

Consiglio a tutte di analizzare, davvero e a fondo, ciò che desiderano senza tenere conto di ciò che desiderano quelli che stanno attorno.

Dopo di che decidere; se davvero si vuole fare la casalinga a tempo pieno è perfetto; in caso contrario usufruire dei servizi sociali laddove disponibili altrimenti meglio spendersi lo stipendio in baby sitter perchè i figli crescono, se ne vanno e non sarà rimasto un granchè in mano.



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