Dopo che anche la Lega ha votato per Roma Capitale, con tutto quello che comporta di benefico, essere capitale, risponde a Bossi e soci con questi manifesti. Ci chiediamo, fino a quanto durerà questa convivenza forzata tra PDL e Lega nella maggioranza? Fino a quando si continuerà a fingere che vada tutto bene e si prendano per goliardate le provocazioni e le offese di Bossi?
I romani, per Bossi, sono porci (S.P.Q.R. Sono Porci Questi Romani), ma si è capito bene il gioco, o il doppio gioco di Bossi, da un pezzo: quando è a Roma (e porta a casa i soldi romani), è romano anche lui, quando è a Brescia o a Varese o a Bergamo, fa il padano e deve imbonire i suoi seguaci con le battutacce da bar.
In ogni modo è necessario non sottovalutare assolutamente la volgarità di un ministro di questo governo. Non si tratta solo di battutacce e del dito medio alzato, si tratta del fatto che un ministro “insulta” ripetutamente una parte dei cittadini che anche lui governa. In altri paesi, un ministro del genere, sarebbe stato destituito da tempo.
E’ successo a Roma che una nonna ha accompagnato suo nipote a scuola ed è stata ggredita da signore romane, perchè parlava milanese.
Sono sintomi brutti di una divisione che la Lega sta portanto al paese. Dalla scuola di Adro, al veneto solo ai veneti, dall’Università di Milano solo per i “lumbard”.
Non si tratta più solo di incutere il terrore contro l’extracomunitario stupratore, ma di dividere un paese e portarlo su una guerra civile, guerra di territorio, di lingua e così via.
Non sottovalutiamo la cosa e non consideriamo le battutacce di Bossi come folclore. Il tutto mira, da sempre, ad uno scopo ben diverso, la secessione del Nord e l’odio per chi non non ne fa parte.
E naturalmente Roma risponde. Mica è scema. A cosa ci porta tutto ciò?