Magazine Basket

Spurs: serie chiusa, avanti il prossimo!

Creato il 13 maggio 2012 da Basketcaffe @basketcaffe
Spurs

Gli Spurs sono stati la seconda squadra ad Ovest dopo Oklahoma City a superare il primo turno di playoff, sono bastate quattro gare per archiviare la pratica Utah Jazz, nella quale gli uomini di Popovich non hanno per nulla sofferto anzi, il coach ha avuto la possibilità di ruotare quasi tutti i suoi uomini scoprendo di avere tante frecce nel proprio arco. Dunque gli spettri della passata stagione, quando San Antonio da testa di serie ad Ovest fu mandata a casa da Memphis, sono scomparsi ed ora si aspetta il prossimo avversario.

La serie con i Jazz che comunque hanno cercato di infastidire Parker e compagni, segnala la compattezza di un gruppo che se sano non ha davvero nulla da temere. Questa certezza nasce anche dalla stagione ridotta per il lockout a 66 partite, che ha avvantaggiato una squadra un po’ avanti con l’età, che negli anni passati ha sempre pagato nei playoff una certa stanchezza oltre ai tanti infortuni, cosa che è avvenuta anche in questa stagione soprattutto a Ginobili e Duncan. Probabilmente un ruolo fondamentale ce l’ha l’ex agente della Cia Gregg Popovich, il Coach è stato capace di limitare il minutaggio dei propri uomini, specie quelli più anziani e soprattutto più soggetti agli infortuni.

Ginobili probabilmente è l’arma tattica degli Spurs, giocatore dotato di mezzi tecnici incredibili, ma forse la capacità che più impressiona è quella di leggere le partite, cosa che “mascalzone latino” sa fare meglio di chiunque altro al mondo. Da qui la scelta di Manu degli ultimi anni, ovviamente con il benestare del coach di partire dalla panchina, che comporta si una diminuzione di punti a partita, ma offre un numero superiore di soluzioni offensive. Alle capacità dell’argentino di Bahia Blanca si unisce la grande leaderschip di Tony Parker, vera stella dei texani. Il play francese infatti ha disputato una grande regular season chiusa con oltre 18 punti di media e 7.7 assist ad incontro, risultando anche il miglior realizzatore della squadra nei playoff segnando 21 punti e 6 assist ad incontro. Ma quello che impressiona oltre alla sua capacità di realizzatore, e il fatto di saper cambiare i ritmi della partita, e facendo diventare gli Spurs squadra un po’ avanti con l’età un team veloce. Il veterano Duncan completa il trio di stelle, il caraibico ha sì diminuito il proprio minutaggio a 28 minuti di media, riducendo le cifre nel corso degli anni (15.4 punti+9 rimbalzi, passate a 14 e 8 nei playoff), ma risultando comunque decisivo per le sorti dei Texani.

Alle tre stelle si aggiunge un gruppo di gregari composto da Jackson, Splitter, Blair, Neal, Bonner e Leonard sempre positivi ogni volta che coach Popovich li ha chiamati in causa.

In conclusione i taxani possono essere, infortuni permettendo, una macchina infallibile che davvero non ha rivali ad ovest, che soprattutto ha tanta voglia di continuare a stupire e vincere un altro anello, i numeri ci sono ora tocca solo al trio di stelle continuare a correre verso il loro obbiettivo!


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :