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Staccare la spina

Creato il 09 novembre 2010 da Simmen

Ogni volta che Gianfranco Fini, nel suo lungo (ed anche un tantino tedioso) discorso alla convention di Fli, ha pronunciato la parola “dimissioni”, dalla platea dei parlamentari futuristi si sono levate bordate di applausi e convinti boati di approvazione. Qualcuno li avverta che, se il loro obiettivo sono le dimissioni di Silvio, gli basta andare in aula e votargli contro. Secondo me, non lo hanno ancora capito.

Gli altri due componenti del trio monnezza, cioè Bossi e Berlusconi, si sono finalmente incontrati per pianificare la risposta a Fini. Dopo ore di vertice hanno partorito la soluzione: restare al governo ancora un mese. D’altra parte questo è o non è il governo del fare?

Il Ministro del Lavoro Sacconi, dal pulpito di quella cagata interplanetaria che è stata la convention sulla famiglia, ha annunciato aiuti statali alle coppie sposate che hanno intenzione di procreare. Solo a loro e a nessun altro. Purtroppo lo hanno avvertito troppo tardi che l’Unione Fascista Famiglie Numerose non esiste più.

A Pompei crolla la Domus dei Gladiatori. Una figuraccia internazionale. Il Ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi è convinto di non avere responsabilità, altrimenti si sarebbe già dimesso. Così come il commissario straordinario Marcello Fiori e tutta la soprintendenza archeologica. E vabbè, lo confesso: è colpa mia. Passando di lì l’altro giorno mi sono detto: chissa cosa succede se levo questo sassolino qua? Ed è venuto giù tutto.

Ora, non so esattamente chi deve prendersi la briga di staccare la spina a questo governo. So soltanto che l’Italia non merita di essere guidata da tutto questo ciarpame.


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