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Staccata l’acqua calda e ridotta l’elettricità a una famiglia di Borgo Loreto

Creato il 04 luglio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Ieri mattina, 3 luglio, il grosso crocifisso che sta dietro la scrivania dell’assessore Luigi Amore (foto di welfarenetwork) avrebbe potuto suggerire qualcosa, non però a chi non vuole sentire. I distacchi delle utenze Aem nelle case popolari, a danno dei nuclei familiari più poveri, continuano, malgrado lo stesso Amore abbia promesso “niente distacchi fino a settembre”, forte della stampa compiacente e dei siti online che magnificano le grandi spese a favore della cooperativa Nazareth dell’efficiente leader don Pier codazzi. Spese davvero utili quando ci sonno emergenze oggi?

L’Aem ha mandato alcuni operai a staccare le utenze di una famiglia di origine marocchina. Ormai la residenza in Italia data da vent’anni circa: i due coniugi, residenti in una casa Aler di Borgo Loreto, hanno due figli piccoli.

Il papà è in cassa integrazione: da gennaio tuttavia non riceve il versamento mensile. così l’Aem si è sentita in dovere di staccargli le utenze. Hanno bisogno alcune migliaia di euro da recuperare in quanto tempo? E’ così che Aem e servizi sociali gestiscono il rispettivo bilancio? L’Aler è gran difficoltà da vari anni, tuttavia è riuscita a costruire alloggi nuovi a Soresina e a inaugurarli con una cerimonia politica e benedizione del parroco, che non ha voce in consiglio d’amministrazione. E’ una spesa di tre milioni di euro da parte dell’Aler, per alcuni alloggi ristrutturati e altre case di nuova costruzione: soldi che torneranno indietro tra non si sa quanti secoli, dato che il canone di locazione medio è poco più di 20 euro.

Spese ingiuste: l’Aler non può far altro che ristrutturazioni, se non riceve sostegno come dovrebbe.

cremonaoggi dà notizia di un progetto dei servizi sociali di Amore “in partnership” con la cooperativa Nazareth. credo che il comune non sia stato ancora privatizzato però si trova questa formula che assomiglia a una cessione di deleghe non dovuta, a un muzioscevolismo politico. Vogliamo farci del male?

Testualmente il progetto per via Persico prevede spese enormi per le opere edilizie quando le case popolari ci sono già, i casi d’emergenza aumentano, ma la Fondazione cariplo, pur avendo fondi a disposizione, è coinvolta per altri obiettivi:

“E’ stato accettato – afferma cremonaoggi - il finanziamento stanziato dalla Fondazione CARIPLO pari a complessivi 190.000,00 euro, di cui 170.000,00 previsti per le opere edilizie e 20.000,00 euro per l’accompagnamento educativo nell’anno di sperimentazione (il costo complessivo per l’iniziativa è pari a 337.112,65 euro)”.

Housing sociale, case per persone e famiglie e difficoltà. L’importante è costruire, fare edilizia: per i muri si spende nove volte che per le persone.

Fra queste persone non dev’esserci – non si capisce perché – neanche un soldo per la famiglia di origini marocchine ma con vent’anni di residenza in Italia e figli che parlano in italiano. Non dev’esserci neanche il signore di origini rom dal nome italiano, che vive solo con l’acqua fredda non quella calda. Non dev’esserci l’invalido Sandro Merli, che ha anche bisogno di farmaci.

Niente acqua calda per due bambini italiani con genitori stranieri per nascita: e l’igiene personale?

Il tutor condominiale, che fa parte del progetto da 50mila euro dei servizi sociali, non sapeva nulla: ha lavorato due settimane, è andato in ferie ed è tornato. Questo blog è sempre contro i crucifige verso gli individui: i progetti realizzati dall’assessorato però non sono efficaci, da quello che apprendiamo. La stampa “ufficiale” dei lodatori del bilancio di Arvedi ha voglia di capire che Arvedi sta bene e il suo gruppo industriale non ha bisogno di aiuto mentre altri sì e parecchio?

Tempi difficili a Borgo Loreto, c’è rabbia, dolore, senso di esclusione, i bambini e gli adulti si vedono tolti servizi essenziali e gli uomini dell’Aem non danno risposte soddisfacenti, salvo trattare poi in alcuni casi.

Lotta lunga e difficile con l’Aem settore recupero crediti, vicende in evoluzione, ma bilancio in rosso, spese strane per comprare un autosilo, il Massarotti, che non dovrebbe competere a un’azienda elettrica e che non rende.

E’ intervenuto a Borgo Loreto ancora un volontario del comitato acqua pubblica del cremonese, Filippo Locatelli, per mediare con l’Aem, da un ufficio all’altro, e spiegare lo stato di estrema difficoltà della famiglia di origine straniera rimasta senza acqua calda. L’Aem in un primo momento voleva il 60% subito: la famiglia vuole pagare, tuttavia può farlo solo a rate. L’azienda eletrica accetterà?

L’elettricità in vari casi viene depotenziata: ne resta solo per il frigorifero e una lampadina. E’ normale questo? Dobbiamo abituarci anche a questo? No. Non si può credere che sia giusto. c’è un minimo vitale da garantire, la volontà di pagare il servizio da parte dell’utente va presa in considerazione.

Si tratta inoltre di utenti del servizio idrico integrato, cui viene chiesto il 7% in più nella bolletta dell’acqua, per far profittare il capitale investito. I comuni di crema e di Pianengo hanno votato la restituzione di quel 7% abrogato dai referendum sull’acqua bene comune. Il comune di cremona ha altri pensieri.


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