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Staccate Vs Taccate: io partecipo!

Da Mafalda1980 @mafalda1980

Staccate Vs Taccate: io partecipo!
Non posso non raccogliere l'invito de La Staccata.
Si parla di tacchi, come avrete capito.
Io AMO le scarpe coi tacchi. Se fossi un uomo, sarei un feticista; poichè sono una donna, sono solo un'amante delle scarpe.
Le amo come oggetti e come accessori. Per dire, se me le potessi permettere mi comprerei le Armadillo
Staccate Vs Taccate: io partecipo!e le metterei in bella vista in salotto, anche perchè non sono sicura che riuscirei a camminarci.
Come regalo per il mio primo natale da mamma, IlMioAmore mi ha regalato queste scarpe.
Staccate Vs Taccate: io partecipo!
Da quando le ho le ho messe solo tre volte, però intanto le ho.
Dicevamo, perchè sono una mamma taccata?
Non è che sia proprio una mamma sempre taccata. Credo che sia quasi impossibile.
Da quando è nata la Purulla, faccio un moderato uso dei tacchi e preferisco quelli tra i 6 e i 10 cm, mentre nella vita a.P. (avanti Purulla) non avevo praticamente limiti.
Ho anche (mio malgrado) scoperto l'esistenza delle ballerine, di cui prima avevo sentito parlare solo frequentando danza classica, e delle scarpe da ginnastica, che fino ad allora avevo usato solo in palestra.
Ebbene sì: si può fare, come diceva l'amato Gene Wilder in Frankenstein Junior.
Si deve, anzi. Quando ci si trova a trasportare un ovetto ripieno di Purulla non ancora deambulante sotto la pioggia e senza ombrello, si deve correre. E correre coi tacchi troppo a lungo può compromettere per sempre l'uso delle caviglie. Chi scrive si è presa più di una storta alla caviglia sinistra in vita sua, perchè per andare all'università da pendolare e non perdere il treno bisogna correre. E coi tacchi capita di inciampare.
Farò un breve elenco, tra il serio e il faceto, del perchè sono (sarei, sarò) una mamma taccata il più possibile.
  • Sono nana. Tutta t**a, forse, ma nana rimango. Unmetroecinquantotto, per la precisione, anche se per pudore lo arrotondo a un più onorevole 1,60m. Fa più figo, no?
  • Sono rotonda. Ho le gambe lunghe, per quanto possano essere lunghe le gambe di una nana, ma sono lunghe ben più del busto. E sono grosse. Il tacco slancia. Basta indossarli coi pantaloni con l'orlo appena più lungo del consono, e si appare un po' più alte e un po' meno cicciute.
  • Sono miope. Non di molto, mi mancano 0.50 e 0.75 diottrie. Indossando i tacchi, oltre agli occhiali da vista, scorgo oggetti e persone più lontane di quanto non farei "naturalmente".
  •  Leggendo le prime tre voci posso sembrare un cesso, ma mi sento discretamente carina. Anzi lo sono. Negli anni Cinquanta sarei stata una gran figa. Se indosso scarpe col tacco, mi ci sento ancor di più.
  • Mi piace l'andatura che ho quando indosso i tacchi. Diventano un tutt'uno col mio corpo, mi fanno camminare ancheggiando.
  • Al supermercato, riesco a raggiungere gli scaffali più alti.
  • Le scarpe col tacco sono corpi contundenti pronti all'uso. Se ci si trova in pericolo, altro che spray al peperoncino: ci si toglie la scarpa e si prende il malintenzionato a taccate. In testa o nelle parti basse, poco importa.
  • Se ci si trova in una pineta e si vogliono assaggiare i pinoli, non occorre un martelletto: un tacco e un sasso piatto svolgeranno perfettamente il loro compito.
  • Se proprio non ce la si fa più a portare i tacchi, ci si possono togliere le scarpe. L'ho fatto più di una volta, senza alcuna remora. Mi piace girare scalza. Non sono una che ama le mezze misure.

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