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Stadio della Roma: le nostre ragioni e le leggende metropolitane

Creato il 22 dicembre 2014 da Carteinregola @carteinregola

Oggi dalle 9 alle 14  in Assemblea Capitolina si dovrebbe votare la  dichiarazione di pubblico interesse della “Proposta dello Stadio della Roma a Tor di Valle” – Studio di fattibilità”. Su Roma città aperta la diretta audio fm 88.9,  sul sito di Roma Capitale lo  streaming della diretta del  dibattito. Slide relaz. progetto stadio 7

Lo diciamo ancora una volta: siamo contrari alla dichiarazione di pubblico interesse della proposta, non perchè siamo contro  al progetto di un nuovo  Stadio della Roma,  ma perchè non condividiamo i principi su cui si fonda e le modalità con cui è stato condotto. Ma siamo – come sempre  – anche per una corretta informazione  – e soprattutto per una corretta opposizione. Contrapponendo le nostre ragioni a quelle dell’Assessore Caudo (1) con argomentazioni serie e fondate,  senza ventilare interessi illeciti,  imbrogli e  falsi ideologici per contestare scelte che, anche se  non condividiamo, fino  a prova contraria sono assolutamente legittime Ne riportiamo una sintesi, rimandando per approfondimenti ai nostri precedenti articoli/dossier(2)

IL PUNTO DI DISSENSO

Se dovessimo riassumere in un unico punto il nostro dissenso dalla Delibera del Nuovo Stadio, si potrebbe ridurre a questo:  l’Assessore Caudo guarda ai risultati per la città, considerando  l’ “operazione Stadio”consentita dai due commi come un’opportunità da cogliere,  per portarsi a casa quelle che considera  importanti risorse  non solo per il quadrante ma per  tutta la Capitale. Noi invece pensiamo che il fine non giustifica i mezzi,  e  che negli interventi di trasformazione della città le cubature non possono essere usate come “moneta urbanistica”, seppure a fin  di bene.

I vantaggi dell’operazione per l’assessore sono quantificabili sia in termini economici  (secondo i suoi calcoli il “guadagno pubblico” sarebbe circa il 24% del ricavato degli investimenti privati), sia in termini infrastrutturali.   Le nuove strutture per la mobilità non servirebbero solo il nuovo Stadio ma tutto il quadrante, con interventi sui collegamenti su ferro esistenti  e con i parcheggi  al servizio dell’impianto sportivo e dell’annesso Business Center che diventerebbero parcheggi di scambio per i pendolari che vivono fuori dal GRA. Anche il  nuovo quartiere con edifici direzionali, commerciali, recettivi, contribuirebbe al decentramento  di funzioni e servizi  allentando la pressione e gli impatti  sul centro storico.

Secondo noi invece  le trasformazioni urbane non possono essere il risultato di una stratificazione di proposte dei privati, seppure valutate e guidate dalla mano pubblica volta per volta, ma devono essere il frutto di una  pianificazione lungimirante, che costruisca un’idea di città condivisa con i cittadini. Come del resto prometteva il programma del Sindaco Marino di cui è autore l’assessore Caudo. Una contraddizione di principio, che non è sfuggita all’Istituto Nazionale di Urbanistica, che, nel suo documento di qualche tempo  fa, non a caso aveva sottolineato come tutta l’operazione fosse  l’ennesimo caso di “urbanistica contrattata”(3). Un sistema che noi, al contrario di quanto sostiene l’INU – “l’esame di proposte imprenditoriali e il negoziato sui loro contenuti e condizioni sono necessità ineliminabili della città e della metropoli contemporanea”  – invece vogliamo credere che non sia inevitabile, come non vogliamo credere che per dotare delle  infrastrutture necessarie i quartieri che tutte le amministrazioni che si sono succedute da almeno vent’anni hanno abbandonato a se stessi, sia necessario impiegare nuove cubature come “moneta urbanistica”. E se non escludiamo aprioristicamente che lì possa avere un senso inserire  una nuova centralità, riteniamo che non sia con questi commi, con questa tempistica, con queste modalità che impediscono i necessari studi prleiminari ed escludono la  città dal dibattito,  che si possa progettare una trasformazione così consistente.

LE NOSTRE RAGIONI

(in scrittura)

Scarica la Proposta Stadio Tor di Valle n.163 con relazione tecnica 4-9-2014 (grazie ai consiglieri M5S)

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Leggi anche

(1) > VAI AI VIDEO dell’intervento dell’Assessore Caudo del  17 dicembre in Aula (in costruzione)

(2 )Leggi i nostri articoli e dossier sul progetto Stadio Tor di valle: https://carteinregola.wordpress.com/urbanistica/nuovo-stadio-della-roma/

 

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(3) Stadio Tor di Valle – il documento dell’INU 4 novembre 2014

 

(1)

(2) Le battaglie che Carteinregola ha condotto finora, in molti casi sono state vinte (anche se le vittorie dei cittadini non sono mai definitive), perché alle sirene della demagogia  abbiamo sempre preferito  la strada faticosa dello  studio accurato dei dati e dell’approfondimento di tutti i punti di vista, nell’ottica, non di far trionfare tesi precostituite, ma di convincere con  la forza delle nostre ragioni. Perché pensiamo che solo il libero convincimento dei cittadini, basato su una conoscenza imparziale di situazioni spesso  assai complesse, sia l’”antivirus”che ci può difendere dalle strumentalizzazioni (e dalle speculazioni). E per continuare su questa strada siamo pronti a prenderci  tutte le critiche  da chi invece preferisce le scorciatoie  degli slogan.



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