Il campionato di Serie A 1992-93 si preannuncia da subito spettacolare. Grandi stranieri (Savicevic, Papin, Gascoigne) si aggiungono ad una Serie A piena zeppa di campioni che farà registrare il record di reti segnate (saranno 858). Fa il suo ingresso nel mondo del calcio Sergio Cragnotti che rileva la Lazio con l’obiettivo di renderla in breve tempo competitiva in italia e in europa, mentre la Juventus spende 40 miliardi per Vialli che va ad aggiungersi a Moller e Platt. Ma è ancora il Milan la squadra da battere. E i rossoneri di Capello dominano già il girone di andata con otto lunghezze di vantaggio sui cugini. L’Inter di Bagnoli è infatti a lungo l’antagonista principale per il titolo e trova in Ruben Sosa il trascinatore assoluto mentre si rivela un flop totale il macedone Darko Pancev, ben presto preso di mira dalla Gialappa’s. Con il passare delle giornate perde terreno la Juventus: deludente il primo campionato bianconero di Vialli mentre ancora una volta straordinario l’apporto di Roberto Baggio che guiderà la Vecchia Signora alla conquista della Coppa Uefa . Soltanto nelle ultime dieci giornate i rossoneri, anche a causa degli impegni in Coppa dei Campioni, accusano una piccola flessione ; il 14 marzo si fanno rimontare dalla Lazio il doppio vantaggio, mentre il 21 marzo subiscono la prima sconfitta dopo due anni di imbattibilità : fu il Parma ad espugnare il Meazza con una rete di Asprilla, Da sottolineare l’ennesimo campionato positivo dei gialloblù che oltre ad arrivare terzi concluderanno la stagione entrando nella storia trionfando in Coppa delle Coppe. Il Milan vince lo scudetto con un turno di anticipo nonostante l’infortunio di Van Basten, mentre l’Inter si deve accontentare del secondo posto. Distaccate la Lazio del capocannoniere Signori e del bizzoso Gascoigne e l’altalenante Juventus. In zona retrocessione, si salva il Foggia nonostante la cessione dei pezzi pregiati. Gli addii di Signori, Baiano, Shalimov e Rambaudi non scalfiscono minimamente le idee di Zeman che compie l’ennesimo miracolo. Rivelazione, oltre ai rossoneri e all’Atalanta di un giovanissimo Lippi in panchina, anche il Cagliari di Mazzone alla prima qualificazione europea dopo oltre vent’anni. Precipita in B oltre a Brescia, Udinese e Pescara, la Fiorentina. A dir poco clamorosa la stagione viola: Cecchi Gori esonera Radice con la squadra al terzo posto a Dicembre. Con Agroppi in panchina prenderà inizio una parabola discendente che culminerà con una dolorosissima retrocessione. Tra i marcatori, oltre ai già citati Signori (26 reti), Sosa e Baggio, da segnalare i 21 gol di Balbo e i 16 di Batistuta e Fonseca mentre Van Basten chiude a quota 13 frenato dai problemi fisici. In campo internazionale è ancora dominio per i club italiani: al Milan che perde in finale di Coppa dei Campioni a Marsiglia non riesce uno storico tris tricolore dopo i trionfi di Parma e Juventus.
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